Scultore. Prese quel cognome per essere la sua famiglia originaria da Quercia Grossa, castello ora distrutto, a poche miglia da Siena. Non si conosce l'anno preciso della sua nascita, che, secondo il Vasari, [...] di politica e di letteratura, IV (1928), pp. 276-79; P. Bacci, J. d. Q. Nuovi documenti e commenti, Siena 1929; G. de Francovich, Appunti su Donatello e J. d. Q., in Boll. d'arte, n. s., IX (1929-30), pp. 145-71; M. Salmi, La giov. di J. d. Q., in ...
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. Famiglia napoletana del seggio di Nido. Ad essa furono attribuiti S. Candida, prima cristiana di Napoli, e S. Baccolo, vescovo e patrono di Sorrento, ma in realtà il primo ricordo sicuramente datato [...] che egli fondò e dove Cosimo de' Medici, suo esecutore testamentario, gli fece erigere il sepolcro, lavoro di Donatello. Francesco Maria (1592-1675), come vescovo di Capaccio costretto a fuggire dalla diocesi a Roma per questioni giurisdizionali, fu ...
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ROSSI (de' Rossi), Vincenzo di Raffaello di Bartolomeo
Alessandra Giannotti
ROSSI (de’ Rossi), Vincenzo di Raffaello di Bartolomeo. – Nacque a Fiesole nel 1525 (Schallert, 1998, p. 14).
Fu allievo di [...] Über einige unechte Werke Michelangelos, in Münchner Jahrbuch der bildenden Kunst, V (1910), pp. 18 s.; U. Middeldorf, An erroneus Donatello attribution, in The Burlington Magazine, 1929, vol. 54, n. 313, pp. 184-188; Id., Opere d’arte ignote o poco ...
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WILDT, Adolfo
Margherita d'Ayala Valva
– Nacque il 1° marzo 1868 a Milano, primogenito di sei figli di Adamo, custode di palazzo Marino, di lontane origini svizzere, ma milanese da generazioni (il nonno [...] museo arricchita da opere simboliste e copie dall’antico: Wildt eseguì per lui copie da opere egizie, ellenistiche, da Donatello, Mino da Fiesole, Desiderio da Settignano, e molte opere ora mutilate o distrutte.
Così descrisse egli stesso il rapporto ...
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BARTOLOMEO di Paolo, detto Baccio della Porta (fra, Bartolomeo)
Luisa Marcucci
Nacque a Sofignano (Prato) il 28 marzo 1472. Il padre Paolo di Iacopo, morto il 9 luglio 1487, di famiglia di origine genovese, [...] Neumeyer, Fra B., ibid.' XIII (1938-39), p. 61; Mostra del Cinquecento toscano in Palazzo Strozzi (cat.), Firenze 1940; G. Swarzenski, Donatello's Madonna in the clouds and Fra B., in Bullett. of the Museum of Fine Arts, Boston, XI, (1942), pp. 64-77 ...
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MAZZONI, Guido
Luca Bortolotti
– Nacque a Modena intorno al 1450. Figlio di Antonio, notaio residente a Modena a partire dal 1442, il M., dopo la morte del padre, fu allevato dallo zio paterno Paganino, [...] . In essi il M. mostra di trarre profitto dallo studio attento di modelli italiani – oltre ai pittori ferraresi, Donatello, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, i fratelli Lorenzo e Cristoforo Canozi da Lendinara (Genesini) e naturalmente Niccolò dell ...
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DOMENICO di Bartolomeo da Venezia (Domenico Veneziano)
Hellmut Wohl
La data e il luogo di nascita di D. non sono documentati, ma egli si firma "Domenicho da Vinesia" in una lettera del 1438 a Piero de' [...] Bucarest e l'Adorazione dei magi (Berlino-Dahlem), nelle quali D. crea una sintesi fra le innovazioni di Masaccio e Donatello e il naturalismo ornamentale di Gentile da Fabriano e Pisanello, ma dimostra anche di conoscere il gusto per l'equilibrio e ...
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GIOVANNI FRANCESCO da Rimini
Maria Giovanna Sarti
Figlio di Simone, nacque a Rimini in data imprecisata; è ricordato per la prima volta a Padova nel 1441, quando risulta tra gli iscritti alla locale [...] dagli artisti toscani presenti in città (in particolare da Filippo Lippi e, appena alla metà del decennio, da Donatello), e profondamente segnata sia dall'apporto dell'arte dei maestri veneziani (soprattutto di Iacopo Bellini e Michele Giambono ...
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LUPPI, Ermenegildo
Francesca Franco
Nacque a Modena il 21 ott. 1877 da Giovanni e da Barbara Resta. Intorno al 1897 si iscrisse all'Accademia di belle arti della sua città, dove divenne allievo dello [...] , dove realizzò per il mercato antiquario statue imitanti l'antico, studiò il Quattrocento toscano, in particolare le opere di Donatello, e continuò a esercitarsi nel disegno e a modellare dal vero. Nel 1907 tornò stabilmente a Roma, chiamato dal ...
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perspettiva
Alessandro Parronchi
Scienza (latino perspectiva, " ottica ") che riguarda sia l'occhio come organo sia il fenomeno della visione. Mentre nel primo aspetto, fisiologico, è legata alla medicina [...] grafica: perspectiva artificialis. L'invenzione avrà conseguenze capitali nella pittura (Masaccio) e nel rilievo (lo ‛ stiacciato ' di Donatello), nonché nella teoria sull'arte (il De Pictura di L. B. Alberti), e ne deriverà addirittura il ...
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non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...
annunciazione
annunciazióne (meno com. annunziazióne) s. f. [dal lat. tardo annuntiatio -onis]. – L’annunciare; annuncio, messaggio. Rara in senso generico, la parola è soprattutto usata per indicare il messaggio dell’angelo Gabriele a Maria...