ANFOSSI, Filippo
Mario Rosa
Nato a Taggia (Imperia) nel 1748, professò tra i domenicani a Genova e insegnò per molti anni nei collegi dell'Ordine, soprattutto ad Alessandria, dedicandosi contemporaneamente [...] della stampa rispetto alla data di composizione dell'opera, offre qualche interesse solo il richiamo alla dottrina tomistica, che avrà nella produzione dell originò un'astiosa polemica col Palmieri sulle indulgenze (cfr. Codignola, I, p. CCXXVII ...
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FAGNANI BONI, Prospero
Diego Quaglioni
Nacque a Sant'Angelo in Vado (od. prov. di Pesaro e Urbino) nel 1588.
La data del 1598, che si legge nella Geschichte... dello Schulte, sembra frutto di un banale [...] di esse, fra le più importanti (Vescovi e Regolari, Indulgenze, Visita apostolica, Riforma dei regolari). Nel 1625 il F. i risultati del concilio di Trento alle linee della più tradizionale dottrina di diritto comune. In campo dottrinale il F ...
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DE MARINI, Giovanni Battista
Matteo Sanfilippo
Nacque a Roma il 28 nov. 1597 da antica famiglia di origine ligure: il padre Giovanni Battista era stato paggio dell'infante don Carlos alla corte di Filippo [...] Innocenzo X.
Al momento dell'elezione il D. aveva cinquantatré anni, era noto per la sua dottrina, godeva fama di uomo un breve per il convento di S. Sabina, appena riformato, e indulgenze per se stesso.
Già poco dopo la morte la sua figura fu ...
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CIONI, Fabio
Valerio Marchetti
Nato a Grosseto intorno al 1520 da "persone honorate" (una modesta famiglia di commercianti), frequentò a Siena là scuola superiore di notariato annessa all'università. [...] della propria collocazione religiosa nell'ambito del protestantesimo europeo. Strettamente riformate erano le dottrinedella santissima passione di nostro signore Gesù Christo e non sacramento reale"); sulle indulgenze ("La vera indulgentia ...
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CERBONI, Tommaso Maria
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lucca il 25 marzo 1723 da Bernardino e da Maria Lucrezia Cerboni e fu battezzato con il nome di Carlo. Dopo aver compiuto i primi studi nella città [...] severa la concezione tradizionale intorno alla dottrinadella salvezza (tentativo che i gesuiti perseguivano quelle riguardanti il culto delle reliquie, le indulgenze, la messa, il matrimonio, tenendo anche conto della solenne condanna fattane da ...
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LORENZI (Lorenzani), Lorenzo Romolo
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze nel 1488 da maestro Lorenzo di ser Piero e da Dianora di Paolo di Paolo Mini, ma nessun documento riguardante Lorenzo menziona questa [...] alternativamente, dei quali uno incaricato di insegnare e interpretare la dottrina di Duns Scoto e l'altro quella di s. Tommaso. il culto e le reliquie dei santi, le indulgenze, il sacrificio della messa, i sacramenti, il potere del romano pontefice ...
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DELLA VOLTA, Gabriele
Matteo Sanfilippo
Nacque nel 1468 probabilmente a Venezia, come indicherebbe il soprannome di "Venetus". Nulla si sa della sua infanzia e della sua giovinezza: secondo alcune fonti [...] recedesse dal suo atteggiamento contro le indulgenze.
L'azione del D. contro avesse a che fare con quella "dottrina". Avendo saputo che la sua lettera abbia inviato nel 1535 due legati per la riforma dell'Ordine in Portogallo. Morì il 23 apr. 1537 ...
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BETTI, Francesco
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Di famiglia facoltosa, nacque a Roma nel 1521 e ancora in giovane età entrò al servizio di Antonio Doria, marchese di Santo Stefano. Divenne poi segretario di Francesco Ferdinando [...] evangelici italiani e acquisita una certa dimestichezza con le dottrine riformate, il B. si converti segretamente al polemica contro il papa-anticristo, contro le indulgenze, il culto delle immagini, si può cogliere un'impronta spiritualistica ...
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BIANCHI, Giulio Maria (al secolo Giovanni)
Giuseppe Pignatelli
Nacque, probabilmente nel 1626, a Cracovia, dove il padre, Ludovico, era rappresentante diplomatico della Repubblica di Venezia presso il [...] lo nominò consultore della Congregazione dell'Indice; Clemente X, delle Reliquie e indulgenze, e dei Ciampini (29 apr. 1690); F. Clavestain,Apol. in difesa d'una Dottrinadell'Eccellentissimo Signor Dottor P. Conti Romano, Francofourt s. d. (ma 1656 ...
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vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa in città; dopo la v. dell’azienda, ho...
lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la fune,...