DORICO, Valerio
Lorenzo Baldacchini
Nacque a Ghedi nel Bresciano intorno al 1500.
Fu uno dei numerosi tipografi dell'area lombardo-veneta attivi a Roma e in altre località (tra cui Venezia) nel sec. [...] e quello della marca siano la stessa persona, ma non ci sono elementi sufficienti per affermare che si tratti del Dorico. Del resto nell'ambito della produzione doriciana non sono molte le edizioni illustrate. Ricordiamo l'opera di Favio Marco Calvo ...
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Tipografo, originario di Brescia; attivo a Roma col fratello Luigi dal 1539 al 1555, fu tipografo dell'Accademia romana (l'università). Diede belle edizioni illustrate, stampe dottrinarie e stampe di gran diffusione. Fu molto attivo anche in campo musicale ...
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Poetessa greca (inizî sec. 3º a. C.) di Locri Epizefirî; scrisse in dialetto dorico delicati epigrammi d'amore, conservati in numero di dodici nell'Antologia Palatina. ...
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Falso nome, sotto il quale un filosofo neopitagorico divulgò uno scritto, Περὶ ϕρονήσεως καὶ εὐτυχίας ("Saggezza e buona fortuna"), in dialetto dorico, di cui ci restano tre frammenti. Il trattato è da [...] porre tra il 1º sec. a. C. e il 1º d. C ...
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Musicista (m. Roma 1524). È noto per alcune composizioni: due di genere sacro in ms. a Bologna e dieci, profane, pubblicate in raccolte romane (Dorico 1526, 1533) e veneziane (Scotto 1549: Madrigali di [...] Verdelot) ...
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Poeta greco di Megalopoli in Arcadia (sec. 3º a. C.); è autore di meliambi (di sei dei quali rimangono frammenti), carmi di carattere melico e giambico in dialetto dorico. È noto anche come legislatore [...] e perché fu, nella lega achea, comandante di un contingente di Megalopolitani alla battaglia di Sellasia (222 a. C.) ...
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Architetto greco (sec. 4º a. C.), a cui Pausania attribuisce la creazione della thòlos e del teatro di Epidauro; della prima sussistono le fondazioni circolari e frammenti architettonici di accurata fattura [...] di ordine dorico e corinzio; del secondo, celebrato per la sua armonica bellezza, l'ampia cavea e parti inferiori della scena. Non sembra sostenibile l'identificazione proposta da alcuni con lo scultore Policleto il Giovane. ...
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Poetessa greca di Tino o di Telis, isoletta presso Cnido, forse della seconda metà del 4º sec. a. C. Scrisse a 19 anni, poco prima della morte, la Conocchia (᾿Αλακάτα), poemetto in dialetto dorico con [...] forte colorito eolico, in 300 esametri, per la morte dell'amica Baucide (il titolo deriva dal lavoro quotidiano delle due fanciulle); se ne hanno frammenti nell'Antologia Palatina e in papiri. E. fu ricordata ...
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Architetto ionico ricordato da Vitruvio come costruttore di un tempio di Asclepio a Tralle, autore di un trattato sul tempio e sull'ordine corinzio. In altro luogo Vitruvio parla d'un Tarchesius architetto, [...] contrario all'ordine dorico: ma è probabile che si tratti di una unica persona. ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
dorismo
(o doricismo) s. m. [der. di dorico]. – Forma, vocabolo, locuzione del dialetto dorico, soprattutto in quanto siano presenti in opere scritte in altro dialetto greco (per es., nei cori nelle tragedie attiche).