LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] 17); dichiarò erronea la dottrina di Pietro Pomponazzi, che negava l'immortalità dell'anima e affermava il criterio della doppiaverità, incaricando Agostino Nifo di scriverne la confutazione. Condannò la magia e la divinazione, protesse gli ebrei, i ...
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Buddhismo
Giuseppe Tucci
di Giuseppe Tucci
Buddhismo
sommario: 1. Il Buddha e la sua dottrina. 2. Il buddhismo e la nuova situazione politica in Asia. 3. Il buddhismo in Asia: a) Sri Lanka (Ceylon); [...] biblioteca e riproduzioni o calchi di alcuni dei monumenti o delle antiche sculture buddhiste dell'India, e riafferma il principio della doppiaverità: una verità secondo la Legge, al di là del comune intelletto, intuibile ma non esprimibile, ed una ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] - Son l'Aretin, censor del mondo altero - E de la verità nunzio e profeta ". Intenzioni ben soddisfatte dalla pratica, se nei primi confessione della propria precaria consistenza nel gioco della doppiaverità. Solo che nella trama di questo gioco l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] si sono collegate le interpretazioni in chiave ‘libertina’, che hanno insistito sull’esercizio politico della «doppiaverità», sulla necessaria divaricazione tra «savi» governanti detentori di una ragione secolarizzata, emancipata dalla trascendenza ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] nei confronti di tutto ciò che è orientale (comprendendo magari nell’Oriente anche l’Europa dell’Est): per una sorta di doppiaverità scientifica, il grado di esattezza richiesto quando si parla di una lingua europea non è lo stesso che vale per una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] filosofia confrontarsi con gli altri saperi, e le scienze in modo particolare. Bruno inoltre non è fautore della doppiaverità: pur definendo ambiti diversi per filosofia e religione, ammette alcuni sconfinamenti della prima nell’ambito della seconda ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Giovanni Duns Scoto prende le mosse dal dibattito filosofico e teologico, [...] teologico; le contraddizioni tra ragione e fede non sono certo sintomo dell’esistenza di due verità distinte e persino contrastanti (si tratta dell’errore della doppiaverità, che era stato imputato a Sigieri di Brabante e Boezio di Dacia), ma non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] riteneva di poter rivendicare l’ortodossia del discorso: evidentemente suggerendo, come in Pomponazzi, una sorta di dottrina della ‘doppiaverità’, o quanto meno una netta distinzione tra fede e scienza. Senonché, ciò che sorprende nel testo e ne ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] vita un improbabile “scolastichese” fatto di recarsi per andare o inquietarsi per arrabbiarsi, la scuola instilla l’idea di una “doppiaverità linguistica” (la forma corretta è egli, anche se parlando si dice lui, e così via), che continua ad avere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Muovendo dalla controversia sull’uso dell’aristotelismo come base per l’insegnamento [...] di Dacia si sarebbe trincerato dietro la facile scappatoia della "doppiaverità": avrebbe cioè prospettato la possibilità di negare sul piano filosofico quelle verità rivelate che, per convenienza più che per convinzione, dichiarava di accettare ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
doppio
dóppio agg. [lat. dŭplus, dal tema di duo «due»]. – 1. a. Che è due volte tanto, che è due volte la grandezza o la quantità considerata come base o come normale: ricevere d. paga; fare d. fatica; avere d. razione; prendere d. dose;...