Scrittore statunitense (n. New York 1936). Figura centrale della narrativa postmoderna americana, è acuto osservatore della società che lo circonda, raccontata nelle sue opere attraverso i media, la religiosità, i riti della politica.
Vita
Figlio di italiani immigrati negli Stati Uniti, è cresciuto nel settore italiano del Bronx, il Fordham, e ha studiato alla Fordham University. Dopo aver lavorato ...
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Lethem, Jonathan. − Scrittore statunitense (n. New York 1964). Capace di sperimentare la commistione tra vari generi letterari, dalla fantascienza al giallo, al noir, alla narrativa popolare, con echi [...] e tributi a R. Chandler, DonDeLillo e Ph. K. Dick, tra la sua vasta produzione si segnalano: Gun with occasional music (1994; trad. it. Concerto per archi e canguro, 2002); Amnesia moon (1995; trad. it. 2003); As she climbed across the table (1997; ...
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STATI UNITI.
Edoardo Boria
Giuseppe Smargiassi
Mario Del Pero
Livio Sacchi
Valerio Massimo De Angelis
Bruno Roberti
– Demografia e geografia economica. Bibliografia. Politica economica e finanziaria. [...] dato vita a una sorta di sottogenere narrativo, in cui si sono cimentati alcuni dei più importanti scrittori contemporanei. DonDeLillo (n. 1936) focalizza lo sguardo sull’immagine degli uomini che si gettano dal World Trade Center in fiamme in ...
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INTERMEDIALITA
Massimo Fusillo
Roberto Terrosi
INTERMEDIALITÀ. – Origini e antecedenti. Teorie e tipologie. La mediasfera e la ri-mediazione. Il cinema e gli adattamenti. La videoarte. La regia lirica. [...] M. Fusillo, M. Lino, L. Zenobi, in corso di stampa). Particolarmente significativo il caso di Underworld (1997) di DondeLillo, vasto affresco massimalista che inizia con il frammento di una riproduzione del Trionfo della morte di Pieter Bruegel che ...
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ROMANZO.
Stefano Calabrese
– Deterritorializzazione. Un inedito connubio: romanzo e linguaggio veicolare. Rimediazione. Il realismo magico come commutatore conoscitivo. La svolta ‘modale’ del global [...] studentessa, ma vuole solo conoscere la natura dell’affezione che sollecita la studentessa a provare attrazione per lui) o DonDeLillo, classe 1936, sia soprattutto in narratori giovani e di affermato talento come Jonathan Franzen (n. 1959). In The ...
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Regista cinematografico canadese, nato a Toronto il 15 marzo 1943. A partire dagli anni Sessanta C. ha fatto del cinema un luogo in cui porre questioni radicali sul rapporto tra il corpo umano e il contesto [...] tutto il lavoro di C. a partire da A history of violence. Il primo, tratto dall’omonimo romanzo di DondeLillo, legge nello svuotamento espressivo del personaggio principale (il teen idol Robert Pattinson, protagonista della saga Twilight) l’astrarsi ...
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Mauro Novelli
Franzen e i romanzi della natura violata
Sempre più spesso lettori, giornalisti e critici fanno ricorso al termine anglosassone ecofiction, un ombrello sotto il quale trovano riparo opere [...] un motivo fondamentale nella cultura statunitense almeno dagli anni Novanta, quando uscì Underworld (1997) il capolavoro di DonDeLillo. Meno dibattuto, ultimamente, è un altro argomento che ricorre in Franzen, ovvero la sovrappopolazione del pianeta ...
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POSTPRODUZIONE.
Roberto Pinto
– Arte. Bourriaud e il concetto di postproduzione. Bibliografia
Arte. – Bourriaud e il concetto di postproduzione. – L’uso del termine postproduzione è stato introdotto [...] rallentata del celeberrimo film di Alfred Hitchcock (opera che peraltro viene minuziosamente descritta anche nel romanzo di DonDeLillo Point Omega, 2010). Tale versione alterata del film, che necessita di 24 ore per un ideale completamento ...
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Il romanzo della globalizzazione
Stefano Calabrese
Dal romanzo postmoderno al global novel
A lungo, nel corso del Novecento, il romanzo ha rischiato di soccombere sotto il peso delle proprie ambizioni: [...] giovane studentessa, quanto vuole solo conoscere la natura dell’affezione che sollecita la studentessa a provare attrazione per lui), o DonDeLillo, nato nel 1936 (The body artist, 2001, trad. it. Body art, 2001, mette in scena una donna matura che ...
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Narratori italiani e scrittura dell’estremo
Daniele Giglioli
Letteratura e realtà: un rapporto in crisi
Che cos’è la scrittura dell’estremo? Non uno stile, non un genere, non una poetica, non una scuola [...] è qualcuno che tira le fila, un grande vecchio, una centrale nascosta. Più che ai romanzi di Thomas Pynchon e DonDeLillo, dove la facoltà di iniziativa del singolo viene resa imponderabile dal suo dissolversi nell’entropia di una complessità sociale ...
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americanocentrico
(americano-centrico), agg. Relativo alla concezione che considera gli Stati Uniti d’America come fulcro di equilibri politici e culturali. ◆ Un vertice arabo con l’Irak rappresenta tuttavia una rottura dello schema americano-centrico...