ISOPOLITIA (gr. ἰσοπολιτεία)
Ugo Enrico Paoli
È un istituto giuridico che fiorì fra le popolazioni doriche nell'età ellenistica. In senso stretto, per isopolitia s'intende il diritto soggettivo che una [...] connessa con la questione dell'essenza giuridica dell'isopolitia è quella della differenza fra l'isopolitia in diritto dorico-ellenistico e la cittadinanza ascitizia in diritto attico. Secondo il Kolbe i due istituti coincidono; secondo il Paoli ...
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FRONTONE (τύμπανον, tympanum)
P. E. Arias*
Spazio triangolare situato al disopra dell'architrave dei lati brevi del tempio greco, limitato dalla cornice orizzontale (gèison) e dai rampanti. Alla teoria [...] copertura, e quindi lo spazio triangolare antistante, esistono nella casa dell'età geometrica che ha i caratteri del tempio dorico in antis.
Naturalmente, la completa elaborazione del f. non si ha se non quando quella zona triangolare sia nettamente ...
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PITSÀ
A. K. Orlandos
Villaggio della Grecia (nòmos di Corinzia), a occidente di Sicione e di Xylokastro, presso il Golfo di Corinto. Sopra di esso, parallelamente alla costa, si stende una montagna [...] disotto dello himàtion. Sopra ciascuna figura, secondo l'uso tanto frequente nei vasi corinzî, è scritto il nome, in dialetto dorico, ma nell'antico alfabeto corinzio, come nei pìnakes fittili corinzî di Berlino. Il nome della donna che sta in piedi ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Messenia
Luigi Caliò
Messenia
La Messenia (gr. Μεσσήνη, Μεσσάνα, Μεσσηνία, Μεσσηνίς; lat. Messenia) occupa la parte sud-occidentale del Peloponneso e confina [...] le mura. In periodo augusteo, tra le mura e lo stadio fu costruito un alto podio rettangolare con un edificio dorico con due colonne in antis, probabilmente da riconoscersi come il monumento funebre della famiglia dei Saethidae, visto da Pausania ...
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FREGIO
H. Kähler
In architettura si intende per f. una zona decorativa con andamento prevalentemente orizzontale; in particolar modo nella trabeazione degli ordini classici la parte fra architrave e [...] a. C.), un po' più antico è un thesauròs anonimo che risale al 520 circa. La supposizione che la vicinanza di edifici dorici abbia promosso l'inserzione del rilievo nella trabeazione ionica e che i tesori di Delfi costituiscano i primi esempi del "f ...
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Vedi GERUSALEMME dell'anno: 1960 - 1994
GERUSALEMME (Yĕrūshālayim, ᾿Ιερουσαλήμ, τὰ ῾Ιεροσόλυμα, Ierusălem, Hierusălem)
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
I primi segni di insediamento [...] da un complesso di celle di sepoltura e da una facciata del tipo a doppia antis; la facciata è in puro stile dorico. Si hanno prove dell'esistenza di una sovrastruttura a forma di piramide accanto alla facciata. La tomba viene attribuita al 150-100 ...
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GUILLERY, Stefano (Étienne)
Massimo Ceresa
Nativo di Lunéville, nella diocesi di Toul, in Lorena, fu attivo come tipografo a Roma tra il maggio 1506 e il novembre 1524. Spesso nelle edizioni il nome [...] alla torre, con una famiglia di sette persone oltre lui, esclusi i bambini; nel 1558 era in società tipografica con Valerio Dorico.
Donati ipotizza l'introduzione di uno stile francese nella decorazione libraria a Roma a opera del G., che poi venne ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Unico fra i trattati antichi di architettura a essersi tramandato, il De architectura [...] strumento progettuale, in cui si propone un metodo universalmente valido per il proporzionamento dei cinque ordini (tuscanico, dorico, ionico, corinzio e composito, secondo la codificazione del Serlio).
In Giovanni Battista Bertani invece l’intento ...
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Vedi MEGARA HYBLAEA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MEGARA HYBLAEA (v. vol. iv, p. 967)
G. Vallet
Dal 1949, gli scavi della Scuola Archeologica francese di Roma si sono svolti ogni anno nei luoghi in cui [...] in marmo pario. L'influenza ionica, come d'altronde alla stessa epoca in Occidente, si avverte anche nei monumenti di stile dorico.
Bibl.: G. Vallet - F. Villard, Mégara Hyblaea, 2, La Céramique archaîque, Parigi 1964, 2 voll.; Mégara Hyblaea, 4, Le ...
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SEVERO, Stile
L. Vlad Borrelli
Viene così designato lo stile di quella generazione di artisti operanti in Grecia tra il 480 e il 450 a. C.; è chiamato anche stile di transizione poiché si pone, intermedio [...] di ogni accento decorativo e lezioso; il panneggio cade in pieghe ampie e grevi (e a ciò si addice il dorico peplo che nel vestiario femminile si sostituisce allo ionico chitone), le membra esprimono attraverso la ponderazione una nuova concezione ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
dorismo
(o doricismo) s. m. [der. di dorico]. – Forma, vocabolo, locuzione del dialetto dorico, soprattutto in quanto siano presenti in opere scritte in altro dialetto greco (per es., nei cori nelle tragedie attiche).