MINERBI, Arrigo
Monica Grasso
– Nacque a Ferrara il 10 febbr. 1881 da Moisé e da Stella Luzzato, commercianti di tessuti.
In un suo testo autobiografico (Pensieri, confessioni, ricordi, Milano s.d. [...] . Rodin. Espose anche Mattino di primavera, un nudo per la fine della guerra. Nel 1953 il M. donò un gruppo di opere al Museo d’arte moderna Venezia 1932, pp. 58 s.; G. Libetto, La nuova porta del duomo di Milano, in Arte cristiana, XXXV (1948), 5-6, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’islam ha un nucleo essenziale dogmatico e comportamentale. Favorito da una serie di vittorie, [...] alle necessità dei poveri, degli orfani e delle vedove; il digiuno nell’intero mese di ramadan, dal mattino alla sera, per ringraziare Allah deldono della rivelazione coranica e della cura ch’egli ha di ogni singola creatura di cui conosce il ...
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CABIANCA, Vincenzo
Ferdinando Arisi
Nato a Verona il 20 giugno 1827 da Giovanni, vicentino, e dalla veronese Maria Pipa, dopo aver frequentato per tre anni il ginnasio presso il seminario vescovile [...] Mostra fiorentina del 1863, dove espose cinque dipinti, tra i quali Barca a rimorchio,Mattino nei dintorni Torino 1961, pp. 949-959; G. Nicodemi, Il "dono" di C. Grassi al Comune di Milano in memoria del figlio Gino, Milano1962, pp. 49 s.; R. De Grada ...
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DENZA, Luigi
Raoul Meloncelli
Nacque a Castellammare di Stabia (Napoli) il 23 febbr. 1846 da Giuseppe e da Giuseppa Savora.
Appena sedicenne, entrò quale allievo interno nel conservatorio "S. Pietro [...] (F. De Rensis); Il dono (Bonadia); Dormì! serenata (Pagliara Errico); Margherita (Pagliara); Mattinata di maggio (C. Clausetti); Mattino (Errico); Sei melodie 173, 254 s., 459, 482;V. Viviani, Storia del teatro napoletano, Napoli 1969, p. 683; S. Di ...
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ANSELMO della Pusterla
Maria LUisa Marzorati
Nulla sappiamo della sua nascita e della sua famiglia. Completò la sua educazione in Francia con altri giovani milanesi; fu nel 1107 a Parigi e a Tours presso [...] secondo campanile e il 28 ott. 1128 lo donò ai canonici. Il 15 genn. 1129 consacrò dalla sua residenza. Il mattino seguente l'arcivescovo, "coram fasc. giugno 1934, pp. 16 s.; P.F. Palumbo, Lo scisma del 1130, Roma 1942, pp. 278, 438-442, 470, 538, 540 ...
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CIARDI, Guglielmo
Maria Cionini Visani
Figlio di Giuseppe, segretario della Contabilità di Stato, e della veneziana Teresa De Bei, nacque a Venezia il 13 sett. 1842. Compiuti gli studi classici secondari [...] ), che culminano in Mattino alla Giudecca (1892: Trieste, Museo Revoltella), emblematico delle affinità del C. con i Venezia il 5 ott. 1917.
Nel 1924 la famiglia Ciardi donò alla Galleria d'arte moderna di Venezia trentotto dipinti e venticinque ...
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SILVESTRI, Orazio.
Annibale Mottana
– Nacque a Firenze il 7 febbraio 1835, da Giovanni Battista, docente di architettura, e da Giuditta Orengo, pittrice.
Compì gli studi interamente a Pisa, dove si [...] le modalità di intervento atte a prevenire altre conseguenze del fenomeno. Il mattinodel 17 giugno 1879, inoltre, si verificò un , che negli ultimi anni gli faceva da assistente, donò all’Accademia degli Zelanti di Acireale tutta la raccolta di ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] ad es. nel primo verso de “La sera del dì di festa”, dove riprende l’aggettivo dolce («Dolce Ossi di seppia, vv. 48-49; «Forse un mattino andando in un’aria di vetro»: anepigrafe, in Ossi mano»: “I fiori vengono in dono e poi si dilatano”, in ...
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Umanista e poeta (Montepulciano, dal cui nome lat. Mons Politianus deriva il soprannome, 1454 - Firenze 1494). In seguito all'uccisione del padre (1464) si trasferì a Firenze presso parenti; qui prese [...] umani della sua leggiadria, e nella descrizione del regno di Venere, dove tutte le cose vivono trovai fanciulle, un bel mattino); nel clima neoplatonico fiorentino Albitiam, le elegie In violas a venere mea dono acceptas e In Lalagen, l'odicina In ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] la stessa cultura del Chaucer, non giungerà a tanto. Per Gower la convenzione stabilita dal Roman de la Rose (il mattino di maggio, sua suprema felicità d'espressioni icastiche, per il suo dono di saper conversare ammirevolmente in versi. In ciò egli ...
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mattino
s. m. [lat. matutīnum (sottint. tempus), da matutinus agg.: v. mattutino]. – 1. Parte del giorno compresa tra il sorgere del sole e il mezzogiorno (per cui le ore del mattino sono dette anche ore antimeridiane). È forma meno pop. di...
Morgengabe
‹mòrġënġaabë› s. f., ted. [comp. di Morgen «mattina» e Gabe «dono»]. – Nell’antico diritto germanico, istituto consistente nel dono (dapprima semplici oggetti ornamentali, più tardi oggetti di un certo pregio, talvolta perfino beni...