Poeta francese, noto sotto l'anagramma di Conte d'Alsinois, nato nel 1515 a Le Mans, morto a Parigi nel 1559. Esordì in provincia, e s'acquistò fama con poesie di carattere religioso (parteggiò per Sagon [...] nella disputa contro il Marot); nel 1545, passò a Parigi e, alla scuola di Jean Dorat, s'accostò ai futuri poeti della Pléiade; frequentò la corte di Francesco I, e poi quella di Edoardo VI in Inghilterra, ove dimorò come precettore delle figlie del ...
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TABOUROT des Accords, Étienne
Natale Addamiano
Mediocre rimatore e narratore della seconda metà del Cinquecento, vissuto ai margini della Pléiade, di cui fu fervente partigiano. Fu legato da intima [...] la riforma dei versi "misurati", a Pontus de Thyard, a M. Scève, a Belleau, a Ronsard, e al comune maestro Dorat.
Nel 1562 pubblicò un noioso volumetto di rime Les Bigarrures et Touches du seigneur des Accords praticando, sull'esempio datone dal ...
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Nato a Nogent-le-Rotrou nel 1528, morì nel 1577. Poeta gentilissimo, delicato "pittore della natura", come si compiacque di chiamarlo il Ronsard, che gli fu amico, fu il più giovane dei poeti della Pléiade. [...] , il Turnèbe, Giannantonio Baïf, Remy Jodelle, il Du Bellay, il Ronsard, studiò al collegio di Coqueret sotto la disciplina del Dorat, che gli svelò i tesori dell'antichità greca. Giovanissimo, fu precettore del figlio del marchese d'Elbeuf, Carlo di ...
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Di nobile famiglia angioina, nacque nel 1532 a Venezia dove il padre, Lazzaro (v.), ambasciatore del re di Francia, ebbe una relazione d'amore con un'ignota. A due anni, sostituito il padre da Georges [...] .), l'Auratus, e poi, sulla fine del 1547, entrò, insieme col Ronsard, al collegio di Coqueret, di cui il Dorat era stato nominato reggente. Il Dorat, dalla cui scuola, "come i Greci dal cavallo di Troia", uscirono i più grandi dei poeti francesi del ...
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LIMOSINO
T. Soulard
(lat. Lemosinum; franc. Limousin; Lemozi nei docc. medievali)
Regione storica della Francia occidentale, il cui toponimo designava nel Medioevo la regione corrispondente all'antica [...] nord), nell'abbaziale di Saint-André-et-Saint-Léger a Meymac e a Saint-Yrieix-la-Perche. A Saint-Pierre a Le Dorat, a Bénévent-l'Abbaye (dip. Creuse), a Saint-Junien e a La Souterraine, una tozza torre costituisce una successiva evoluzione del tipo ...
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Scrittore francese (Isola della Riunione, allora Isola Bourbon, 1753 - Parigi 1814). Cominciò a pubblicare dei versi nell'Almanach des Muses del 1777; nelle Poésies érotiques (1778), il cui tono, nonostante [...] squisita e la sua languida e voluttuosa malinconia, inserendosi in quella poesia galante e leggera dell'ultimo Settecento di cui Dorat fu uno dei maggiori rappresentanti. I suoi versi hanno indicato a un poeta come Lamartine la via che doveva seguire ...
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Poeta francese (castello della Possonnière, Vendôme, 1524 - Saint-Cosme-en-l'Isle, Tours, 1585). Fu il fondatore e capo riconosciuto della scuola poetica della Pléiade. La necessità di esprimere un'ampia [...] quasi sordo; dovette rinunciare alla carriera diplomatica e militare, e si dedicò agli studi classici sotto la guida dell'ellenista J. Dorat, nel collegio di Coqueret. Con J.-A. de Baïf e J. du Bellay costituì il nucleo della nuova scuola poetica che ...
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Poeta, umanista e critico francese, nato verso la fine del 1524 o sull'inizio del 1525 a Liré, sulla riva della Loira, e morto a Parigi il 1° gennaio del 1560. La morte prematura del padre e della madre [...] creato, quando nel 1548, il D. B., incontratosi col Ronsard, si recherà a Parigi e si unirà al Baïf nel cenacolo del Dorat. Nel 1549, terminati gli studî, il D. B. lancia il manifesto della nuova scuola e pubblica, subito dopo, la raccolta poetica ...
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HEINSE, Johann Jakob Wilhelm
Giuseppe Gabetti
Poeta tedesco, nato a Langenwiesen presso Ilmenau il 16 febbraio 1749, morto il 22 giugno 1803 a Aschaffenburg, dove dal 1787 era bibliotecario del principe [...] .
Aveva incominciato con dei settecenteschi Sinngedichte (1771). Aveva tradotto in uno stile saturo di color sensuale le Cérises di Dorat (1773) e il Satyricon di Petronio (Die Begebenheiten des Enkolp, 1773). S'era esaltato nel sentimento della sua ...
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Permutazione delle lettere componenti una parola o una frase in modo da ottenerne altre parole o frasi di significato, naturalmente, diverso. L'anagramma ha origini antichissime: se ne attribuisce la paternità [...] mancano nella Bibbia e abbondano nei classici greci e latini.
Nei secoli XV e XVI, specialmente in Francia, introdottovi da G. Dorat, l'anagramma fu molto in voga. Basterà ricordare che un certo Tommaso Billon ebbe dal re Luigi XIII (al quale aveva ...
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