DENZA, Luigi
Raoul Meloncelli
Nacque a Castellammare di Stabia (Napoli) il 23 febbr. 1846 da Giuseppe e da Giuseppa Savora.
Appena sedicenne, entrò quale allievo interno nel conservatorio "S. Pietro [...] (F. De Rensis); Il dono (Bonadia); Dormì! serenata (Pagliara Errico); Margherita (Pagliara); Mattinata di maggio (C. Clausetti); Mattino (Errico); Sei melodie 173, 254 s., 459, 482;V. Viviani, Storia del teatro napoletano, Napoli 1969, p. 683; S. Di ...
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ANSELMO della Pusterla
Maria LUisa Marzorati
Nulla sappiamo della sua nascita e della sua famiglia. Completò la sua educazione in Francia con altri giovani milanesi; fu nel 1107 a Parigi e a Tours presso [...] secondo campanile e il 28 ott. 1128 lo donò ai canonici. Il 15 genn. 1129 consacrò dalla sua residenza. Il mattino seguente l'arcivescovo, "coram fasc. giugno 1934, pp. 16 s.; P.F. Palumbo, Lo scisma del 1130, Roma 1942, pp. 278, 438-442, 470, 538, 540 ...
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CIARDI, Guglielmo
Maria Cionini Visani
Figlio di Giuseppe, segretario della Contabilità di Stato, e della veneziana Teresa De Bei, nacque a Venezia il 13 sett. 1842. Compiuti gli studi classici secondari [...] ), che culminano in Mattino alla Giudecca (1892: Trieste, Museo Revoltella), emblematico delle affinità del C. con i Venezia il 5 ott. 1917.
Nel 1924 la famiglia Ciardi donò alla Galleria d'arte moderna di Venezia trentotto dipinti e venticinque ...
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Umanista e poeta (Montepulciano, dal cui nome lat. Mons Politianus deriva il soprannome, 1454 - Firenze 1494). In seguito all'uccisione del padre (1464) si trasferì a Firenze presso parenti; qui prese [...] umani della sua leggiadria, e nella descrizione del regno di Venere, dove tutte le cose vivono trovai fanciulle, un bel mattino); nel clima neoplatonico fiorentino Albitiam, le elegie In violas a venere mea dono acceptas e In Lalagen, l'odicina In ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] un (altro?) fratello a Roma aveva ricevuto in dono, da parte del tribuno della città di Otranto, uno schiavo panettiere, primo del mese ai maggiorenti della città, o le distribuzioni di monete d'oro - fatte il giorno di Pasqua di primo mattino nella ...
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COPPOLA, Pietro Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Castrogiovanni (l'attuale Enna) l'11 dic. 1793 da Giuseppe, maestro di cappella e compositore, e da Felicia Castro da Leonforte, sua seconda moglie, crebbe [...] vincitore, che inviò in dono al municipio di Catania.
Saffo in Leucadia (1826), Il mattino d'un giorno felice (1829), Firenze-Roma 1956, coll. 1412 ss.; F. De Filippis-R. Arnese, Cronache del teatro S. Carlo, I, Napoli 1961, pp. 69, 76, 147; V ...
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FERRATI, Sara
Emanuela Del Monaco
Nacque a Prato da Ezio e da Gemma Tassinari il 9 dic. 1919. All'età di tredici anni abbandonò gli studi intrapresi e, superando l'opposizione paterna, si iscrisse ai [...] anni ma di cui aveva sempre serbato - come un dono prezioso - il nitore della parola e la musicalità dell' Bonino, l'altro di R. de Monticelli); Il Gazzettino; Il Mattino; Il Messaggero; La Nazione; La Repubblica; Il Tempo tutti del 3 marzo 1982. ...
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DORIA, Lamba
Giovanni Nuti
Nato verso il 1250 a Genova da Pietro e da Mabilia Casiccia, era il minore di quattro fratelli (gli altri figli di Pietro furono Oberto, Nicolò e Iacopo).
Entrò in affari, [...] intenzionata a far valere la sua superiorità numerica. Il mattinodel 7 settembre la battaglia cominciò col lancio di proiettili; , gli donò il palazzo sulla piazza di S. Matteo. Durante il periodo in cui egli fu capitano del Popolo, vennero ...
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LANCIA (Lanza), Corrado
Patrizia Sardina
Di nobile famiglia, originaria del Piemonte, trasferitasi nell'Italia meridionale al seguito degli Svevi, nacque presumibilmente verso la metà del secolo XIII. [...] d'Aragona un tributo, considerato in realtà dagli Hafsidi un dono spontaneo. Secondo Dufourcq, il L. sembrava il più indicato le dieci galee merinidi del re del Marocco. La battaglia navale fu molto cruenta e durò dal mattino al vespro; infine, ...
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LOMONACO, Francesco
Raffaele Pittella
Nacque il 22 nov. 1772 a Monte Albano (oggi Montalbano Jonico), città a giurisdizione feudale della provincia di Basilicata, da Nicola e da Margherita Fiorentino.
Il [...] secondo un criterio di trasmissione di tipo rigorosamente agnatizio, donò nella loro interezza al fratello maggiore, padre di Francesco. alla pubblicazione del libro.
Al di là di ogni possibile congettura, è certo però che il mattinodel 1° settembre ...
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mattino
s. m. [lat. matutīnum (sottint. tempus), da matutinus agg.: v. mattutino]. – 1. Parte del giorno compresa tra il sorgere del sole e il mezzogiorno (per cui le ore del mattino sono dette anche ore antimeridiane). È forma meno pop. di...
Morgengabe
‹mòrġënġaabë› s. f., ted. [comp. di Morgen «mattina» e Gabe «dono»]. – Nell’antico diritto germanico, istituto consistente nel dono (dapprima semplici oggetti ornamentali, più tardi oggetti di un certo pregio, talvolta perfino beni...