Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] Il 6° libro dell'opera, il cosiddetto Somnium Scipionis, che espone la dottrinadell'immortalità dell'anima, ha avuto allo studio della filosofia, la cui lettura volse sant'Agostino alla filosofia. Del problema dellaconoscenza si occupò in ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] (S. E. aveva allora scarsissime conoscenze di greco). La prima opera di notevole impegno è il De praedestinatione, in cui S. E., combattendo la dottrinadella doppia predestinazione e quella, più tradizionale, della condanna dei reprobi alle eterne ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] la sua dottrinadella libera personalità umana - l'inizio del patrimonio ideale dell'età moderna «congettura» (di origine platonica) per indicare la natura dellaconoscenza umana che partecipa della verità solo per alterità, rinviando cioè a essa come ...
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Filosofo e politico (n. Occam, Surrey, fine sec. 13° - m. 1349 o 1350). Entrato nell'ordine francescano, studiò a Oxford, dove nel 1319 era professore. In questo periodo si occupò particolarmente di problemi [...] del linguaggio e l'oggetto significato (suppositio materialis): complessa dottrinadella suppositio e del signum che avrà molto sviluppo nella logica della scuola occamista. ▭ Questa concezione della realtà e questo modo d'intendere il processo ...
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Naturalista e filosofo (Cosenza 1509 - ivi 1588). Figura di rilievo nel quadro del pensiero filosofico del suo tempo, T. elaborò un naturalismo ilozoistico (cioè una concezione della natura come un tutto [...] rinascimentale. In opposizione alla dottrina aristotelica degli elementi e del moto, costruita su ragionamenti arbitrari, T. rivendica l'importanza della sensibilità quale fonte primaria ed esclusiva di ogni conoscenza: di qui il programma ...
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Filosofo inglese (Stradbrook, Suffolk, 1175 - Lincoln 1253). Fautore di un ritorno al platonismo agostiniano, risulta centrale nella sua fisica e metafisica la dottrinadella luce e il concetto di illuminazione [...] 'ottica). Anche la psicologia (agostiniana) è retta dalla dottrinadella luce che è il veicolo della sensibilità; inoltre, sempre in termini di luce e "illuminazione", si pone il problema dellaconoscenza umana che è capace di verità in quanto vede ...
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Riformatore inglese (n. nel Galles tra il 1490 e il 1495 - m. Vilvoorde, Bruxelles, 1536). Ordinato prete (1521), al suo pensiero riformatore si deve in particolare The obedience of a christian man (1528), [...] Cambridge, dove approfondì la conoscenzadella Bibbia. Dopo l'ordinazione dottrinadella giustificazione per fede, e The obedience of a christian man sui grandi temi della Riforma, l'autorità della Scrittura, il primato della fede e i diritti dell ...
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Teologo (Patcham, Sussex, 1240 circa - Mortlake 1292). Fu uno dei principali rappresentanti della reazione dell'agostinismo francescano contro l'affermarsi dell'aristotelismo domenicano che si veniva [...] dottrinadell'evidenza immediata dell'esistenza di Dio (con la ripresa dell'argomento ontologico di s. Anselmo) alla concezione della volontaria non è soggetta all'azione causale dellaconoscenza. Forte la sua polemica contro l'aristotelismo ...
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Medico e filosofo ebreo (Candia 1460 circa - ivi dopo il 1491), noto anche come Helias Cretensis; studiò e insegnò a Padova, dove ebbe (1480-82) come discepolo G. Pico della Mirandola (per il quale compose [...] non pura fede bensì dottrina razionale, che la filosofia ha il compito di esporre e chiarire. Con questa e con le altre sue opere, in cui si rivela seguace di Maimonide, contribuì alla diffusione dellaconoscenzadella filosofia giudaica e ...
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Storico italiano del diritto romano (Roma 1883 - Formia 1971). Già prof. nelle univ. di Ferrara, Perugia, Sassari, Macerata, Padova, ha insegnato dal 1924 al 1954 storia del diritto romano nell'univ. di [...] dellaconoscenza storica del diritto romano, considerando il diritto come aspetto parziale d'una realtà storica più profonda. Opere principali: Studii sopra le azioni penali e la loro intrasmissibilità passiva (1912); Συνάλλαγμα: storia e dottrina ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
stoicismo
s. m. [der. di stoico]. – 1. Dottrina e scuola filosofica fondata in Atene nel 3° sec. a. C. da Zenone di Cizio, sistematizzata da Crisippo di Soli e comprendente tre grandi periodi: s. antico o antica stoa (3°-2° sec. a. C.), s....