MEDĀ'IN ṢALIḤ
G. Garbini
Ḥ Località dell'Arabia, circa 400 km a N-O di Medina, corrispondente all'antica Ḥegrā ("Εγρα, Hegra, el-Ḥigr in arabo). Visitata a più riprese da Jaussen e Savignac negli anni [...] da rilievi (in genere un'aquila) o da un frontone; in qualche caso sporadico il frontone poggia su un fregio di tipo dorico.
Il motivo che consente la più chiara classificazione è quello della decorazione a scalini, che è attestato in due tipi: il ...
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(gr. Μεγάλη ῾Ελλάς) Denominazione attestata forse dalla seconda metà del 4° sec. a.C., e con più sicurezza dal 2° sec., per designare il complesso delle colonie greche dell’Italia meridionale peninsulare; [...] dai modelli greci. Questa originalità è verificabile sia nell’architettura, nella quale è prevalente l’influsso dell’ordine dorico, ma s’intravedono elementi di voluta irregolarità (santuario alla foce del Sele, Paestum), e spicca il grande uso ...
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DEMETRA (Δθμήτηρ, Demēter)
P. E. Arias
Dea madre dei Greci che nel nome stesso - sia che derivi da δή = γῆ (terra) o dalla parola cretese δηαί = ion. Ζειαί, orzo - rivela la sua natura agraria (v. anche [...] il suo influsso anche sull'iconografia di Demetra. La cosiddetta Hestia Giustiniani del Museo Torlonia di Roma, chiusa nel peplo dorico e col capo velato, non è improbabile che sia una D.; nel volto c'e una affinità fisionomica con il cosiddetto ...
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Vedi PALESTRINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTRINA (Praeneste)
F. Castagnoli
Città del Lazio nella valle del Sacco sulle ultime pendici dei Monti Prenestini, a 40 km da Roma.
Leggende di origine [...] base e un puteale che era coperto da tetto conico sostenuto da un giro di colonne corinzie, e decorato con fregi dorici (ora ricomposto nel museo) sotto il quale si apre una profonda cavità. Il Mingazzini ha identificato, sembra a ragione, questi due ...
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Vedi NOLA dell'anno: 1963 - 1996
NOLA (Nola, Νῶλα)
G. Cressedi
¿ G. Chierici
Red.
Cittadina della provincia di Napoli (già di Caserta). Forse originariamente città degli Ausoni, poi greca ed etrusca, [...] Nella città moderna è identificabile il Foro, con due grandi basi attiche all'ingresso ed un edificio con un epistilio dorico. Nelle campagne resti di tombe, anche preromane, con suppellettile di vasi greci. Nel 1560 era ancora visibile un resto dell ...
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Vedi PETRA dell'anno: 1965 - 1996
PETRA (Πέτρα)
M. Avi-Yonah
Centro nella Transgiordania meridionale, in origine capitale del regno nabateo e della provincia romana di Arabia; dagli Arabi era chiamata [...] nella parete stessa. La facciata esterna dell'edificio, che misura 32 m, aveva una decorazione di pilastri e in alto un fregio dorico. Le rocce che circondano l'area della città furono adibite sia ad abitazione che a tombe; tra queste ultime le più ...
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ELIDE (῏Ηλις)
Red.
Capoluogo dell'omonima regione del Peloponneso, situata su un'altura alta 150 m, odierna Kaliscopi che domina la vallata del Peneo, tra le cittadine di Kalyvia e Paleopoli. La tradizione [...] permesso di ritrovare in parte la disposizione degli edifici descritti da Pausania: la stoà che Pausania dice divisa in tre navate, di ordine dorico, è lunga 96 m e databile alla seconda metà del V sec. a. C. in base alla forma delle grappe e allo ...
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HALAI (῾Αλαί)
L. Guerrini
Località originariamente appartenente alla Locride, in seguito passata a far parte della Beozia.
Le referenze ad essa degli antichi autori sono scarse e casuali; è menzionata [...] attardato e il linguaggio dell'arcaismo; e interessanti iscrizioni arcaiche, tra le quali ricorderemo quella incisa su un capitello dorico con funzione di base per reggere l'ex voto, che ricorda, oltre il dedicante, anche l'autore dell'offerta ...
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Corinto
Fabrizio Di Marco
La città che diede uno stile alla Grecia
Corinto fu un'importante città della Grecia antica, situata in posizione strategica nei pressi dell'istmo che univa il Peloponneso [...] strada colonnata di Lecheo, che collegava il centro della città con il porto. Appena fuori dall'agorà sorgeva il tempio dorico dedicato ad Apollo, che aveva la cella interna suddivisa in due ambienti separati, come in seguito avverrà nel Partenone ad ...
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QUIRINO (Quirīnus)
A. Bisi
Divinità italica di oscura origine, successivamente assimilata dai latini a Romolo (v.) e a Marte (v.). La scoperta di un santuario italico a Ercole Curino presso Sulmona (v.), [...] tempio fu riedificato da Augusto nel 16 a. C., come informa il Monumentum Ancyranum; questa più recente costruzione, di ordine dorico, diptera, con Otto colonne sulla fronte, appare in un frammento di bassorilievo dell'età di Caracalla, ora al Museo ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
dorismo
(o doricismo) s. m. [der. di dorico]. – Forma, vocabolo, locuzione del dialetto dorico, soprattutto in quanto siano presenti in opere scritte in altro dialetto greco (per es., nei cori nelle tragedie attiche).