. Parola greca (ἀπόδειξις), significante "dimostrazione", divenuta termine tecnico nella dottrinaaristotelica della conoscenza, per indicare il rigoroso processo di prova della validità d'una singola [...] conclusione è dedotta necessariamente dalle premesse secondo uno dei varî modi validi dell'argomentazione scoperti e determinati da Aristotele nei Primi analitici. Tuttavia, perché l'apodissi acquisti il suo carattere più alto e tipico, occorre che ...
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Sotto Settimio Severo, fra il 198 e il 211, lo troviamo in Atene a insegnare filosofia aristotelica. Aveva studiato Aristotele coi peripatetici Ermino, Aristocle, Sosigene. Notevoli fra i suoi scritti [...] (Sul fato) e il περὶ μίξευς (Sulla mescolanza), entrambi diretti contro gli stoici, naturalmente a favore della dottrinaaristotelica.
Nel secondo di questi scritti Alessandro combatte l'intuizione stoica della penetrazione dei corpi gli uni negli ...
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Erudito spagnolo, nato verso il 1425, forse a Cordova, e morto a Roma al principio del 1485. A 20 anni era già dottore in diritto civile e canonico, e maestro di teologia e arti liberali. Aveva conoscenza [...] , il De artificio omnis scibilis, un trattato di logica in cui tenta di accordare con mentalità scolastica la dottrinaaristotelica con quella platonica. Vissuto agli albori del Rinascimento spagnolo, il C. allaccia in maniera singolare la decadenza ...
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Filosofo peripatetico, scolaro di Aristotele. Pare che, dopo un lungo periodo di discepolato presso questo, E. aprisse in tarda età una sua scuola filosofica a Rodi. Aristotele gli diresse un'elegia (ne [...] pubblicasse per non averla E. ritenuta adatta allo scopo.
Gli scritti filosofici di E. sono essenzialmente rielaborazioni ortodosse della dottrinaaristotelica: restano, fra l'altro, frammenti di una Fisica, di un'Analitica, di un'Etica (e a E. era ...
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specie biologia Nella sistematica biologica, categoria che rappresenta l’unità fondamentale di base del sistema di classificazione. S. sistematica S. comprendente diverse sottospecie (dette anche s. elementari [...] sul piano della logica, designa questa stessa classe potendosi predicare di ciascun individuo in essa compreso. Secondo la dottrinaaristotelica s. è anche l’immagine sensibile o intellettuale dell’oggetto conosciuto. I valori del termine fissati da ...
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Scienza che studia le funzioni degli organismi viventi – animali e vegetali – per conoscere le cause, le condizioni e le leggi che determinano e regolano i fenomeni vitali.
La moderna sistematizzazione [...] ; distinse i nervi motori da quelli sensitivi ecc. L’indagine fisiologica di Galeno fu condizionata dalla dottrinaaristotelica, imperniata sull’azione delle facoltà dell’anima (vegetativa, sensitiva e intellettiva), intese come ‘poteri occulti’ che ...
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Filosofo greco (2°-3° sec. d.C.). Rielaborò la dottrinaaristotelica dell'intelletto, delineando l'esistenza di un intelletto "agente" da identificare con la causa prima, e quindi con la divinità.
Vita [...] e non nella realtà e quindi un'accentuata prospettiva naturalistica. Ancora più importante è la rielaborazione della dottrinaaristotelica dell'intelletto svolta nel De anima: Alessandro distingue un intelletto "fisico" o "materiale" (nel senso che ...
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Si dice di ciò che non è comune a tutti o all’intero, ma si riferisce solo a una parte della totalità o dell’intero, è proprio del singolo o di un certo numero di individui, di oggetti, di casi.
Filosofia
Nel [...] è direttamente contrapposto a universale. La distinzione del p. dall’universale si riferisce alla dottrinaaristotelica del giudizio e del sillogismo. Per Aristotele, universale è il giudizio in cui il predicato è posto in relazione, affermativa o ...
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Filosofo ateniese (2a metà del 2º sec. d. C.), appartenente al platonismo "medio". Polemizzò contro la dottrinaaristotelica delle categorie, accusandola di compromettere la distinzione tra mondo sensibile [...] e intelligibile ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] moto verso l’alto, gli ultimi due verso il basso). La dottrina del movimento è legata a quella del luogo naturale: ogni elemento (si aggiunge che ogni rapporto ‘causale’ nella f. di Aristotele è concepito come nesso sostanziale). In questa f. il mondo ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...