sapienza
Partecipe della tradizione neoplatonica e biblica, D. si serve della nozione di s. (σοφία - sapientia) di derivazione veterotestamentaria inserendola in uno schema fondamentalmente emanatistico [...] del Filosofo (III XV 5; nello stesso passo, in traduzione da Sap. 3, 11, Chi gitta via la sapienza e la dottrina, è infelice).
La contaminazione della nozione biblica e patristica di s. con quella di filosofia, in cui D. vede manifestato il logos ...
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platonismo
La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone, negli sviluppi e nelle rielaborazioni che si susseguirono nel corso dell’antichità, nonché gli influssi che il pensiero platonico ha esercitato [...] (➔ neoplatonismo) che riprende i temi essenziali della filosofia di Platone in un intento sistematico (soprattutto, attraverso l’opera di Plotino, con un’organizzazione della dottrina del Bene, delle Idee, dell’anima del mondo in una struttura ...
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ricevere; recepere [partic. pass. ricetto]
Alessandro Niccoli
II verbo ricorre in tutte le opere di D., ma con varia frequenza: piuttosto scarse le occorrenze nella Vita Nuova, nelle Rime, nella Commedia, [...] alcuna se non di movimento locale... per più cagioni puote parere non chiara e non lucente.
In rapporto alla dottrina aristotelica e neoplatonica secondo la quale agente è tutto ciò che opera producendo un effetto in una realtà detta ‛ paziente ', in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I Padri cappadoci
Aglae Pizzone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’abitudine di raggruppare Basilio di Cesarea, Gregorio di Nissa e Gregorio [...] cristiano Proeresio e il retore pagano Imerio, mentre la scuola neoplatonica è diretta da Prisco, un allievo di Giamblico. Che Basilio pubblico di Costantinopoli, nel tentativo di distoglierlo dalle dottrine anomee di Eunomio di Cizico, contro cui ...
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araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e [...] nel tentativo di conciliare la tradizione aristotelica e le dottrine dell’Islam: un tentativo che non escluse nuove proposte ; ‛Abd al-Latīf al-Baghdādī (m. 1231), che ritornò al neoplatonismo di al-Kindī; il persiano Nāṣir al-dīn al-Ṭūsī (1201-1274 ...
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Pietro d'Abano
Marta Cristiani
Medico, astrologo e filosofo (1250 c. - 1315 c.), interprete, fra i più rappresentativi, di una nuova cultura, elaborata soprattutto nell'ambito delle facoltà delle Arti, [...] cioè di ‛ luogo proprio ', di origine aristotelico-neoplatonica (nel testo è citato Porfirio: cfr. Isag dedicati specificamente a P. d'Abano: S. Ferrari, I tempi, la vita, le dottrine di P. d'A., Genova 1900; ID., Per la biografia e per gli scritti ...
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TADDEO da Parma
Valeria Sorge
TADDEO da Parma. – Originario di Parma, non è nota la data di nascita, collocabile alla fine del XIII secolo.
I dati biografici sono molto scarsi; le uniche notizie sono [...] da un consapevole confronto con la tradizione neoplatonica e con Alberto Magno.
Il nucleo epistemologico Soveria Mannelli 2005, pp. 439-451; Ead., T. da P. e la dottrina del senso agente, in Corpo e anima, sensi interni e intelletto dai secoli XIII- ...
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magia
Originariamente, la dottrina e la pratica dei magi persiani, poi, la «somma scienza» che presume di dominare le forze della natura; anche l’insieme di pratiche che, nell’uso popolare, tendono comunque [...] . Nel Rinascimento l’interesse per la m. aumenta ancora, in relazione alle traduzioni di nuove opere greche, ermetiche e neoplatoniche. Da Ficino a Cornelio Agrippa e Paracelso, da Campanella a Bruno, a molti altri minori pratici e sperimentatori, la ...
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NESI, Giovanni
Elisabetta Tortelli
NESI, Giovanni. –Nacque a Firenze il 14 gennaio 1456 da Francesco di Giovanni e da Nera di Giovanni Spinelli.
Il padre, setaiolo, residente nel quartiere di S. Croce [...] orazione De charitate, nella quale espose la propria dottrina su questa virtù teologale e, con chiare , ma la filosofia che ne sostiene l’architettura è quella ficiniana e neoplatonica.
Morì a Firenze tra il 15 novembre e il 15 dicembre 1506. ...
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spirito
Nella prima e più antica accezione, il termine greco πνεῦμα (cui corrisponde il lat. spiritus e che viene abitualmente tradotto in italiano con «spirito») indica il «soffio», l’«aria», il «respiro», [...] di ordine cosmico. Contemporaneamente il termine πνεῦμα assume rilievo nelle dottrine mediche per indicare un veicolo di moto, di vita, di Dio e gli uomini. Analogamente, nella terminologia neoplatonica (soprattutto con Giamblico), lo πνεῦμα (anche ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
teologia
teologìa s. f. [dal lat. theologĭa, gr. ϑεολογία, comp. di ϑεο- «teo-» e -λογία «-logia»]. – Speculazione teorica e dottrina che ha per oggetto la divinità o gli dei, la religione e i culti o i miti: l’antica t. persiana, indiana;...