intelletto agente (o attivo)
intelletto agente
(o attivo) In gr. νοῦς ποιητικός; in lat. intellectus agens; in arabo al-‛aql al-fa‛āl. Nella filosofia aristotelica e nella sua tradizione indica la [...] , oltre che di Averroè, che, rivendicando autonomia per la filosofia, cessa di interpretare il testo aristotelico alla luce della dottrina cristiana. È questo il cosiddetto secondo averroismo latino. Sigieri di Brabante riafferma per es. l’unicità ...
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senso comune
Locuz. che ha assunto, nel corso della storia della filosofia, significati diversi e che, in età moderna, è stata prevalentemente utilizzata per identificare, in polemica con gli orientamenti [...] alla locuzione greca κοινὴ αἴσϑησις («sensazione comune»), con cui Aristotele designò (nel De sensu e nel De anima) l’ esclude dall’ambito del sapere vero e proprio –, la dottrina di Moore ha esercitato ampia influenza nell’ambito della filosofia ...
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Vedi EUPOMPOS dell'anno: 1960 - 1994
EUPOMPOS (v. vol. III, p. 538)
P. Moreno
(v. La difficoltà cronologica che si era presentata ai primi esegeti per accettare la storicità dell'incontro del pittore [...] di E. (Sjöqvist, 1958). L'incidenza della dottrina peripatetica, di cui lo storico era seguace, . p. 716, s.v. Lysippos; F. Adorno, Le arti in Platone e in Aristotele, iri Studi sul pensiero greco, Firenze 1966, pp. 1-68; Β. Schweitzer, Senocrate di ...
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quantita
quantità
La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, può essere misurato e quindi la sua grandezza, eventualmente espressa in termini numerici.
La [...] immediatamente si presenta in atto come q. continua; Aristotele definisce inoltre pluralità ciò che è divisibile in parti non nella sua ampia trattazione della q. (Scienza della logica, dottrina dell’Essere), che si propone appunto, tra l’altro, di ...
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norma
Nell’uso linguistico corrente, regola del comportamento umano tanto nel senso di prescrizione di una condotta ritenuta buona, giusta, desiderabile o semplicemente voluta, quanto nel senso di istruzione [...] di un precetto da adattare al caso concreto, seguendo l’immagine aristotelica del canone (regolo) lesbio, che «si adatta alla forma della concetto di n. trova largo impiego nella dottrina giusfilosofica lungo un percorso di differenziazione dai ...
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ubi
Avverbio di luogo usato, nella forma latina e in accezione tecnica, a indicare la categoria locale; più propriamente, u. denota la determinazione di un corpo conseguente al fatto che esso è circoscritto [...] la categoria del luogo; in Metaph. XI 12, 1068a 8 ss. il testo aristotelico ha τόπος (locus), e poi ancora da 1068b 26 in poi, dove si precisa generale concezione dantesca dell'universo, improntata alla dottrina neoplatonica, secondo cui Dio è il ...
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tomismo
Il complesso delle dottrine filosofiche e teologiche di Tommaso d’Aquino (➔) e la corrente di pensiero cui ha dato luogo nel corso della storia. Il t. ha esercitato, sin dall’epoca di Tommaso, [...] in Occam e in tutta la corrente nominalistica: l’offensiva era condotta sia sul piano filosofico (critica delle dottrinearistotelico-tomiste), sia su quello religioso (pericoli derivanti da un accordo tra una «filosofia» pagana e il cristianesimo ...
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BRANCACCIO, Clemente
Giuseppe Pignatelli
Nato a Carovigno (Brindisi) verso la fine del sec. XVI da una nobile famiglia, entrò giovanissimo tra i francescani minori riformati della provincia di Napoli [...] nel solco della più stretta ortodossia cattolica postridentina, della teologia di Duns Scoto come alternativa alla dominante dottrina tomistico-aristotelica. Durante la peste, che dopo il 1650 infuriò a Napoli per parecchi anni, e in particolare nel ...
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separato
Domenico Consoli
Participio passato di uso tecnico, dal latino separatus-um che nel linguaggio scolastico traduceva il termine greco χωρισϑὸς, ricorrente in Aristotele, nel significato di " [...] forma separata per se existens, et ab idea fiebat generatio, prout ab ipsa forma separata participatur forma in materia "), dottrina sottoposta a critica da Aristotele (cfr. Metaph. I 9, 990 a 34 ss., VII 16, 1040 b 27 ss., e il commento di Tommaso ...
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saggezza
Capacità di seguire la ragione nel comportamento e nei giudizi; equilibrata prudenza nel distinguere il bene e il male, nel valutare le situazioni e nel decidere, nel parlare e nell’agire. A [...] . Nel Socrate tramandatoci da Platone e ancora nella ricostruzione consegnataci da Aristotele, i concetti di s. e di σοφία sembrano confondersi nella dottrina intellettualistica per cui la conoscenza (φρόνησις/σοφία) sarebbe la condizione necessaria ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...