FERDINANDO CARLO Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Unico figlio del duca di Mantova Carlo II e di Isabella Clara d'Asburgo, figlia dell'arciduca Leopoldo e nipote dell'imperatore [...] di Fuensalida, contraccambiato da F. con profusione di preziosi doni. Rientrato, il 9 dicembre, a Mantova, partì agosto a Versailles, congedo da Luigi XIV (il quale gli donò la sua stessa spada incitandolo, è probabile ironicamente, ad adoperarla ...
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BANDINI, Angelo Maria
Mario Rosa
Nacque a Firenze il 25 sett. 1726 da Anton Francesco e da Dianora Maddalena Carboni. Studiò le discipline letterarie sotto la guida del latinista gesuita Girolamo Lagomarsini. [...] e le ancora insostituite edizioni degli epistolari del Vettori e del Doni. Pregevoli fra tutte, anche perché in esse è da scorgere in apparve nel 1798).Il Ruhnken da Leida (1780)invierà in dono al B. la sua edizione dell'omerico Hymnus in Cererem e ...
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GIUSTINIANI, Benedetto
Simona Feci
Luca Bortolotti
, Nacque a Chio, isola egea soggetta alla Repubblica di Genova, il 5 luglio 1554 da Giuseppe di Benedetto, del ramo de Nigro, e Girolama Giustiniani [...] militare e il banco Giustiniani, insieme con quello dei Doni, corrispose circa 400.000 scudi. Alla fine del 1598 ). Tuttavia, Giuseppe Giustiniani con equità aveva valutato a titolo di dono la Tesoreria e gli altri debiti contratti con lui dal figlio ...
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Innocenzo IV
Agostino Paravicini Bagliani
Sinibaldo Fieschi nacque a Lavagna (Genova) non oltre il 1190. La famiglia paterna era una delle più potenti della costa orientale della Liguria. I Lavagna [...] trattava di persone che egli aveva creato ed arricchito di doni della natura e della grazia. Per la stessa ragione, il quale il conte aveva consegnato la rosa d'oro ricevuta dal papa. I. donò una rosa d'oro anche ai canonici di St-Just di Lione, come ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] . 101= α.P.6.2) e li inviò a Borso, che ricambiò il dono, inviando all'autore, il 10 apr. 1466, 60 ducati d'oro e dodici la suocera a carico.
Il Diario del Caleffini ci informa dei doni offerti dal C. al duca in occasione dell'Epifania: un cappone ...
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GIAN GASTONE I de' Medici, granduca di Toscana
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 25 maggio 1671, terzogenito del granduca Cosimo III e di Margherita Luisa, figlia di Gastone duca d'Orléans e di Margherita [...] inviando al piccolo G. e ai suoi fratelli dei doni che avevano ai suoi occhi non tanto il requisito di essere ricevuto familiarmente da Luigi XIV, che gli diede in dono una spada tempestata di pietre preziose. Introdotto dal marchese Averado ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] una parte studiosi che, benché aiutati da B. con doni, ospitalità e protezione, pure avevano una posizione indipendente, famosa lettera in cui esponeva i motivi e le condizioni del dono. Si riservò l'uso di quei manoscritti che gli potessero servire ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Petrarca
Domenico Ferraro
La riflessione di Francesco Petrarca si svolge all’interno di una tradizione insolitamente estesa per gli orizzonti del tempo e rivisitata alla luce di una programmatica [...] era evocata come una donna intenta a elargire i propri doni in rapporto alla virtù dei destinatari, secondo motivi più preclusa ai più (Dedalus). La rappresentazione della poesia come dono divino era però lontana dallo stabilire una connessione con la ...
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BUSONI, Ferruccio (Benvenuto Michelangelo Dante)
Raoul Meloncelli
Nato a Empoli il 1º apr. 1866 da Ferdinando, anch'egli empolese d'origine corsa, apprezzato clarinettista, e da Anna Weiss, triestina [...] approfondire la propria preparazione e mettere in evidenza i doni della sua musicale natura. Finalmente nel 1878, stabilitasi l'attività concertistica, non potrà che dolersi di questo suo dono, da lui accettato piuttosto come un peso, che lo ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] stesso: era lui l'ispirato che aveva ricevuto il dono delle rivelazioni celesti, in commercio assiduo con gli angeli era, senza dubbio, sincero.
Cominciò a dar prova dei doni soprannaturali ricevuti durante gli ottanta giorni che durò il conclave dal ...
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dono
dóno s. m. [lat. dōnum] (pl. dóni, ant. le dónora). – 1. a. L’atto del donare: fare un d.; dare una cosa in d., donarla (il contr., ricevere in dono). b. Più spesso, la cosa donata: dare, offrire un d.; largire doni; ricevere, accettare,...
donare
v. tr. e intr. [lat. dōnare, der. di donum «dono»] (io dóno, ecc.). – 1. tr. a. Dare ad altri liberamente e senza compenso cosa utile o gradita: d. un anello alla fidanzata; gli ho donato un libro per il suo compleanno; fig.: d. il...