Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] decretato dal concilio di Basilea; anche la vendita delleindulgenze fu oggetto di contestazione. Da tutti questi segnali cura di A. van Heck, ivi 1994.
Gli scritti di ritrattazione delledottrine conciliariste sono raccolti in C. Fea, Pius II P.M. a ...
Leggi Tutto
D'ANNIBALE, Giuseppe
Lilia Massaro
Nacque il 22 sett. 1815 a Borbona (od. prov. di Rieti), da modesta famiglia, dalla quale discese anche un altro cardinale, Federico Tedeschini, figlio della sua unica [...] il papa lo definì "illustre per la sua integrità, modestia e ricchezza della sua dottrina" (L'Univers, 15 febbr. 1889). Il 22 giugno 1890 divenne prefetto della S. Congregazione delleIndulgenze, ma, durante l'inverno del 1892,la sua salute, già ...
Leggi Tutto
Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] sacerdoti ricordassero ai fedeli essere Cristo presente sotto ciascuna delle due specie, non la dottrina cattolica intorno al purgatorio, all'efficacia delle preghiere pei trapassati, alle indulgenze, alle immagini.
Quando il re Giorgio di Poděbrady ...
Leggi Tutto
Sotto il nome di disposizioni per l'anima (donationes, testamenta, legata pro anima, pro remedio animae, pro animae redemptione, ad pias causas) nel più largo senso s'intendono le donazioni e le disposizioni [...] della prassi penitenziale, secondo la comune opinione, sono derivate le indulgenze, vale a dire le remissioni generali delle anche alle anime dei defunti.
La dottrina del valore meritorio ed espiatorio della messa, la seconda fonte dei lasciti per ...
Leggi Tutto
GIOVANNI XXII papa
Giovanni Battista Picotti
Jacme Duesa (Jacques Duèse, Jacobus de Osa), nato intorno al 1245 a Cahors, di ricca famiglia borghese. Laureato in ambe le leggi, maestro di diritto civile [...] con indulgenze la recita dell'Ave la sera. Amante della cultura, nemico del verbalismo scolastico, dell'alchimia, delle arti del popolo romano, mettendo cosi in atto le ben note dottrinedella Monarchia di Dante e del Defensor pacis. E, deposto con ...
Leggi Tutto
Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] spirituali proibite, orazioni e divozioni vane e superstiziose, indulgenze nulle o apocrife, per commodo dei suoi vicari agli ateisti (1688-1697), Roma 1974.
66 Archivio della Congregazione per la Dottrinadella Fede, S. O. Decreta 1692, 9 gennaio ...
Leggi Tutto
DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] fu amato dal popolo per la "giovialità della sua indole e per l'indulgenza con la quale tollerava che icittadini andassero critica testuale e l'insistente ricorso alle fonti delladottrina filosofica e religiosa si dispiegano per comporre un ...
Leggi Tutto
MALABRANCA, Latino
Marco Vendittelli
Figlio di Angelo e di Mabilia di Matteo Rosso Orsini, nacque, probabilmente a Roma, intorno al 1235. Per parte di madre il M. era nipote di Giangaetano Orsini, che [...] , in relazione alla disciplina, alla dottrina e alla cura dei fedeli, prevedevano l'istituzione della figura di un penitenziere e si impegnavano alla correzione di abusi, relativi in particolare alla concessione di indulgenze; il sesto dettava norme ...
Leggi Tutto
vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa in città; dopo la v. dell’azienda, ho...
lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la fune,...