CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] . Pure da questo insegnamento gli derivò la buona conoscenza del latino: a dieci anni traduceva ad apertura dell'arte, l'altra priva della base filosofica indispensabile alla critica, quindi valida piuttosto per la ricchezza e varietà delladottrina ...
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Bonifacio VIII
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B.: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente in Anagni, [...] Caetani, dimostrando una perfetta conoscenza e padronanza del problema, ha la nuova e definitiva rottura, sul piano della più intransigente affermazione di principi e dall'una e ), nella quale esprime la sua dottrina circa la creazione del diritto. Di ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] Teodorico di mettere a disposizione della corte le sue conoscenze relative al quadrivio delle arti liberali. Gli viene Belge de Philol. et d'Hist., II (1923), pp. 189-201.
Dottrina. C. Prantl, Geschichte der Logik im Abendland, I, Leipzig 1855, pp ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] abilità ed il senno di far sue e rendere pratiche le idee, le dottrine, le teorie messe avanti e sostenute dalla Sinistra ... La Sinistra, se del 26 agosto. Probabilmente, la scarsa conoscenza che aveva il D. della società locale, e che lo stesso suo ...
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BORGHESI, Bartolomeo (Bartolino)
Augusto Campana
Nacque a Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro e da Caterina Conti di Castrocaro, sua terza moglie. Dal padre, espertissimo numismatico e raccoglitore [...] solo come nel B.: la pazienza e la tenacia, la dottrina e l'ampiezza di informazione prima di tutto, ma, più ancora veramente gli stesse a cuore era il progredire delleconoscenze e della ricerca scientifica come patrimonio comune.
Si deve aggiungere ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] fatti e di nozioni che d'insegnamenti, la sua dottrina un po' avventurosa e sempre aperta alle voci più della cultura classica, introducendo per primo nell'Occidente la conoscenza diretta degli autori greci.
Scritti danteschi. Il culto dell'opera dell ...
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AVOGADRO di Quaregna, Amedeo
Vincenzo Cappelletti-Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Torino il 9 ag. 1776, da Filippo e da Anna Maria Vercellone, secondogenito, succedendo al padre nel titolo comitale [...] , questo, che sta a mostrare ove si sia fondata la dottrinadell'A. e quale ne sia stato il fine: di ordinamento vedere più particolare che quello dell'Avogadro.
Un altro durevole contributo dette l'A. alle conoscenze fisiche con le sue riflessioni ...
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CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] costituiva una ragionata apologia della riforma in senso liberista, appoggiata a una vasta conoscenzadelle dispute pro e contro faceva condannare - scagliava la dura formula di "dottrinadell'assassinio politico", respinta da Mazzini ma difesa sul ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] conoscenza di questi sospetti e dichiarava che i soli "trattati" cui tendevano lei e i suoi compagni erano "sconfiggere il dimonio e vollergli la signoria ch'egli ha presa dell . 452-466; V. G. Bassan, La dottrinadell'amore in s. C., Rovigo 1961; M. ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] 74 s.), proprio perché persuaso della serietà e delladottrinadell'avversario, adotta la tattica della replica punto per punto, il C. racconta i casi degli Uberti, che, venuti a conoscenza del proposito dei loro consorti Amidei di dare una lezione a ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
stoicismo
s. m. [der. di stoico]. – 1. Dottrina e scuola filosofica fondata in Atene nel 3° sec. a. C. da Zenone di Cizio, sistematizzata da Crisippo di Soli e comprendente tre grandi periodi: s. antico o antica stoa (3°-2° sec. a. C.), s....