Nome con il quale è noto in Occidente il filosofo, giurista, medico e astronomo arabo di Spagna Abū l- Walīd Muḥammad ibn Rushd (Cordova 1126 - Marrākesh 1198). Tra le sue numerosissime opere sono celebri [...] Aristotele con la religione musulmana, A. riduceva la fede a un complesso di "miti" e di norme pratiche, necessarie per il popolo ma non per i filosofi che ne vedono il fondamento mitologico (dottrina inesattamente detta della "doppiaverità"). ...
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Dantista e storico della filosofia (Spianate, Lucca, 1884 - Roma 1968). Gli studi di N. si sono articolati attorno a due temi fondamentali: gli sviluppi dell'aristotelismo nel Medioevo e nel Rinascimento [...] del testo aristotelico senza problemi di concordia, ma neppure di opposizione, alla fede (quindi non teoria della «doppiaverità», ma distinzione tra l'ambito finito della filosofia aristotelica e l'insegnamento soprannaturale della fede); in questa ...
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Scrittore statunitense (n. Filadelfia 1956). Laureatosi in Ingegneria, ha intrapreso la carriera di giornalista scrivendo perlopiù di cronaca nera; dopo la candidatura al Premio Pulitzer (per un reportage [...] 'addio, 2018),The late show (2017; trad. it. L'ultimo giro della notte, 2018), Two kinds of truth (2017; trad. it. Doppiaverità, 2019), Dark sacred night (2018; trad. it. La notte più lunga, 2019), The night fire (2019; trad. it. 2020), Fair warning ...
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LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] 17); dichiarò erronea la dottrina di Pietro Pomponazzi, che negava l'immortalità dell'anima e affermava il criterio della doppiaverità, incaricando Agostino Nifo di scriverne la confutazione. Condannò la magia e la divinazione, protesse gli ebrei, i ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] - Son l'Aretin, censor del mondo altero - E de la verità nunzio e profeta ". Intenzioni ben soddisfatte dalla pratica, se nei primi confessione della propria precaria consistenza nel gioco della doppiaverità. Solo che nella trama di questo gioco l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] si sono collegate le interpretazioni in chiave ‘libertina’, che hanno insistito sull’esercizio politico della «doppiaverità», sulla necessaria divaricazione tra «savi» governanti detentori di una ragione secolarizzata, emancipata dalla trascendenza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] filosofia confrontarsi con gli altri saperi, e le scienze in modo particolare. Bruno inoltre non è fautore della doppiaverità: pur definendo ambiti diversi per filosofia e religione, ammette alcuni sconfinamenti della prima nell’ambito della seconda ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] riteneva di poter rivendicare l’ortodossia del discorso: evidentemente suggerendo, come in Pomponazzi, una sorta di dottrina della ‘doppiaverità’, o quanto meno una netta distinzione tra fede e scienza. Senonché, ciò che sorprende nel testo e ne ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pietro Custodi
Gianluca Albergoni
Giacobino, giornalista, funzionario, editore di testi. Pietro Custodi è un personaggio al quale la storia del pensiero economico italiano ha assegnato un posto di primo [...] Marengo. Custodi – non diversamente da molti giacobini vistisi costretti ad adottare quella che Umberto Carpi ha definito la «doppiaverità» – si rese conto ben presto che «non restava che predisporsi a custodire in segreto gli ideali generosi di ...
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CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] delle idee, nonché con Aristotele e con Averroè; di quest'ultimo sembra accettare anche la teoria della doppiaverità, soprattutto per salvaguardare la libertà di esprimere opinioni probabili, anche a carattere scientifico. Riguardo alla teoria ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
doppio
dóppio agg. [lat. dŭplus, dal tema di duo «due»]. – 1. a. Che è due volte tanto, che è due volte la grandezza o la quantità considerata come base o come normale: ricevere d. paga; fare d. fatica; avere d. razione; prendere d. dose;...