BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] ricavò, indussero i suoi superiori ad impiegarlo in attività più consone alla sua dottrina e alle sue possibilità. Il generale V. Carafa lo elevò a dignità di storico della Compagnia di Gesù e gli assegnò come dimora stabile la casa dei professi in ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] verificano in natura la sua teoria dell'ascesa dalla conoscenza sensibile all'intellettuale, luce suprema. Anche lo slesiano Witelo (1220/1230-post 1277) è autore di una Perspectiva, dove la dottrinadell'intuizione trova termini di confronto nella ...
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NICCOLÒ II
Annamaria Ambrosioni
Ben poco conosciamo di lui prima della elevazione al pontificato, e quasi nulla del periodo anteriore al 1045. Sappiamo infatti solo che Gerardo era originario della [...] ancora in Germania, dove probabilmente venne a conoscenzadella morte di Stefano IX e dell'elezione romana di Benedetto X, una volta sua dottrina eucaristica, dichiarata eretica, e a bruciare i suoi libri. Per quanto riguarda i problemi della riforma, ...
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CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] non riteneva più inconciliabili le divergenze teologiche tra la dottrina ufficiale romana e quella del riformatore di Wittenberg. Lo .
La risposta di Lutero, motivata da una conoscenza approfondita delle difficoltà che si ponevano a una vera intesa ...
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BUSSI, Giovanni Andrea
Massimo Miglio
Nacque a Vigevano il 14 luglio 1417 da famiglia di una certa importanza locale: il padre Antonio ricoprì diversi incarichi comunali. Si conoscono i nomi di tre [...] al B., oltre che la materiale conoscenza di tradizioni manoscritte sconosciute, una viva curiosità culturale e la immediata valutazione dell'importanza dell'invenzione della stampa ed insieme la coscienza della novità del mondo contemporaneo, "in cui ...
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TOMMASO d'Aquino, Santo
E. Simi Varanelli
Filosofo e teologo, nato a Roccasecca (prov. Frosinone) intorno al 1224-1225 dalla famiglia dei conti di Aquino e morto nel 1274.
T. entrò come oblato nel monastero [...] forme di intelligenza (Summa theol., I, 76, 5) introduttive alla conoscenza e perfettive della stessa (Summa theol., I, 85, 1; In libr. Pol., - si poneva ormai al centro dell'interesse delle scuole e dottrine più avanzate (Federici Vescovini, 1955). ...
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Carne
Cecilia Pennacini e Anna Maria Paolucci
Il termine carne, che viene dal latino caro-carnis, a sua volta derivato dal greco χείρω, "taglio", ha diverse accezioni. Se in generale designa la parte [...] un'analisi delladottrina ebraica riguardante i tabu alimentari, esposta nel Levitico, alla luce delle specifiche distinzioni dai moderni procedimenti industriali, che si basano sulla conoscenza dei processi di conservazione e maturazione e consentono ...
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FLAMINIO, Marcantonio
Alessandro Pastore
Nacque nel 1498 a Serravalle (ora, insieme con Ceneda, forma Vittorio Veneto), da Giovanni Antonio e dalla nobildonna serravallese Veturia, della quale non conosciamo [...] dottrina aristotelica purgandola di quanto sia contraddittorio alla religione cristiana: tra gli antichi, i padri della termini e concetti oscuri, dimostrando una buona conoscenzadelle versioni greche della Bibbia e dei commenti ebraici ai Salmi, ...
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Zosimo, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Innocenzo I. Il Liber pontificalis attesta che Z. era di origine greca e figlio di un certo Abramo, il che fa supporre che fosse di discendenza ebraica. [...] anche, date le sue origini, da una scarsa conoscenzadella Chiesa occidentale.
Appena quattro giorni dopo la sua consacrazione predecessore Innocenzo nel caso avessero perseverato nella loro dottrina, e riportava il discorso sulle conseguenze del ...
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ENRICO da Susa, detto l'Ostiense (Hostiensis, Henricus de Segusio o Segusio)
Kenneth Pennington
E., che fu il canonista più importante e brillante del secolo XIII, nacque a Susa (od. prov. di Torino) [...] possiamo dedurre il suo interesse e la sua conoscenza dei classici. Anche il cronista Salimbene de Adam Fedele, Primato pontificio ed episcopato con particolare riferimento alla dottrinadell'Ostiense, in Collectanea Stephan Kuttner, ibid., XIV (1967 ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
stoicismo
s. m. [der. di stoico]. – 1. Dottrina e scuola filosofica fondata in Atene nel 3° sec. a. C. da Zenone di Cizio, sistematizzata da Crisippo di Soli e comprendente tre grandi periodi: s. antico o antica stoa (3°-2° sec. a. C.), s....