PELACANI, Biagio
Graziella Federici Vescovini
PELACANI, Biagio (Blasius de Pelacanis de Parma). – Nacque, in data incerta tra il 1350 e il 1354, a Costamezzana (attualmente Noceto), nei pressi di Parma.
Nulla [...] verità cristiane, egli citava infatti il principio della ‘doppiaverità’ (religione contro filosofia e viceversa): pur ritenendo che la verità . Questa convinzione della superiorità delle verità della matematica contrastava la spiegazione dei ...
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GIACOMO da Pistoia (Iacobus de Pistorio)
Alessandro Ottaviani
Molto scarni sono i dati relativi alla vita di G., che operò presumibilmente tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo. Il nome del [...] contro, non occorre affatto in Giacomo. Questi tratti, assommati al chiaro riferimento alla cosiddetta dottrina della doppiaverità, inducono ragionevolmente a collocare G. fra gli esponenti dell'aristotelismo radicale.
La data di composizione della ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] lungo colloquio con la "Filosofia", in un interiore dialogo con la verità che ha al suo centro la considerazione della persona umana e della la redazione "definitiva" sarebbe rappresentata dal doppio foglio incluso per errore nell'antica collezione ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
doppio
dóppio agg. [lat. dŭplus, dal tema di duo «due»]. – 1. a. Che è due volte tanto, che è due volte la grandezza o la quantità considerata come base o come normale: ricevere d. paga; fare d. fatica; avere d. razione; prendere d. dose;...