POMPEI (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Amedeo MAIURI
Cittadina della provincia di Napoli, distante da questa metropoli 25 km. È sorta, può dirsi da pochi anni, col nome di Valle di Pompei, intorno [...] nome di una gens italica Pompeia), fu fondata dalle genti osche della Campania. I più antichi avanzi dei suoi monumenti (tempio dorico e resti della cinta murale di età presannitica), non ci consentono di risalire oltre il sec. VI a. C., quando la ...
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È, in senso lato, il complesso delle forze armate organizzate di uno stato. In senso più ristretto, e oggi prevalente, è soltanto il complesso delle forze militari operanti per terra, differenziate dalle [...] massa degli opliti è suddivisa dapprima in base agli antichi raggruppamenti gentilizî; a Sparta p. es. secondo le tre tribù doriche, ad Atene secondo le tribù ioniche e le fratrie. Più tardi invece, per eliminare gli ostacoli che al funzionamento dei ...
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È una forma di pubblico edificio assai diffusa nel mondo antico e persistente tuttora, benché modificata, nel tempio cristiano.
La basilica greco-romana. - Essendo destinato all'amministrazione della giustizia [...] una lunghezza di poco più di m. 6; la maggior parte del lato di facciata era occupata da un portico di quindici colonne doriche, che dava ingresso all'edificio. L'area interna, orientata da nord a sud, era divisa da nove file di colonne, in tutto ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] della teoria della complessità, squisitamente postmoderna, la finestra quadrata o quella termale, il frontone o le colonne doriche possono essere estratti dall'ordine cui appartenevano ed essere conseguentemente reimpiegati in sistemi diversi non più ...
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Città dell'Asia Minore (Lidia) alla foce del Caistro (Kücük Menderes), sulla costa dell'Egeo. Storia. - Era in origine sul mare, ma gli apporti alluvionali del fiume l'hanno via via allontanata da esso, [...] che subì circa il sec. III d. C. A levante dell'agorà, fra questa e la strada corre un porticato di stile dorico, del tempo di Nerone. Dove il portico termina, un breve andito dava accesso dalla strada a una specie di piazzetta interna, antistante ...
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Vedi TOREUTICA dell'anno: 1966 - 1997
TOREUTICA
E. Simon
Sommario: - A) Premesse: 1. Definizione. - 2. Il materiale. - 3. Testimonianze indirette. - 4. I tipi. - 5. Difficoltà metodologiche. - B) Svolgimento [...] per le coppe e le tazze d'oro le cui scanalature longitudinali sono eseguite con la stessa precisione delle scanalature doriche. Le nervature verticali sono sbalzate e collegate orizzontalmente sull'orlo e sul piede da linee ad incisione che per lo ...
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Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (sarcophàgus; da σαρκοϕάγος, riferito a una pietra calcarea che si riteneva consumasse rapidamente i cadaveri)
F. Matz
Ch. Belting-Ihm
1. Egitto; [...] . La forma è greco-orientale, per le tipiche profilature ingrossate che collegano pilastri e pareti, distinguendosi in modo netto dalle ante doriche.
A prescindere dall'Etruria poco si sa dei s. di età ellenistica. I s. figurati in quel periodo non ...
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I caratteri generali della colonizzazione greca in Occidente
Laura Buccino
I precedenti della colonizzazione
I contatti del mondo greco con il Mediterraneo centro-occidentale sono attestati sin dall’età [...] agli inizi del VII sec. a.C. Metauros (Gioia Tauro), in seguito confluita nell’orbita locrese.
I Greci di stirpe dorica scelsero di dirigersi sulla costa sudorientale della Sicilia, dove nel 734/3 a.C. i Corinzi fondarono Siracusa, stabilendosi nella ...
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Vedi SIRACUSA dell'anno: 1966 - 1997
SIRACUSA (v. vol. VII, p. 329)
B. Garozzo
Topografia e urbanistica. - L'indagine archeologica di questi ultimi decennî ha portato un notevole contributo alla conoscenza [...] , in DArch, n.s., IV, 1982, pp. 5-31, in part. 15, 16, 28; J. A. De Waele, La progettazione dei templi dorici di Himera, Segesta e Siracusa, in N. Bonacasa (ed.), Secondo quaderno imerese, Roma 1982, pp. 22-24; Β· Barletta, Ionic Influence in Archaic ...
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Vedi RODI dell'anno: 1965 - 1996
RODI (῾Ρόδος, Rhodus, Rhodos)
L. Morricone
L. Laurenzi
A) Storia, topografia, scavi. - B) Opere d'arte a Rodi (per la ceramica v. rodi, vasi; per la Scuola Rodia v. [...] X sec. a. C. le più antiche tracce dell'esistenza delle tre città, la cui origine si suole attribuire alla colonizzazione dorica dell'isola, e ne sarebbe l'eco la leggenda di Tlepolemo riportata dal Catalogo delle navi e da Pindaro (v. sopra). Della ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
esapoli
eṡàpoli s. f. [dal gr. ῾Εξάπολις, che compare dapprima come nome proprio dell’Esapoli dorica, comp. di ἑξα- «esa-» e πόλις «città»]. – Nell’antica Grecia, unione politica di sei città: E. dorica, antica lega sacrale (6° sec. a. C.)...