BENUCCI (Benuccio, Benutio), Lattanzio
Gianni Ballistreri
Nacque a Siena il 15 ag. 1521 da Mariano, nobile senese, e da Girolama Campana, donna colta e amante della poesia, di cui versi non spregevoli [...] , bensì aumenta l'amore e lo rende più perfetto. Armi della contesa gli scritti di Dante e Petrarca e la dottrinaneoplatonica, per cui l'amore si rivolge non al corpo ma all'ideale perfezione dell'anima: fino all'inevitabile conclusione che ...
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negare
Antonio Lanci
Si registra con discreta frequenza, in numerose accezioni. In tre luoghi del Convivio (II VIII 10, IV VIII 13, XV 16) e in Rime CIV 94, If V 81, Pg 1 57 e VI 28, ricorrono le forme [...] , ma la lezione tràdita dai codici e ripresa anche dalla Simonelli risponde meglio al contesto, e richiama la dottrinaneoplatonica dell'inconoscibilità della natura divina su cui si fonda la teologia negativa, o teologia mistica: cfr. pseudo-Dionigi ...
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ubi
Avverbio di luogo usato, nella forma latina e in accezione tecnica, a indicare la categoria locale; più propriamente, u. denota la determinazione di un corpo conseguente al fatto che esso è circoscritto [...] il quando, v.) considerata in quanto s' appunta in Dio richiama la generale concezione dantesca dell'universo, improntata alla dottrinaneoplatonica, secondo cui Dio è il principio dell'essere del mondo, della virtù dei cieli e di ogni causalità che ...
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idea
Alfonso Maierù
Nel linguaggio dantesco, il termine i. vale " causa esemplare e formale ", " modello ", e ritiene il significato proprio della dottrina platonica, cui D. spesso esplicitamente si [...] (ciò che può morire) è effetto del Verbo, generato dal Padre con atto d'amore.
L'esposizione dantesca fa propria la dottrinaneoplatonica che presenta l'emanazione dall'Uno come il diffondersi della luce da un unico centro (cfr. Plotino Enn. V 1, 6 ...
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Protonoè
Occorre una sola volta nel Convivio ed è glossato da D. stesso: Questo [Empireo] è lo soprano edificio del mondo, nel quale tutto lo mondo s'inchiude, e di fuori dal quale nulla è; ed esso non [...] πρῶτος νοῦς], per distinguerla dalla ‛ seconda mente ' o anima del mondo), mettendo in luce le prerogative che la dottrinaneoplatonica aveva fissato per la seconda ipostasi; cfr. Scoto Eriugena Annotationes in Marcianum, ediz. C.E. Lutz, Cambridge ...
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Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un [...] i motivi centrali della filosofia ficiniana: dalla simbologia della luce alla dottrina di Dio, del Logos, dell'anima del mondo, e per discepolo di s. Paolo e fonte autentica del neoplatonismo) e Agostino: quindi già cristianizzato e assimilato dalla ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] peccatore a Lui. Di qui la centralità in S. E. della dottrina del peccato originale e della redenzione: senza il peccato, l'uomo concepirla una visione platonico-cristiana. Oltre che a temi neoplatonici, il sistema di S. E. resta fortemente ancorato ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] tanto la tradizione mistica quanto la nominalistica, la neoplatonica come l'averroistica; senza impegnarsi con nessuna scuola, l'impiego dinamico del concetto d'infinito e la sua dottrina della libera personalità umana - l'inizio del patrimonio ideale ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] letterature europee. E alla elevazione dell’ellenismo contribuì la dottrina stoica, con l’opera di Epitteto e di Marco Aurelio Il paganesimo, tuttavia, è finito con l’ultimo capo del neoplatonismo, Proclo di Atene (410-485); nel 529 l’imperatore ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] e tendono ‘naturalmente’ a mantenerle.
Al punto di vista opposto, cioè alla dottrina dello s. come qualità relativa alla posizione degli oggetti materiali, si ispira invece l’analisi del neoplatonico Damascio (6° sec. d.C.), per il quale il luogo o s ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
teologia
teologìa s. f. [dal lat. theologĭa, gr. ϑεολογία, comp. di ϑεο- «teo-» e -λογία «-logia»]. – Speculazione teorica e dottrina che ha per oggetto la divinità o gli dei, la religione e i culti o i miti: l’antica t. persiana, indiana;...