Titolo (russo «Il tempo») di una rivista di letteratura e politica, edita a San Pietroburgo (1861-63) dai fratelli F. e M. Dostoevskij. F. Dostoevskij ne definì fin dal 1860 il programma che era quello [...] i poeti N. Nekrasov, J.P. Polonskij, e soprattutto i letterati N.N. Strachov e A.A. Grigor´ev (Mosca 1822 - San Pietroburgo 1864). Soppressa per ordine dell’imperatore, fu sostituita nel 1864 dalla rivista Epocha dello stesso Dostoevskij. ...
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Teorico della letteratura e narratore russo (Režic, Vitebsk, 1894 - Mosca 1943). Autore di importanti studî di storia letteraria (Gogol´ i Dostoevskij "G. e D.", 1921; Puškin i Tjutčev "P. e T."; edizione [...] delle opere di V. K. Kjuchel´beker, 1939), partecipò alle ricerche della scuola formalista (Problema stichotvornogo jazyka "Il problema del linguaggio poetico", 1924) con una viva attenzione al carattere ...
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HOSTOVSKY, Egon
Angelo Maria RIPELLINO
Romanziere, nato a Hronov il 23 aprile 1908.
Ebreo, egli porta in sé qualcosa di Dostoevskij e di Kafka. Nel suo mondo popolato di figure esaltate e anormali, [...] sull'orlo della follia, regna uno spietato determinismo e la realtà acquista toni grotteschi e febbrili. Ogni suo romanzo si risolve in uno studio clinico di difetti psichici, condotto con certe deformazioni ...
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Critico e poeta russo (Mosca 1822 - Pietroburgo 1864); fu dal 1861 al 1863 uno dei redattori della rivista Vremja ("Tempo") dei fratelli Dostoevskij. Ideatore di una teoria che tenta di fondere i principî [...] della critica romantica con quelli della critica positivistica, nei suoi saggi critici giudica le opere letterarie quali prodotti "organici" dell'epoca e della nazione. Come poeta, di natura essenzialmente ...
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Attore e regista italiano (Pesaro 1930 - Roma 2024). Diplomato all'Accademia d'arte drammatica, s'impose accanto a M. Benassi nei Fratelli Karamazov di Dostoevskij-Copeau (1954), confermando il suo talento [...] e Pirandello. Ha allestito e adattato per le scene, tra l'altro, L'idiota (1993) e Delitto e castigo (2005) di Dostoevskij, Egmont (1994) e Faust (2008) di Goethe, Il bugiardo di C. Goldoni (2003), in cui ha interpretato il personaggio di Pantalone ...
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Scrittore norvegese (Drammen 1891 - ivi 1947). Vissuto in ambiente provinciale, maturò la sua arte di scrupoloso psicologo alla scuola di Ibsen e di Dostoevskij. Nella sua produzione, notevoli soprattutto [...] le due trilogie romanzesche: Inngangen ("L'inizio", 1925), Sverdene ("Le spade", 1927), Riket ("Il regno", 1928) e Drømmen og livet ("Il sogno e la vita", 1935), Det ensomme hjerte ("Il cuore solo", 1938), ...
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Sociologo e critico letterario (Mescovok 1842 - Pietroburgo 1904), il più notevole rappresentante del populismo nel campo della critica. Nei suoi saggi su Tolstoj e Dostoevskij (Žestokij talant "Un ingegno [...] crudele", 1882) M. seppe fondere le sue dottrine sociologiche con una buona comprensione dell'arte. Importanti ancora oggi sono i suoi studî su Turgenev, G. Uspenskij, Saltykov-Ščedrin, V. M. Garšin e ...
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. Il decadentismo è una teoria estetico-morale sorta in Francia intorno al 1885-1886. Decadenti, furono chiamati alcuni poeti dai loro avversarî ed essi dell'accusa si fecero un vanto e un programma. Poeta [...] infatti non tardarono molto a scoprire il loro rapporto col filosofo Vladimiro Solov′ev da un lato, e dall'altro con Dostoevskij e persino con Gogol'. Verso il 1900 tutti, ormai maturi di esperienza artistica, ritrovano, chi più chi meno, il contatto ...
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Critico letterario (Pietroburgo 1823 - Petergof 1847), fratello di Apollon. Avverso al Romanticismo, propugnò il realismo con saggi su A. V. Kol´cov, F. I. Tjutčev e Dostoevskij (Kritičeskie opyty "Saggi [...] critici", 1845-47) ...
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Pseudonimo dello scrittore russo Aleksej Ivanovič Eremeev (Pietroburgo 1908 - ivi 1987). Rimasto orfano, trascorse l'adolescenza nell'istituto Škid (Scuola per l'educazione sociale e individuale Dostoevskij). [...] Tale esperienza influenzò tutta la sua opera letteraria, dai primi romanzi e racconti (Respublika Škid "La repubblica della Š.", 1927, scritto in collab. con G. G. Belych; Portret "Il ritratto"; Časy "L'orologio", ...
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zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...
nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno delle polemiche sul criticismo kantiano...