BIANCHI, Giulio Maria (al secolo Giovanni)
Giuseppe Pignatelli
Nacque, probabilmente nel 1626, a Cracovia, dove il padre, Ludovico, era rappresentante diplomatico della Repubblica di Venezia presso il [...] deus est possibilis" fondandosi sulla distinzione aristotelica di oggetto e concetto, per cui Ciampini (29 apr. 1690); F. Clavestain,Apol. in difesa d'una Dottrina dell'Eccellentissimo Signor Dottor P. Conti Romano, Francofourt s. d. (ma 1656 ...
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tiranno
Mansueto Lombardi-Lotti
Il vocabolo (dal greco τύραννος), secondo il primitivo ed etimologico significato, altro non voleva indicare che re, sovrano, monarca; soltanto l'uso violento e crudele [...] per dare agli altri. Ora, insieme con la concezione aristotelica della distinzione delle forme di governo, dove la tirannide, , viene indicata fra le cattive, D. sembra far sua la dottrina tomistica, per cui i t. sono coloro " qui maximas violentias ...
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ALBERTINI (Albertino), Francesco Maria
Pietro Pirri
Nacque a Catanzaro il 1 nov. 1552. Avviatosi alla vita ecclesiastica, rinunziò a una ricca abbazia per ottenere quella più modesta di S. Leonardo, [...] nella Compagnia di Gesù, ove si distinse, oltre che per dottrina, per esemplare perfezione religiosa.
Insegnò per sei anni filosofia e sua attività di scrittore al commento della filosofia aristotelica e tomistica, pubblicando una Explicatio I et II ...
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rettitudine
Il termine volgare ricorre solo in Cv IV XXI 14 E però vuole santo Augustino, e ancora Aristotile nel secondo de l'Etica, che l'uomo s'ausi a ben fare e a rifrenare le sue passioni, acciò [...] a produrre azioni virtuose e, con esse, la felicità.
Il rinvio al secondo libro dell'Etica aristotelica è generico, e si riferisce alla dottrina della virtù come abito acquisito attraverso l'esercizio (ausi, consuetudine) del ben fare e del rifrenare ...
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Ronzoni, Domenico
Enzo Esposito
Sacerdote e insegnante di materie letterarie (Almenno S. Salvatore 1868 - Bergamo 1933). Compiuti gli studi nel seminario vescovile di Bergamo, frequentò la R. Accademia [...] della D.C. (Milano 1902), in cui negava la fonte aristotelica della classificazione dell'Inferno, e riduceva a due le male a veder meglio a quali fonti D. attingesse le sue dottrine e come le rielaborasse secondo la necessità del poema.
Per ...
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inventio
Francesco Tateo
Costituisce nella retorica classica la prima delle operazioni che competono all'oratore, ossia il concepimento della materia e la scelta degli argomenti. Dal De Inventione (conosciuto [...] ", in I X 2. Della classica i. D. tiene invece ferma la dottrina ispirandosi nel De vulg. Eloq. all'Ars poetica oraziana e nell'epistola a Cangrande dizione di ‛ prologus ' (fatta risalire alla retorica aristotelica) a quella di ‛ exordium ' (§ 50) e ...
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sapienza
Possesso di profonda scienza e dottrina. Il termine (dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio») traduce il greco σοφία, vocabolo che nel pensiero filosofico presocratico [...] pratico e l’agire morale. La distinzione nel concetto e nell’uso dei due vocaboli si pone con chiarezza in Aristotele che nell’Etica Nicomachea (➔) definisce la saggezza come «una disposizione vera, accompagnata da ragionamento, che dirige l’agire e ...
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democrazia
Luigi Firpo
. Il termine è usato da D. una sola volta, nella forma latina democratìa, in un elenco tripartito di forme di governo degeneri: tunc enim solum politiae diriguntur obliquae - [...] rendiconto. La tradizione che D. raccoglie è invece quella aristotelica (Polit. 1279 b), secondo la quale il criterio con la considerazione del merito effettivo.
Intorno al 1265 questa dottrina viene recepita da s. Tommaso nel De Regimine principum ( ...
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BAGLIONI, Luca
Nicola De Blasi
Nacque, intorno al 152o, a Perugia e appartenne quasi certamente alla nobile e potente famiglia cittadina (cfr. C. Cartari, Advocatorum Sacri Consistorii Syllabum, Romae [...] abbracciasse "quanto mai si può predicare e leggere di Dottrina Cristiana", ma la compilazione, a quanto risulta,
L'Arte del predicare è condotta secondo le regole della retorica aristotelica, e inoltre il B. conosce molto bene s. Agostino, Cicerone ...
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Amore e 'l cor gentil sono una cosa
Enzo Turolla
. Sonetto della Vita Nuova (XX 3-5). Dopo aver dato solennemente inizio a materia " nuova e più nobile ", D. ci offre una breve notizia sulla pronta [...] pure sulla traccia del saggio per eccellenza, Guido Guinizzelli, considerato come il ‛ filosofo d'amore ', come l'Aristotele, in certo modo, della dottrina cortese " (F. Montanari, L'esperienza poetica di D., Firenze 19682, 180-181). D. ribadisce il ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...