GIOVANNI (Joan) MARIA da Crema
Claudia Polo
Nacque presumibilmente a Crema tra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI. Le notizie biografiche su questo liutista e compositore sono scarse e non sempre [...] ). Infine, un ricercare è trascritto per due liuti nell'Intavolatura de leuto, de Ioanne Matelart fiamengo musico, libro 1°, Roma, V. Dorico, 1559 (Radke, p. 43).
Fonti e Bibl.: P. Canal, Della musica in Mantova, in Memorie del R. Istituto veneto di ...
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SANTI, Raffaello
Francesco Paolo Di Teodoro
Vincenzo Farinella
SANTI (Sanzio), Raffaello. – Nacque a Urbino il 28 marzo o il 6 aprile 1483: la prima data si basa sulla testimonianza vasariana («Nacque [...] abbattuto nel 1808, «equorum usui cederet» (Biblioteca apostolica Vaticana, Chig. a.I.1; Frommel, 1973; Coffin, 1979). L’ordine dorico del basamento, i cui resti ancora si vedono in via della Lungara, è ripreso dal tempio di Minerva nel foro di Nerva ...
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PERUZZI, Baldassarre
Alessandro Angelini
Mauro Mussolin
PERUZZI, Baldassarre. – Figlio di Giovanni di Silvestro, tessitore oriundo di Volterra, fu battezzato a Siena il 7 marzo 1481.
Nella biografia [...] evidente dal movimento ondulato del fronte, a sua volta risolto nel contrasto tra bugnato isodomo a tutta altezza e ordine dorico del pianterreno. Non meno raffinati l’atrio e il cortile a due logge, disseminati di citazioni antiquarie e sprezzature ...
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TATTI, Jacopo (detto il Sansovino, o Sansavino)
Maria Beltramini
Primogenito di Antonio di Jacopo Tatti (o del Tatta) materassaio e di una non meglio nota Monna Francesca, nacque a Firenze e fu battezzato [...] , rivolto verso il palazzo ducale e la Piazzetta, con un sontuoso fronte in pietra d’Istria a doppio ordine – dorico e ionico – come una basilica romana antica affacciata sul foro e una galleria inferiore di grandi arcate (inizialmente forse solo ...
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POSSEVINO, Antonio
Emanuele Colombo
POSSEVINO, Antonio. – Nacque a Mantova nel 1533 da Francesco e Caterina, in una famiglia di orefici di origini piemontesi. La notizia che i genitori fossero di origini [...] Compagnia Francisco Borja e di papa Pio V, diede alle stampe Il soldato cristiano (Roma, Eredi di V. e L. Dorico, 1569), uno dei primi catechismi per soldati cattolici in età moderna, un vero e proprio prontuario per cappellani militari e soldati ...
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CURTI, Girolamo, detto il Dentone
Paolo Cassoli
Nacque a Bologna il 7 apr. 1575 da Antonio Maria, originario di Reggio Emilia e da una Orsolina bolognese (Bologna, Archivio arcivescovile, S. Niccolò [...] commesse" (Malvasia, 1678, p. 107) un cassettonato con apertura centrale quadrilobata sostenuto da una loggia di ordine dorico dalla struttura chiusa e solida: un concetto architettonico di carattere vignolesco (Feinblatt, 1975, p. 349) che nulla ...
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GALILEI, Alessandro
Silvia Cusmano
Nacque a Firenze il 25 ag. 1691, figlio di Giuseppe Maria, proconsole dei notai dal 1707 al 1711, e di Margherita Merlini, figlia del medaglista della Zecca granducale, [...] Castle nel Huntingtonshire, edificato nel 1718 per il duca di Manchester, con colonne su basamento e pilastri d'ordine dorico, trabeazione con metope e triglifi, tetto balaustrato. Durante gli anni 1717-18, su consiglio del surveyor-general T. Hewett ...
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FERRI (Ferro), Alfonso
Antonella Pagano
Nacque con ogni probabilità agli inizi del '500 a Napoli (anche se alcuni autori lo dicono nato a Faenza) e si addottorò in arti e medicina, approfondendo nel [...] e nel 1559 e, a Dresda, nel 1584.
Nel 1552 il F. pubblicò a Roma presso la tipografia di Valerio e Luigi Dorico, raccolti in volume unico, i suoi trattati più noti: il De sclopetorum sive archibusorum vulneribus e il De caruncola sive callo, quae ...
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MERENDA, Giuseppe
Alessandro De Lillo
MERENDA (Merenda Salecchi), Giuseppe. – Discendente di un’antica e illustre famiglia romagnola, figlio di Fabrizio e di Maddalena dei conti Salecchi di Faenza, [...] un corpo centrale a tre corsie, due cortili e un imponente prospetto porticato con lesene binate di ordine dorico: un modello ligneo, oggi conservato presso l’armeria Albicini nello stesso palazzo, conferma la grandiosità degli intenti architettonici ...
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GORZANIS (De Gorzanis, Gorzani), Giacomo (Jacomo)
Sabina Pozzi
Nacque in una imprecisata località della Puglia, probabilmente tra il 1520 e il 1525. Dal frontespizio della prima opera pubblicata, Intabolatura [...] , 1564), contiene, come i precedenti, passamezzi antichi e moderni, ovvero scritti su scale modali rispettivamente di modo dorico, o primo tono autentico del canto liturgico (corrispondente all'incirca all'odierno modo minore), e modo misolidio, o ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
dorismo
(o doricismo) s. m. [der. di dorico]. – Forma, vocabolo, locuzione del dialetto dorico, soprattutto in quanto siano presenti in opere scritte in altro dialetto greco (per es., nei cori nelle tragedie attiche).