Filosofo (Amsterdam 1632 - L'Aia 1677), di famiglia ebraica emigrata dal Portogallo. Per le sue opinioni apertamente professate e sostenute, contrarie all'ortodossia religiosa, fu scomunicato dalla comunità [...] consiste la virtù). Essendo poi termine ultimo dellaconoscenza Dio, suprema virtù della mente è conoscere Dio. Agire virtuoso è libertà di religione (il potere dello Stato si ferma alle azioni esterne). La dottrina politica di S. svolta nel ...
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GNOSEOLOGIA (dal gr. γνῶσις "conoscenza" e λόγος "discorso, trattazione")
Guido Calogero
Termine filosofico, designante la dottrinadellaconoscenza, usato per la prima volta, in latino (gnoseologia, [...] (come, per es. la crociana), considerando l'estetica come dottrinadellaconoscenza individuale e la logica come dottrinadellaconoscenza universale, le concepiscono come parti della gnoseologia, risolvendo in questa tutta la filosofia teoretica; o ...
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WEIGEL, Valentin
Delio CANTIMORI
Nato a Hain (Grossenhain) presso Dresda nell'anno 1533; morto a Zschopau nell'Erzgebirge il 10 giugno 1588. Studiò a Meissen, Lipsia e Wittenberg; ottenuto l'ufficio [...] tradizione, il W. costruisce la sua dottrina più originale: la dottrinadellaconoscenza, che è di due tipi: conoscenza naturale, propria della creatura decaduta; conoscenza soprannaturale, propria della creatura rigenerata dalla salvazione. Nella ...
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SCOLASTICA
Francesco Pelster
. Nome e carattere. - Il termine di filosofia "scolastica" è stato introdotto nell'uso generale, a designare la filosofia e la teologia medievali, solamente dagli umanisti, [...] una dimostrazione evidente nei casi singoli, mentre riconosceva pienamente i principî metafisici. Con la dottrinadellaconoscenza del contingente-futuro nei decreti della divina volontà, che fu poi elaborata compiutamente nella sua scuola, egli è il ...
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LĒWĪ ben Gērĕshōn (Léon de Bagnols, Gersonide; secondo l'uso ebraico di raccogliere in una sigla i varî elementi del nome, Ralbag, [Rabbi L. b. G.])
Umberto Cassuto
Filosofo e matematico, nato nel 1288 [...] 268; N. A. Adlerblum, A Study of Gersonides in his proper Perspective, New York 1926; J. Teicher, Studi preliminari sulla dottrinadellaconoscenza di Gersonide, in Rendiconti Lincei, s. 11ª, VIII (1932), pp. 500-510; J. Guttmann, Die Philosophie des ...
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PEIRCE, Charles (Santiago) Sanders
Guido Calogero
Pensatore americano, figlio dell'astronomo Benjamin Peirce. Nato a Cambridge (Massachusetts) il 10 settembre 1839, morì a Milford (Pennsylvania) il [...] il James e il P. consiste nel fatto che, laddove nel James la traduzione delladottrinadellaconoscenza sul piano delladottrinadella pratica, e quindi la risoluzione della verità in utilità, è più chiara e decisa, nel P. essa mantiene tuttavia un ...
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INTUIZIONISMO
Guido Calogero
Termine filosofico, designante genericamente una dottrina nella quale abbia importanza prevalente, o almeno singolare, il motivo dell'intuizione. Vi sono, così, tante forme [...] intuizione): per es. un intuizionismo gnoseologico, quando la dottrinadellaconoscenza faccia tutta perno sul concetto dell'intuizione considerata come immediata e primaria fonte della verità: un intuizionismo estetico, quando la funzione estetica ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] condizionarono, attraverso la mediazione linguistica, la conoscenzadella filosofia greca, ma recarono contributi originali commento a Tommaso d’Aquino non privo di influssi dovuti alla dottrina di Duns Scoto, Francesco de Vitoria e Francisco Suárez, ...
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In filosofia, dottrina secondo la quale le entità astratte (generali o universali) non esistono di per sé, ma si risolvono nei nomi che designano classi di individui, gli unici considerati esistenti.
Nel [...] di idee particolari, designate perciò da uno stesso nome. In generale, ogni dottrina empirista che individui in singoli elementi esperibili la base dellaconoscenza e la fonte del significato, è caratterizzabile come nominalista. Così (oltre all ...
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IDEALISMO
Guido Calogero
. Di "idealismo" e di "idealisti" (e anche, rispettivamente, di "ideismo" e di "ideisti") cominciarono i filosofi a parlare propriamente tra la fine del Sei e il principio del [...] dottrinadelle "idee" o degli "ideali", considerati come concetti della ragione non costitutivi ma regolativi dell' "ideale" nel senso di massimo fine dellaconoscenza, del vagheggiamento estetico e dell'azione pratica e morale: senso che veniva ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
stoicismo
s. m. [der. di stoico]. – 1. Dottrina e scuola filosofica fondata in Atene nel 3° sec. a. C. da Zenone di Cizio, sistematizzata da Crisippo di Soli e comprendente tre grandi periodi: s. antico o antica stoa (3°-2° sec. a. C.), s....