Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] le parole più banali. Un altro romanzo, L'innocente (1892), proprio a partire da un equivoco umanitarismo esemplato su Dostoevskij e Tolstoj, aveva del resto chiarito che anche il mito della bontà e della semplicità era nutrito di intellettualismo e ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] dell'io. I due principali artefici di questa scomposizione, che verrà indagata, proseguita e arginata da Freud, sono Nietzsche e Dostoevskij. È forse da Zapiski iz podpol'ja (Memorie del sottosuolo, 1865) di quest'ultimo che esce la letteratura - e ...
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esistenzialismo
Insieme di autori e di filosofie che, a partire soprattutto dagli anni Trenta del Novecento, sull’onda della riscoperta di Kierkegaard, hanno insistito sull’insensatezza, l’assurdo, il [...] , della distruzione di tutti i valori, della morte di Dio, nonché una serie di grandi scrittori – Leopardi, Dostoevskij, Kafka – che saranno dei punti di riferimento essenziali per questo movimento di pensiero. Ma è impossibile comprendere lo ...
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MANZINI, Giovannina (Gianna)
Margherita Ghilardi
Figlia unica di Giuseppe e di Leonilda Mazzoncini, nacque a Pistoia il 24 marzo 1896. L'infanzia, piena di paure e malinconica, fu segnata dalla separazione [...] la M. frequentò le magistrali alla scuola normale femminile Atto Vannucci di Pistoia. Leggeva G. D'Annunzio, M. Maeterlinck, F.M. Dostoevskij. Si diplomò nell'estate 1914 e in autunno si trasferì con la madre a Firenze, dove abitò in una casa d ...
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GUARNIERI, Romano
Sandra Covino
, Nacque ad Adria, in Polesine, il 20 febbr. 1883, da Francesco e Carolina Cordella, in una famiglia della piccola nobiltà terriera. Dal 1898 al 1900 frequentò il liceo [...] 'anni).
Sollecitato dalla lettura dei grandi scrittori russi dell'Ottocento (L.N. Tolstoj, I.S. Turgenev e F.M. Dostoevskij), coltivata fin dai tempi del liceo, aveva in animo di eleggere San Pietroburgo come meta finale delle sue peregrinazioni; si ...
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PALUMBO, Nino
Vincenzo Caporale
PALUMBO, Nino. – Secondogenito di Domenico, artigiano, e Gaetana Moscatelli, nacque a Trani il 15 aprile 1921.
All’età di undici anni si trasferì con la famiglia a Bari; [...] : lesse più volte la Commedia di Dante e si avvicinò alla letteratura ottocentesca russa (soprattutto Gogol΄ e Dostoevskij) e francese, trovandovi antidoti alla dominante moda americana (cfr. N. Palumbo, Ritorno alla tradizione, in L’Antologia ...
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Clémenti, Pierre
Serafino Murri
Attore e regista cinematografico francese, nato a Parigi il 28 settembre 1942 e morto ivi il 28 dicembre 1999. La sua figura esile, il bel volto dai lineamenti irregolari [...] ruoli, per quanto diversi, affini: in Partner (1968) di Bernardo Bertolucci, tratto dal racconto Il sosia di F.M. Dostoevskij, è il giovane e quieto insegnante di teatro Jacob, tormentato da un sosia sovversivo, violento e omicida, mentre in Benjamin ...
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Scrittore sudafricano di lingua inglese, nato il 9 febbraio 1940 a Città del Capo. Nel 2003 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura. Laureatosi presso la University of Cape Town in inglese [...] lì; e contro la violenza della storia vince, nella sua estrema innocenza, 'l'anima universale' del protagonista. È F.M. Dostoevskij il protagonista di The master of Petersburg (1994; trad. it. 1994), di cui C. racconta le più estreme passioni. In ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Secolo ricchissimo di esperienze e intuizioni filosofiche, il Novecento vede confrontarsi [...] che ha caratterizzato la civiltà occidentale, e l’inizio dell’età del nichilismo – già vaticinata dal grande narratore russo Fëdor Dostoevskij – ossia la mancanza di senso entro cui è destinato a vivere un uomo decadente, un uomo-massa. Va da sé ...
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PUGLIATTI, Salvatore
Marco Sabbioneti
PUGLIATTI, Salvatore. – Nacque a Messina il 16 marzo 1903 da Giuseppe, impiegato presso l’Università di Messina, e da Paola Anastasi.
Rimase ben presto orfano di [...] . Leggevamo Dante, Platone, la Bibbia, Tommaso Moro e Tommaso Campanella, Erasmo da Rotterdam, gli scrittori russi, specialmente Dostoevskij; ma ci incantava anche Andrejev coi sette impiccati […] e sopra tutto ci interessava il Riso rosso, per la ...
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zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...
nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno delle polemiche sul criticismo kantiano...