Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] , ai dottori della legge, ribadendone le parole così precise nel mostrare la differenza tra la sua dottrina e quella ebraica . Luca e alle Epistole paoline. La conoscenza che noi abbiamo di M. e della sua opera è quasi esclusivamente attinta alla ...
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Filosofo inglese (Londra 1561 - ivi 1626). All'astrattezza del metodo sillogistico-deduttivo della scienza aristotelica, B. - che sottolinea le finalità pratiche del sapere - contrappone il metodo induttivo [...] quello induttivo, che viene distinto da una conoscenza meramente descrittiva della natura quale risulterebbe da un'indagine che si fermasse agli immediati dati empirici (per simplicem enumerationem). Nella dottrina del metodo di B. un posto rilevante ...
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Filosofo e sociologo (Berlino 1858 - Strasburgo 1918). Studiò a Berlino e in questa università insegnò poi come prof. straordinario (dal 1901); passò quindi come ordinario all'univ. di Strasburgo (dal [...] anni intorno all'inizio del 20º sec. l'approfondimento delladottrina kantiana segna tuttavia per S. l'occasione di un costruire così le diverse immagini teoriche rappresentanti il frutto della nostra conoscenza. Da Kant il pensiero di S. si discosta ...
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Filosofo greco (Costantinopoli 412 - Atene 485). Ultimo fra i grandi rappresentanti del neoplatonismo e insieme della filosofia ellenica. A lui si deve una rigorosa sistemazione della filosofia di Platone, [...] importante è tutta la speculazione sull'Uno, principio al di là dell'essere, inconoscibile, ineffabile, termine di una conoscenza intuitiva, gnostica; così come la dottrinadelle enadi, monadi generate dall'Uno (enade o monade suprema) che si ...
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Pseudonimo sotto il quale è noto Johann Nikolaus von Hontheim (Treviri 1701 - Montquintin, Lussemburgo, 1790), storico e canonista. In De statu ecclesiae deque legitima potestate Romani pontificis liber [...] del papa, attribuendolo al concilio. La dottrina giurisdizionalista che da lui prende il nome, S. Pufendorf. Entrato nel clero, fu a Roma dove acquistò conoscenzadella prassi curiale; tornato a Treviri, coprì alti uffici ecclesiastici, ...
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Filosofo greco (n. 360 circa - m. 270 circa a. C.). È considerato il fondatore dello scetticismo. La sua dottrina, esposta da Timone di Fliunte (ca. 320-ca. 230 a.C.) e Diogene Laerzio, riconosce l'assoluta [...] La fonte principale delledottrine di P. è nell'esposizione di Diogene Laerzio e nei frammenti di Timone di Fliunte. Punto di partenza della scepsi di P. è senza dubbio la concezione sofistico-cirenaica della soggettività di ogni conoscenza, che a P ...
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Filosofo e scienziato tedesco (Winterthur 1720 - Berlino 1779). S. è noto nella storia dell'estetica per l'ampia e fortunata Allgemeine Theorie der schönen Künste (4 voll., 1771-74), un manuale di estetica [...] teoria di S. consistono da un lato in un'analisi degli aspetti psicologici della produzione artistica, del nesso tra gusto e genio e della loro differenza dalla conoscenza e dalla morale, e, dall'altro, attraverso un netto distacco dalla concezione ...
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Mistica (Foligno 1248 - ivi 1309), detta magistra theologorum; circa il 1285 ebbe la sua "conversione"; poi, morti in breve (intorno al 1288) la madre, il marito e i figli, venduti i beni ed entrata, tra [...] significativa la sua devozione all'Indulgenza della Porziuncola anche nel 1300. Le e in lettere, e costituiscono una vera dottrina, che, se risente l'influsso di s l'anima sale per gradi allcon Cristo, alla conoscenza e all'amore di Dio-Trinità in una ...
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Filosofo (n. forse 436 a. C.), fondatore della scuola cinica, vissuto circa settant'anni. Discepolo prima di Gorgia e poi di Socrate, tenne scuola dopo la morte di questo nel ginnasio di Cinosarge. Sembra [...] gli viene attribuita delladottrina platonica delle idee ("Platone, vedo il cavallo ma non la cavallinità"): da ciò si è voluto dedurre un sensismo gnoseologico, ma in realtà si tratta di un nominalismo, nel senso che la conoscenza di ciascuna cosa ...
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Filosofo e filologo (Parigi 1801 - ivi 1881). Interruppe gli studî di medicina per dedicarsi all'insegnamento e approfondire la conoscenzadelle lingue classiche e orientali. Partecipò alla vita politica [...] , non accettò tuttavia la parte mistico-dogmatica della sua dottrina, onde fu da Comte stesso sconfessato (1852 72, con supplementi nel 1878), alla traduzione in francese antico dell'Inferno dantesco (1879) e alla traduzione degli scritti ippocratici ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
stoicismo
s. m. [der. di stoico]. – 1. Dottrina e scuola filosofica fondata in Atene nel 3° sec. a. C. da Zenone di Cizio, sistematizzata da Crisippo di Soli e comprendente tre grandi periodi: s. antico o antica stoa (3°-2° sec. a. C.), s....