QUALITÀ
Guido Calogero
. In generale, il termine filosofico di "qualità" (gr. ποιότης, lat. qualitas) designa qualsiasi aspetto formale, e concretamente determinato, di una data realtà riflettente più [...] d'altronde il suo soggettivismo empiristico e idealistico con motivi della concezione aristotelica della qualità, quando accoglie e sistema questo concetto nella sua dottrina delle categorie. La qualità è infatti considerata dal Kant come una delle ...
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GIUDIZIO (fr. jugement; sp. juicio; ted. Urteil; ingl. judgment)
Guido Calogero
In generale, nome della funzione logica che connette, affermativamente o negativamente, un soggetto con un predicato.
La [...] moderna, nei teorici della cosiddetta dottrina "idiogenetica" del giudizio (Brentano, ecc.). Ma accanto a tale tradizione si perpetuava, e con intensità assai maggiore, quella del formalismo aristotelico, che attraverso le rielaborazioni medievali ...
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TELEOLOGIA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe MONTALENTI
. Termine filosofico designante in generale la considerazione del τέλος, cioè del "fine" (v.). La teleologia, in quanto dottrina della [...] la considerazione dei fenomeni della vita è servita di base a molti filosofi, che hanno creato dottrine finalistiche generali, come, ad es., Aristotele.
Tuttavia anche la finalità dei processi vitali è stata messa in dubbio o negata da alcuni ...
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RELAZIONE
Guido Calogero
Filosofia. - È uno dei concetti filosofici più problematici e più ricchi di storia. In generale esso designa ogni rapporto collegante, in maniera essenziale o accidentale, due [...] era dipendente da una loro relazione con un altro predicato. Questa classificazione aristotelica dei predicati relazionali, accettata poi anche dalla dottrina stoica delle categorie, non vale peraltro a risolvere quel problema della relazione ...
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GEULINCX, Arnold
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Filosofo, nato ad Anversa il 31 gennaio 1624, morto a Leida nel novembre 1669. Iniziato al cartesianismo dai suoi maestri dell'università di Lovanio, [...] Dio. Due spunti sono storicamente notevoli in questa dottrina gnoseologica: il concetto che il semplice movimento non e quello (che il G. contrappone al realismo ontologico dell'aristotelismo scolastico) che la sostanza, l'unità, ecc. non esistono ...
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REID, Thomas
Carlo Mazzantini
Filosofo, nato a Strachan (Scozia) il 26 aprile 1710, morto a Glasgow il 7 ottobre 1796. Insegnò nelle università di Aberdeen (1725-1764) e di Glasgow (1764-1780). Con [...] ai filosofi postcartesiani, ma anche ad Aristotele e a tutta la filosofia aristotelica-scolastica; ritenendo egli (con poca esattezza punto difficile (e a un tempo il punto debole) della dottrina del R. sta nel fatto che egli, mentre pur vorrebbe ...
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TRENDELENBURG, Friedrich Adolf
Heinrich Levy
Filosofo, nato a Eutin il 30 novembre 1802, morto a Berlino il 24 gennaio 1872. Insegnò all'università di Berlino filosofia e filologia classica dal 1833, [...] filosofia del T., che ebbe grande autorità ai suoi tempi, ha le sue radici principali nella dottrina platonico-aristotelica che vuole rinnovare e perfezionare quale organica intuizione del mondo, adattandola alla posteriore evoluzione della filosofia ...
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SERGIO di Resaina
Giuseppe FURLANI
Celebre autore siriaco. Medico, fu archiatra a Resaina (Resh‛aynā, Teodosiopoli, ora Ra's al-‛Ayn), nell'alta Mesopotamia alla fine del secolo V e nella prima metà [...] sembra aver avuto per lo meno simpatie per la dottrina nestoriana e finì per aderire alle formulazioni del concilio del libro delle Categorie, la logica in genere, ciò che Aristotele ha scritto poi sui dieci generi generali, la quantità, il ...
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INTELLETTO
Guido Calogero
. Termine filosofico, di tradizione assai complessa e importante. Il latino intellectus corrisponde in origine al greco νοῦς, e analogamente l'intelligentia, atto dell'intellectus [...] , superiore alla διάνοια, apre la via alla concezione aristotelica della νόησις, come suprema forma di appercezione del reale dell'immortalità dell'anima che per diretto interesse alla dottrina dell'intelletto), venendo il contrasto fra i due ...
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MANCINI, Celso
Filosofo e scrittore politico, nato in Ravenna, non si sa in quale anno, morto ad Alessano nel 1612. Entrò nel 1555 tra i canonici lateranensi di S. Maria in Porto. Addottoratosi a Padova [...] filosofia e teologia negli istituti della congregazione. Frutto di questo insegnamento è la sua prima opera, di dottrina e di metodo aristotelica, De cognitione hominis, quae naturali lumine haberi potest (Ravenna 1586). Nel 1590 fu da Alfonso d'Este ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...