Nato intorno al 1195 a Lisbona, deve l'appellativo col quale è universalmente conosciuto alla città italiana che l'ospitò negli ultimi anni della sua vita e che ora ne custodisce le reliquie. Di famiglia [...] , e di Benvenuto di Giovanni nel duomo di Siena. Di eccezionale valore artistico sono i quattro bassorilievi in bronzo di Donatello dell'altare della basilica del Santo in Padova, i primi del ciclo dei miracoli, che poi fu continuato da Bartolomeo ...
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LOMBARDO, Pietro
Matteo Ceriana
Figlio di Martino da Carona, tagliapietra, come dichiarato da lui stesso in un atto notarile del 1479 (Cecchetti, p. 422), nacque probabilmente negli anni Trenta del [...] Mabilia furono spedite nel suo paese natale. All'inizio degli anni Sessanta l'assenza da Padova del maggiore erede di Donatello, B. Bellano, fu forse decisiva per le prime importanti occasioni di lavoro del L.: primo fra tutti il Monumento funerario ...
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LORENZO di Pietro, detto il Vecchietta
Francesco Sorce
Nacque da Pietro di Giovanni di Lando a Siena, dove fu battezzato l'11 ag. 1410 (Del Bravo).
Si ignora l'origine del soprannome Vecchietta con [...] della Mercanzia, uniche due opere in marmo note, che confermano limpidamente la predilezione dell'artista per i modi compositivi di Donatello.
Nel marzo 1460 si recò a Roma per la presentazione a Pio II del modello delle cosiddette "logge del Papa ...
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GHERARDO di Giovanni di Miniato
Ebe Antetomaso
Nacque a Firenze nel 1445 o 1446 da Nanni di Miniato di Gherardo, detto Fora, "scharpellatore", e da Domenica, figlia di Bartolomeo, calzolaio.
La data [...] ricevette un pagamento nel 1433 per non meglio documentate "opere di scultura" mentre nel 1437 fu autorizzato a lavorare con Donatello (Martini, p. 24). Più che alla modesta personalità del padre (nato nel 1398, morto in data imprecisata senza aver ...
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ANSUINO da Forlì
Renata Cipriani
Visse nel sec. XV, legato alla scuola pittorica padovana più che a quella romagnola, per quanto è noto sia dai documenti sia dalle opere. Marcantonio Michiel, sulla [...] Mantegna; infatti nella scena di A. si nota un progressivo allontanamento dalle suggestioni dei Lippi verso quelle di Donatello, analogo, benché meno cosciente e coerente, di quello che si riscontra nelle quattro scene corrispondenti e contemporanee ...
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GIOVANNI di Martino da Fiesole
Andrea Franci
Non si conoscono i dati biografici di questo scultore originario di Fiesole, attivo tra Venezia e la Toscana nella prima metà del Quattrocento. La prima [...] a Firenze, in Antichità viva, VIII (1969), 2, pp. 52-64; G. Goldner, The tomb of Tommaso Mocenigo and the date of Donatello's "Zuccone" and the Coscia tomb, in Gazette des beaux-arts, LXXXIII (1974), pp. 186, 192; W. Wolters, La scultura gotica (1300 ...
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ANDREA di Bartolo, detto A. del Castagno
Eugenio Battisti
L'appellativo deriva dal luogo di nascita, Castagno di San Godenzo, nell'alto Mugello, sulle pendici del monte Falterona. Il padre, Bartolo [...] vetrata di uno degli occhi del tamburo della cupola del duomo di Firenze (gli altri vetri ebbero i cartoni di Donatello, Ghiberti e Paolo Uccello). Il relativo pagamento è del 26 febbr. 1444. Esecutore ne è risultato ultimamente (secondo il Fortuna ...
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CALZETTA, Pietro
Eduard A. Safarik
Figlio di un "maestro" Benedetto, nacque forse a Padova probabilmente tra il 1430 e il 1440. "Poteva dirsi il pittore del Santo": e di fatto "anno non iscorreva, né [...] fig. 99 (attribuisce la copia del progetto del C. per la pala del 1466 a uno sconosciuto L. Brida); Id., L'altare grande di Donatello al Santo, in Il Santo, n.s., I (1961), pp. 21-36; H. R. Hahnloser, P. C.s Heiligblutaltar im Santo zu Padua, Niccolò ...
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LUDOVICO III Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Figlio primogenito di Gianfrancesco, marchese di Mantova, e di Paola Malatesta, nacque nel 1412; le fonti danno indicazioni incerte sul giorno [...] Studi intorno al Municipio di Mantova dall'origine di questa fino all'anno 1863, IV, Mantova 1874, pp. 28-32; G.B. Intra, Donatello e il marchese L. G., in Arch. stor. lombardo, XIII (1886), pp. 666-669; A. Luzio - R. Renier, I Filelfo e l'umanesimo ...
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JACOPO di Piero (Jacopo della Quercia)
Luca Bortolotti
Nacque a Siena, nell'ottavo decennio del XIV secolo, figlio maggiore di Piero d'Angelo di Guarneri e di Maddalena, detta Lena, che il 21 apr. 1370 [...] costretto a restituire gli anticipi ricevuti (una delle due storie, il Festino di Erode, era stata nel frattempo affidata a Donatello).
Nonostante questi trascorsi controversi, il 20 giugno 1427 fu deciso dall'"operaio" del duomo di affidare a J. la ...
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non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...
annunciazione
annunciazióne (meno com. annunziazióne) s. f. [dal lat. tardo annuntiatio -onis]. – L’annunciare; annuncio, messaggio. Rara in senso generico, la parola è soprattutto usata per indicare il messaggio dell’angelo Gabriele a Maria...