La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] col concetto greco di forma, con le nozioni platoniche e neoplatoniche di uso e consuetudine, o con i riferimenti di Aristotele ai loro nel determinare la misura dell'accettabilità della sua dottrina, ed era la teologia. Come abbiamo già osservato, ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienze della vita e medicina
Berenice Cavarra
Scienze della vita e medicina
Scienze della vita e medicina nell'Europa latina
Gli [...] un oggetto troppo fragile su cui impostare una disciplina della verità.
Se Capella, quindi, coerente con le dottrineneoplatoniche, esclude la medicina dal novero delle arti, Cassiodoro (490 ca.-580 ca.) trova necessario, se non inserirvela ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] della filosofia giudaica fu in Spagna Shĕlōmōh ibn Gābīrol (o Gebīrol, circa 1020-1058), il quale elaborò una dottrina di stampo neoplatonico in cui Dio è concepito come sostanza prima da cui promanarono prima la volontà divina (logos) e poi in ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] chimica
La filosofia chimica, come molte delle alternative alla filosofia naturale aristotelica, attinse abbondantemente alle dottrineneoplatoniche riscoperte e studiate nel Rinascimento e nel XVI secolo. Essa condivideva con altre filosofie d ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] , esistono anche considerazioni contrarie a questa ipotesi. In effetti, sono assenti, ancora una volta, richiami espliciti alle dottrineneoplatoniche sul cosmo e sull’anima. I riferimenti a Platone e ad Aristotele sono abbondanti, ma non è semplice ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] innovazione e tradizione esteso a tutti i campi del sapere; in un certo senso, le dottrine agostiniane e il neoplatonismo rappresentavano la tradizione, mentre il ruolo innovatore apparteneva alla filosofia aristotelica della Natura. La situazione ...
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Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] (1463-1494). Benché per formazione e soprattutto per convinzione fosse piuttosto un aristotelico che non un seguace delle dottrineneoplatoniche come Ficino, egli s'immerse con giovanile entusiasmo nelle opere di Platone, di Plotino, di Proclo e di ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] I), sul monocordo (l'intero Libro IV) e sulle dottrine musicali degli Antichi (Libro V). La funzione principale che e dei commenti alla Genesi viene a saldarsi con la cosmologia neoplatonica latina elaborata da Calcidio e da Macrobio, dando vita a ...
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sole
Antonietta Bufano
Giorgio Stabile
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Il termine è di alta frequenza nelle opere dantesche, ove assume una vasta gamma di valori, da quelli strettamente naturali [...] sapienti ardenti soli (Pd X 76) " per lo splendore della dottrina " (Landino). E ancora luce - ma luce diversa, della dell'amore (chiaramente ispirato all'analogo paragone dei neoplatonici che così esemplificavano la discesa del molteplice dall' ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] rapporti del giovane scrittore con il Ficino e l'orientamento neoplatonico che da questo prende le mosse. Che il Poliziano quanto piuttosto nel compiacimento aristocratico di dispiegare la sua dottrina nei campi più vari e, più ancora, di ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
teologia
teologìa s. f. [dal lat. theologĭa, gr. ϑεολογία, comp. di ϑεο- «teo-» e -λογία «-logia»]. – Speculazione teorica e dottrina che ha per oggetto la divinità o gli dei, la religione e i culti o i miti: l’antica t. persiana, indiana;...