Tasso, Torquato
Emilio Russo
Nato a Sorrento l’11 marzo 1544, da Porzia de’ Rossi e da Bernardo, già scrittore celebre, T. subì assai presto i riflessi delle lotte politiche che percorrevano l’Italia [...] cose de’ stati così bene scrisse ne’ suoi Discorsi che dopo Aristotele niuno altro per aventura ugual lode ha meritato, se non forse Polibio e ’l Guicciardino.
[A.B.] È dottrina del Machiavelli; ma gli stati che sono ordinati alla conservazione non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Elisa Soldani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I secoli XIII-XIV manifestano in pieno le contraddizioni relative al potere delle [...] da Tommaso d’Aquino, a motivo della ricezione dell’aristotelismo che diventa interpretazione complessiva della realtà naturale. L’ maestre beghine, guidando, in veste di laiche, con dottrina e pietà, comunità che vivono del lavoro delle proprie mani ...
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BADIA (Delle Abbazie, Dalla Badia), Tommaso
Giuseppe Alberigo
Nacque a Modena nel 1483 da famiglia di una certa notorietà, per quanto si può dedurre dall'importanza del cognome di antico e autorevole [...] infine a Bologna (1520).
Si deve ritenere che si fosse distinto per dottrina ed equilibrio tra i membri del suo Ordine e anche che contasse buone errores e vari trattati di filosofia aristotelica. Secondo il Bernabei i manoscritti relativi ...
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ALESSANDRO Sauli, santo
G. M. Boffito
Da antica e nobile famiglia, originaria di Lucca e trapiantatasi a Genova (1316), nacque a Milano il 15 febbr. 1534. Tuttavia, egli ritenne sempre come sua patria [...] i suoi biografi A. avrebbe introdotto nell'insegnamento della filosofia aristotelica l'uso del testo originale greco e fatto posto, accanto istruzione per gli Ordini e per le confessioni, la Dottrina del catechismo romano (Pavia 1581), un De ofjicio ...
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Avicenna (ibn Sīnā)
Carlo Giacon
Medico e filosofo persiano nato nel 980 (370 egira) presso Buchara, morto ad Hamadān nel 1037 (428 egira). Scrisse alcune opere in persiano e altre, le principali, in [...] sono nel suo produttore, e tanto meno quanto più dilungato da la prima Intelligenza è (Cv IV XXI 5). Una tale dottrina è sostanzialmente comune ad Aristotele (Gen. anim. II 3), ad A. (Animal. XVI 1), e a s. Tommaso (Sum. theol. I 118 1: rimane dubbia ...
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Nella storia della filosofia si incontrano sostanzialmente due significati di c., uno soggettivo, come sicurezza da parte del soggetto della verità di una conoscenza acquisita, e uno oggettivo, come garanzia [...] erano giudicati fonte di conoscenza, ma di errore. Questa dottrina caratterizzerà tutta la tradizione platonica successiva, dal neoplatonismo al platonismo medievale e rinascimentale. La posizione di Aristotele è più complessa. Da un lato, infatti ...
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D'ERCOLE, Pasquale
Franco Cambi
Nacque a Spinazzola, in provincia di Bari, il 23 dic. 1831 da Giovanni. Compiuti i primi studi nel paese natale, poi quelli superiori in seminario a Molfetta, nel 1848-49 [...] una "universale mancanza di dimostrazione dei principi della propria dottrina" e come implichi la "universale contraddizione" di tali filosofica pubblicando a Torino uno studio su La logica aristotelica, la logica kantiana ed hegeliana e la logica ...
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Democrito
Giorgio Stabile
Filosofo greco, nato ad Abdera, vissuto tra il V e il IV sec. a.C., è considerato insieme con Leucippo uno dei fondatori della dottrina atomistica, secondo la quale la realtà [...] il saggio estraneo alle cose terrene. Della dottrina fisica democritea D. ben poco doveva conoscere; ripercusso in quella parte. Per questo passo e i rapporti con il testo aristotelico, v. ANASSAGORA (ma cfr. anche Macrobio Com. in Somn. Scip. I ...
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fato
Nozione solitamente definita in correlazione o in contrapposizione a quelle di provvidenza, destino, libertà, determinismo; tuttavia, il precisarsi del concetto di f. come preordinamento irrevocabile [...] da Alessandro di Afrodisia (il quale muove da un’ottica aristotelica). Cicerone ricorre all’argomento del «ragionamento pigro» (ἀργὸς Calcidio (CXLI-CLXIV), ove viene ampiamente stabilita la dottrina del f. come sottomesso e contenuto all’interno ...
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La dottrina delle antinomie è parte della Dialettica trascendentale, la terza parte della Critica della ragion pura (➔) di Kant, e illustra con grande efficacia la tesi generale di tutta l’opera, ossia [...] Kant presuppone la distinzione – fissata dalla logica aristotelica – fra contrari (bianco/nero) e contraddittori Prolegomeni ad ogni futura Metafisica, §§ 50-54).
Alla dottrina kantiana delle a. si riallacciò Hegel, definendole il momento ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...