Scienza della logica (Wissenschaft der Logik)
Scienza della logica
(Wissenschaft der Logik) Opera (1812-16) di G. W. Fr. Hegel, pubblicata in due volumi composti di tre tomi. È suddivisa in logica [...] e fenomeno nella realtà effettiva (Wirklichkeit). Nella dottrina dell’essenza Hegel presenta la propria logica come una logica della contraddizione, in radicale contrasto con la logica aristotelica basata sul principio di non-contraddizione. «Si ...
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doppia verita
doppia verità
Formula storiografica mediante la quale ci si riferisce a una pretesa dottrina di derivazione averroista (➔ averroismo) secondo la quale rispetto a una questione filosofica [...] . Fu l’autorità ecclesiastica ad accusarli di distinguere tra la posizione di Aristotele e quella della fede, quasi essent duae veritates. Come tale la dottrina non è rintracciabile neppure in Averroè che nel Trattato decisivo (per altro ignoto ...
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BARTOLOMMEI SMEDUCCI, Girolamo
Franca Angelini
Nato a Firenze intorno al 1584 da Mattia, conseguì la laurea in legge, ma poi si dedicò assiduamente alla letteratura. Fece parte dell'Accademia della [...] d'Alceste, dramma musicale (Firenze 1661), e una Didascalia, cioè dottrina comica (Firenze 1658; 2 ed., ibid. 1661), dedicata al Odissea perché poema più "complicato" - secondo una definizione aristotelica (Poetica, cap. XXIV) - dell'Iliade' ricco ...
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sofista
Solo in Pd XXIV 81 Se quantunque s'acquista / giù per dottrina, fosse così 'nteso, / non lì avria loco ingegno di sofista. Ascoltate le risposte date da D. riguardo alla fede con il riconoscimento [...] ) del sofista.
Il termine in D. e nei commentatori antichi ha una connotazione negativa, secondo la tradizione più propriamente aristotelica; lo Stagirita insegnava infatti che la sofistica è una sapienza apparente (Metaph. IV 2, 1004 b 17; De soph ...
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magnificenza
Francesco Tateo
Contemplata fra le undici virtù che fanno la nobiltà dell'animo, e che D. distingue ed enumera seguendo l'Etica aristotelica, in Cv IV XVII 5 la m. è collocata al quinto [...] sono le opere grandi e le grandi imprese di Cangrande, le manifestazioni della sua m. con una chiara allusione alla dottrina cortese. Analogamente, interpretando il salmo 8, 2 in Cv II III 11 (quella magnificenza de la quale parlò il Salmista ...
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agente
Alfonso Maierù
. Il termine a. (latino agens, greco τὸ ποιοῦν) ricorre solo in Convivio, ed è usato nel senso tecnico fissato dalla filosofia aristotelica.
Aristotele tratta la dottrina del ποιεῖν [...] facti " [" ὅλως τὸ ποιοῦν τοῦ ποιουμένου"].
Di questa dottrina D. richiama i seguenti principi: a) disposizione del paziente all'azione dell'a., in II IX 7 e IV XX 7, per cui D. stesso rinvia al De Anima di Aristotele (II 4, 414a 11 e non II 2, 414a ...
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quinta essenza
Nella fisica greca, quinto elemento che si aggiunge, con caratteristiche peculiari, ai quattro elementi (terra, acqua, aria, fuoco) della classificazione di Empedocle. Le origini di questa [...] ) ma mai quinto elemento. Nell’età postaristotelica, sotto l’influenza della cosmologia del Timeo platonico e del primo Aristotele, la dottrina di un quinto elemento o q. e. (πέμπτη οὐσία; lat. quinta natura, quinta substantia, quinta essentia, ecc ...
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AMICO, Giovan Battista
Giampaolo Tognetti
Nacque a Cosenza nel 1511 o 1512. Della sua vita sappiamo pochissimo. Studiò a Padova, dove, per sua dichiarazione, ebbe a maestri M. A. Genova, V. Maggi e [...] . A Padova fu ucciso nel 1538,per invidia della sua dottrina, secondo l'anonimo che compose per lui l'epitafio.
Pubblicò l'autore, nel 1535) riproponeva anch'egli la teoria omocentrica aristotelica.
L'A. considerò due ordini di obbiezioni che erano ...
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Mandonnet, Pierre
Luciana Martinelli
Domenicano (Beaumont 1858 - Le Saulchoir 1936); insegnò storia ecclesiastica nella facoltà di teologia di Friburgo (Svizzera) e nel convento domenicano del Saulchoir.
Fondò [...] alla conclusione che D. probabilmente vide in Sigieri, non conoscendone con precisione la dottrina, un rappresentante della pura filosofia aristotelica, davanti alla quale anche un teologo come s. Tommaso poteva inchinarsi. Specificamente dantesco ...
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Baio, Michele
Forma italianizzata del nome del teologo Michel de Bay (Mélin, Hainaut, 1513 - Lovanio 1589). Studiò e insegnò a Lovanio, divenendovi magister in teologia (1550), professore di Sacra Scrittura [...] (nel senso che questo termine assumerà nella scolastica aristotelica) perché restituiscono all’anima ciò che era proprio della che rende l’uomo capace di meritare la vita eterna. Le dottrine di B. provocarono polemiche e condanne: nel 1560 la Sorbona ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...