SATANISMO
Mario Praz
. Atteggiamento di sacrilega sfida e gusto di sentimenti perversi deliberatamente coltivati, in voga soprattutto presso scrittori romantici e decadenti. Da uno degli scrittori che [...] , Verlaine, Barrès e altri appartengono a questa schiera. Alla tradizione satanica occidentale venne ad aggiungersi l'esempio di Dostoevskij, nei cui romanzi i sentimenti di crudeltà, di gusto del male, di profanazione, hanno larga parte: l'influsso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la narrativa breve ha le forme della fiaba, della novella [...] , che si presenta nel 1846 con la Raccolta pietroburghese e alla quale sono vicini anche i giovani Turgenev e Dostoevskij.
Ivan Sergeevic Turgenev esordisce con i racconti delle Memorie di un cacciatore (1852), dove il mondo contadino è rappresentato ...
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VOLPONI, Paolo
Salvatore Ritrovato
– Primogenito di Arturo e Teresa Filippini, nacque a Urbino il 6 febbraio 1924.
Il nonno paterno aveva una fornace di laterizi di cui più tardi diventò proprietario [...] scoperta di Omero e dei lirici greci, e quindi di s. Francesco e Dante, Miguel de Cervantes, Nikolaj Gogol′, Fëdor Dostoevskij, Giovanni Verga) e cominciò a coltivare l’interesse per la letteratura. A partire dagli anni Quaranta iniziò a scrivere sia ...
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Chenal, Pierre
Flavio De Bernardinis
Nome d'arte di Pierre Cohen, regista cinematografico francese, di famiglia ebrea, nato a Bruxelles il 5 dicembre 1904 e morto a Parigi il 23 dicembre 1990. L'abilità [...] storia della letteratura: nel 1935 realizzò Crime et châtiment (Delitto e castigo), tratto dall'omonimo romanzo di F.M. Dostoevskij, con Pierre Blanchar nel ruolo di Raskolnikov, in cui è già evidente la predisposizione per le atmosfere cupe e gli ...
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Dardenne, Jean-Pierre e Luc
Carlo Chatrian
Registi e produttori cinematografici belgi, nati rispettivamente ad An-gis il 21 aprile 1951 e ad Awirs il 10 marzo 1954. Con la loro opera si sono ricollegati [...] urgenze dell'attualità (il problema dell'immigrazione) rifacendosi a illustri modelli letterari e cinematografici (da F.M. Dostoevskij a Roberto Rossellini). Il successivo Rosetta ha rinnovato il connubio tra etica, propria del documentario, e scelta ...
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MENÉNDEZ SALMÓN, Ricardo
Simone Cattaneo
Scrittore spagnolo, nato a Gijón il 18 febbraio 1971. L’opera di M. S. è composta da un numero consistente di titoli che ne confermano la solidità e l’ambizione: [...] di sé. A chiudere il cerchio è quindi Vladimir, correttore editoriale che, valendosi del magistero morale di Fëdor M. Dostoevskij e Thomas Bernhard, si interroga sul comportamento umano a partire dagli attentati madrileni dell’11 marzo 2004.
La ...
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Critico russo, nato il 24 gennaio 1836 a Nižnij-Novgorod, morto a Pietroburgo il 17 novembre 1861. Dopo avere studiato al seminario, si recò a Pietroburgo e s'iscrisse all'Istituto di pedagogia. Accolto [...] di D.), in Sovremennik (Il contempraneo), 1911; I. Ivanov, Istorija russkoj kritiki, Pietroburgo 1898-1900, IV, ii; F. Dostoevskij, Gospodin-bov (Il signor-bov) negli articoli critici di letteratura russa premessi al Giornale d'uno scrittore (in ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] e Pegaso di U. Ojetti. Nel 1931 A. Cajumi gli affidò la cura di un numero speciale della Cultura su F.M. Dostoevskij, nel cinquantenario della morte dello scrittore; nello stesso fascicolo era stato annunciata la pubblicazione di un saggio del G. su ...
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MORICONI, Valeria
Biancamaria Mazzoleni
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Jesi il 15 novembre 1931. Trasferitasi a Roma, esordisce nel cinema con Gli italiani si voltano, cui seguono parecchi [...] Teatro di Roma, oltre a Macbeth e Medea, La donna scimmia di R. Wilcock e Le notti bianche da F. Dostoevskij, dimostrando ancora una volta la grande versatilità nell'interpretazione dei ruoli più disparati (finora oltre duecento), tra cui spiccano le ...
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VITTI, Monica
Mino Argentieri
VITTI, Monica (pseud. di Ceciarelli, Maria Luisa)
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 3 novembre 1931. Ammessa nel 1950 all'Accademia d'arte drammatica (dove [...] di silenzi, di intense espressioni. A parte una breve parentesi televisiva (una trasposizione del racconto Le notti bianche di F. Dostoevskij, regia di V. Cottafavi), La notte (1961), L'eclisse (1962) e Deserto rosso (1963) appartengono a un felice ...
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zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...
nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno delle polemiche sul criticismo kantiano...