Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] di conoscenza nei confronti di qualsiasi altra forma gnoseologica. Nella difesa dell'autonomia del dell'orgiastica antichità di un Gautier e della torva modernità di un Baudelaire, infine l'Ate delle tragedie greche, l'implacabile dottrina ...
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FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] della costellazione berenicea; Della ragion poetica di Callimaco). Seguivano l'originale latino dell'Epistola ad Ortalo; il testo della Chioma, annotato con molta dottrina modo di rivedere e frequentare antichi conoscenti (L. Porro Lambertenghi, G. ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] delle polemiche umanistiche) questi cosiddetti aristotelici sono talmente lontani dalla lingua e dalle dottrine originarie , che non era domenicano). L'umanista aretino venne a conoscenzadell'attacco solo più tardi ed espose la propria difesa in una ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] delle lezioni testuali. Il F., invece, trascura ogni rapporto col testo, fondando le sue riflessioni sulla sola interpretazione culturale, sia pure supportata da una straordinaria dottrina di una profonda conoscenzadella lingua, quanto perché ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] , condanna il luteranesimo come "pestifera dottrina", come "pestifero veleno"), ma pur Di per sé, è la fortuna quella che dispone dell'esito di ogni umana iniziativa. Lo si voglia o meno del G. sia nutrito di conoscenza e di riflessione sulla storia e ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] G. inoltre era probabilmente influenzato dalla conoscenza di due realtà economiche molto diverse, come "F. Serafini", I (1868), pp. 210-241; G.M. Monti, La dottrinadell'abate F. G. sulla neutralità e l'adesione di Ferdinando IV alla Lega dei neutri ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] alle idee dei "lumi". L'ignoranza, contro cui il B. lotta, è quella che, alimentata dal gesuitismo, impedisce la conoscenzadella "sana dottrina": il bigottismo - secondo lui - ne è una conseguenza, non la causa. Tanto meno il B. è consapevole del ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] nel 1461, B. aveva fatto la conoscenza - forse grazie a Niccolò da Cusa - dell'umanista e astronomo Georg Peurbach e del di conseguenza riduce al minimo le differenze tra la dottrina platonica e aristotelica, pur opponendosi fortemente alla tendenza ...
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GIORGIO da Trebisonda (Giorgio Trapezunzio)
Paolo Viti
Nacque a Creta il 3 apr. 1395 da Costantino, in una famiglia emigrata da tempo da Trebisonda, sul Mar Nero, città che a G. rimase di fatto sconosciuta [...] Barbaro G. portò un valido contributo per la conoscenzadella lingua e della letteratura greca. Successivamente G. si trasferì in casa Platone con quelle di Aristotele e con la dottrina cristiana, quindi approfondisce tesi specifiche di Platone, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] modificando, nel Principe e nei Discorsi, il suo atteggiamento negativo nei confronti del frate, apprezza «la dottrina, la prudenza e la virtù dello animo suo», pur censurandone il suo essere stato «profeta disarmato» (ma perché non aveva potuto, non ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
stoicismo
s. m. [der. di stoico]. – 1. Dottrina e scuola filosofica fondata in Atene nel 3° sec. a. C. da Zenone di Cizio, sistematizzata da Crisippo di Soli e comprendente tre grandi periodi: s. antico o antica stoa (3°-2° sec. a. C.), s....