Regista e teorico teatrale polacco (Rzeszów 1933 - Pontedera 1999). Maestro di un'intera generazione di teatranti, in opposizione alle correnti più diffuse dell'avanguardia teatrale si è dedicato all'approfondimento [...] Calderón de la Barca nella riduzione di Slowacki (1965); Apocalypsis cum figuris (1968), elaborazione collettiva su testi della Bibbia, di Dostoevskij, Eliot e S. Weil.
Vita
Dopo avere studiato a Cracovia, a Mosca e in Cina, esordì nella regia nel ...
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Scenografo ceco (Časlav 1920 - Praga 2002). Dopo un breve apprendistato in un teatrino sperimentale e in un teatro lirico, fu scenografo e dal 1953 al 1992 direttore della scenografia del Teatro Nazionale [...] . Fra le sue scenografie più innovative: Hamlet di W. Shakespeare (1959); Tre sorelle di A. Čechov (1967); L'idiota da Dostoevskij (1970); Partage de midi di P. Claudel (1984); Faust/Frammenti I parte e IIparte, per la regia di G. Strehler ...
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Slavista italiano (Firenze 1901 - Roma 1980). Ha insegnato lingua e letteratura russa nelle univ. di Trieste (1947-66) e di Roma. Si è interessato del pensiero politico russo dell'Ottocento e dei rapporti [...] russo contro corrente: Costantino Leont´ev (1964); Una vita tra nostalgie e impegni: N.P. Ogarëv (1965); Annotazioni a Dostoevskij (1967); Il demone e l'angelo: Lermontov e la Russia del suo tempo (1968); Russi dell'Ottocento (1970); L'ultimo ...
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LEDNICKI, Wacław
Slavista polacco, nato a Mosca nel 1891. Trasferitosi in Polonia nel 1918 vi divenne professore di letteratura russa all'università di Cracovia. Emigrato dalla Polonia (1940) durante [...] 's Bronze horseman, the story of a masterpiece (Berkeley 1955; in questo volume sono rielaborati anche dei lavori precedenti); Dostoevskij and Poland; Blok's Polish poem in Russia; Bits of table talk on Pushkin, Mickiewicz, Goethe, Turgenev and ...
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Regista russo (n. Penza 1942). Formatosi al Teatro d'Arte di Mosca, si è rivelato al teatro Stanislavskij con la regia della prima versione di Vassa Železnova di M. Gorkij (1976), in cui evidenziava gli [...] lavori di Pirandello, si è dedicato soprattutto all'attività didattica e sperimentale. Si ricordano: Il ballo in maschera, di M. Lermontov (Parigi, 1992); Il sogno dello zio, da Dostoevskij (Budapest, 1994); Le lamentazioni di Geremia (Mosca, 1997). ...
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Nome d'arte dell'attore e direttore di teatro inglese John Henry Brodribb (Keinton-Mandeville, Somerset, 1838 - Bradford 1905); esordì nel 1856 a Sunderland. Nel 1871 si fece socio di H. L. Bateman per [...] 1870 - ivi 1919), che riprese le interpretazioni paterne di maggior successo, dal 1913 direttore del Savoy Theatre, e Laurence Sydney (Londra 1871 - ivi 1914), anche autore drammatico (The unwritten law, da Delitto e castigo di F. M. Dostoevskij). ...
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Regista di cinema italiano, nato a Parma il 16 marzo 1941. Figlio del poeta Attilio e poeta egli stesso (Premio Viareggio nel 1962 per l'opera prima), arriva al cinema con la mediazione di P. P. Pasolini [...] , cui segue, nel 1968, un'opera più contraddittoria e discutibile, Partner, che rifacendosi a un romanzo di Dostoevskij contamina, senza convincenti risultati, la lezione cinematografica di Godard con le esperienze del Living Theatre. Negli anni ...
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Scrittore e giornalista (Caserta 1844 - Napoli 1927); fu per qualche tempo direttore del Giornale di Napoli, collaboratore del Fanfulla di Roma con lo pseudonimo di Picche, e dei più importanti giornali [...] operosità di traduttore (circa trecentocinquanta versioni), dal francese, inglese, tedesco, norvegese, polacco, e soprattutto dal russo: da Gogol´, Gor´kij, Dostoevskij, Tolstoj, Puškin e altri, che fu tra i primi a far conoscere in Italia. ...
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Pensatore e critico russo (Kudinovo, gov. di Kaluga, 1831 - Troice-Sergieva Lavra, Mosca, 1891); medico militare durante la guerra di Crimea, e quindi (1863-70) console in varie città della Turchia. Passò [...] slavo", 1885-86), in cui propugna anche la creazione di un grande impero slavo con centro a Costantinopoli; per quelle morali, Naši novye christjane F. M. Dostoevskij i graf. Lev Tolstoj ("I nostri nuovi cristiani F. M. D. e il conte L.T.", 1882). ...
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Regista cinematografico italiano (Genova 1930 - Roma 2023). Dopo qualche esperienza come attore, esordì nella regia con Tiro al piccione (1961). Abile professionista, sorretto da solida cultura, ha alternato [...] va a morire (1976); il documentario Le stagioni dell'aquila (1997); I demoni di S. Pietroburgo (2008), dedicato a F. Dostoevskij; il documentario L'oro di Cuba (2009); L'industriale (2011). Nel 2018 ha ricevuto il David di Donatello come miglior ...
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zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...
nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno delle polemiche sul criticismo kantiano...