MONALDESCHI DELLA CERVARA, Monaldo
Erminia Irace
– Nacque da Camillo di Luca (III) e da Costanza Monaldeschi «della Montagna» (esponente del medesimo ramo familiare del marito) tra il 1522 e il 1530, [...] il Canticum B. Mariae Virginis del maestro di cappella della basilica Vaticana Giovanni Animuccia (edito a Roma, presso V. e L. Dorico, lo stesso anno) all’Opera del Duomo di Orvieto, che ancora oggi lo conserva: il codice, che reca sulla coperta lo ...
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GALILEI, Vincenzio
Raoul Meloncelli
Nacque a Santa Maria a Monte (oggi in provincia di Pisa) intorno al 1520 da Michelangelo e da Maddalena di Carlo di Bergo. Non si hanno notizie sulla sua prima formazione [...] valente esecutore di viola, il G. pubblicò la raccolta Intavolature de lauto, madrigali e ricercatelibro primo (Roma, V. Dorico, 1563) e tra gli scritti di carattere teorico: il Fronimo: Dialogo nel quale si contengono le vere enecessarie regole ...
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GUERCIO, Gaspare
Fabio Cosentino
Figlio dello scultore Vincenzo, nacque a Palermo nel 1611.
Di Vincenzo si hanno poche notizie: nel 1579 realizzò una finestra per il palazzo comunale di Palermo (Di [...] telaio di paraste, crea un effetto chiaroscurale, l'uso dell'ordine architettonico non canonico "con una predilezione per il dorico con triglifo e spesso del triglifo a mensola" (Scaduto, p. 79) e l'adozione della finestra centrale circolare nel ...
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SABBATINI (Sabatini, Sabattini, Sabbattini), Nicolo (Nicola)
Cristiano Marchegiani
SABBATINI (Sabatini, Sabattini, Sabbattini), Nicolò (Nicola). – Nacque a Pesaro nel 1574. Lo si ritiene di «umili origini», [...] piazza Maggiore furono però cinque: programmatiche «moli» simbolicamente beneaugurali, elaborate nei vari «ordini dell’Architettura, toscano, dorico, ionio, corintio e romano», ossia composito (cc. 4r-17r). Le «machine» diedero luogo anche a qualche ...
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MAZZOCCHI, Alessio Simmaco. –
Flavia Luise
Nacque nell’odierna Santa Maria Capua Vetere il 22 ott. 1684, ultimo di 24 figli, da Lorenzo, farmacista, e da Margherita Battaglia, che morì nel metterlo [...] delle città della Magna Grecia, degli abitanti e delle loro monete.
I reperti in bronzo riportavano trascritte in dialetto dorico le divisioni e le locazioni di alcuni terreni pertinenti ai santuari dedicati a Dioniso e a Minerva. Sull’altra faccia ...
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MARCONI, Luigi
Rosella Carloni
Nacque verso il 1762 a Monte Milone (oggi Pollenza) presso Macerata. Il padre, Giacinto, era un modesto commerciante di pesce.
Dotato di vivace intelligenza, si formò [...] affidò all'architetto L. Rossini l'abbellimento di una sala al pianterreno detta poi "a colonne", definita da un peristilio dorico e col soffitto decorato dalle muse e dai nomi greci delle divinità, cui era previsto dovesse lavorare F. Hayez. Rossini ...
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SALVIANI, Ippolito
Elisa Andretta
SALVIANI, Ippolito. – Nacque a Città di Castello nel 1514 da Aurelia Tiberti e da Salustio, membro di una notabile famiglia cittadina.
Non è noto il luogo in cui si [...] ..., 1557, p. 58r).
Salviani fu anche l’autore della commedia La ruffiana, pubblicata nel 1553 a Roma dai fratelli Dorico dopo essere stata rappresentata più volte in città. Essa fu l’oggetto di quattro riedizioni veneziane (1564, 1568, 1584 e ...
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SOAVE, Carlo Felice
Paolo Capozza
SOAVE, Carlo Felice. – Nacque a Lugano l’8 ottobre 1749, secondogenito di Carlo Giuseppe e di Chiara Francesca Herrich (Herrick).
Studiò a Genova (1767-69 circa) disegno [...] tre piani numerose sale ornate con pitture e stucchi; in particolare sono da segnalare la sala da pranzo a forma ovale con sedici colonne doriche in marmo e la sala della musica, che occupa con la sua altezza il primo e il secondo piano.
Nel 1792 l ...
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MANTINO, Giacobbe (Jacob ben Shemuel, Giacobbe giudeo)
Lisa Saracco
Nacque da Shemuel, probabilmente nel 1490. Poche e frammentarie sono le notizie sulle sue origini; la famiglia si trasferì in Italia [...] di Paolo III Farnese e insegnò medicina pratica presso l'Università tra il 1539 e il 1541. Nel 1539 fu edita dai fratelli Dorico la sua traduzione in latino del piccolo trattato di Averroè sopra il De Republica di Platone. Di quel periodo è anche l ...
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TESTA, Giovanni Francesco
Bruno Adorni
– Nacque a Parma il 26 dicembre 1506 da Bernardo, intagliatore e intarsiatore parmigiano, e da Angelica, e fu battezzato il 29 dicembre di quell’anno.
Come il [...] previsto su quello stesso sito.
In particolare risulta interessante la scala a chiocciola a pianta ovale con il colonnato dorico continuo, che richiama per certi versi quella bramantesca del Belvedere e per altri quella vignolesca nel palazzo Farnese ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
dorismo
(o doricismo) s. m. [der. di dorico]. – Forma, vocabolo, locuzione del dialetto dorico, soprattutto in quanto siano presenti in opere scritte in altro dialetto greco (per es., nei cori nelle tragedie attiche).