Filologo classico (San Piero in Bagno 1876 - Vilminore di Scalve 1965). Prof. univ. dal 1922, insegnò letteratura greca a Messina, Pisa, Padova; diresse la Biblioteca Classense di Ravenna. Socio nazionale [...] Uomini e scrittori del mio tempo (1943; 2a ed., ampliata, 1965); Il mantello di Cebete (1947); La mula di donAbbondio (1954); Carducci allegro (1955); Il fratello Valfredo (1961); gli ultimi tre ristampati in Carducci allegro (1968); Colleviti (1959 ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] e fa da sfondo a altri processi di primo piano:
(112) Qui, parte Agnese, parte la vedova, a ribatter quelle ragioni; donAbbondio a rimetterle in campo, sott’altra forma; s’era sempre da capo (Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
(113) E lui ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] Rodrigo, Renzo, viottole, rupi, fughe, inseguimenti, grida, schioppettate (Alessandro Manzoni, I promessi sposi)
(2) [DonAbbondio] vide confusamente, poi vide chiaro, si spaventò, si stupì, s’infuriò, pensò, prese una risoluzione (ivi)
Nelle serie ...
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La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] di sillaba):
(3) a. i.n ac.qua «in acqua»
b. do.n Ab.bon.dio «donAbbondio»
c. in. ca.sa «in casa»
d. don. Car.lo «don Carlo»
Tutte le altre parole, che non subiscono particolari processi di adattamento o di cliticizzazione fonologica come quello ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] di Manzoni (ricordato da Sabatini 19902: 250):
(5) La mattina, il [1]promesso sposo si presentò tutto giulivo da [2]donAbbondio per fissare l’ora della cerimonia, ma lo trovò svagato e misterioso. La meraviglia [1]del nostro giovane aumentò quando ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] ’uso vari nomi di personaggi che hanno dato origine a nomi comuni: basti pensare a Perpetua, nome della governante di DonAbbondio, nei Promessi sposi (nel Fermo e Lucia si chiamava Vittoria), poi diventato nome comune nel senso di «domestica di un ...
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La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] esser prive di nessi di collegamento, come frasi sintatticamente autonome (in questo caso si parla di frasi propriamente incidentali):
(1) DonAbbondio (il lettore se n’è già avveduto) non era nato con un cuor di leone (Manzoni 1997: 12)
(2) Quella ...
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Alessandro Manzoni ha esercitato, soprattutto con I promessi sposi, un influsso evidente sulla lingua italiana, letteraria e non letteraria. Questo influsso trova le sue ragioni prima di tutto nella sinergia [...] nomi di alcuni personaggi, Perpetua soprattutto e Azzeccagarbugli, passati presto da nomi propri a nomi comuni (Migliorini 1960: 645), DonAbbondio e Carneade (chi era costui?). Si può poi citare una serie numerosa di parole o espressioni che, se ad ...
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L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] , cap. III)
e l’uso del condizionale presente in luogo del condizionale passato per l’espressione del futuro nel passato:
(9) DonAbbondio in vece non sapeva altro se non che l’indomani sarebbe giorno di battaglia (A. Manzoni, Promessi sposi, cap. II ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] non rinuncia a un suo uso ironico fino a risolversi in perifrasi eufemistiche, come nel famoso ritratto manzoniano di DonAbbondio: «DonAbbondio (il lettore se n’è già avveduto) non era nato con un cuor di leone» (Alessandro Manzoni, I promessi ...
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don1
dòn1 s. m. [forma tronca dell’ant. donno]. – Predicato d’onore che si antepone al nome e al cognome di ecclesiastici secolari (don Abbondio, don Minzoni), e al nome di battesimo dei componenti le famiglie insignite di titoli di principe...
perpetua2
perpètua2 (o Perpètua) s. f. – Donna di servizio di un sacerdote o, più genericam., qualunque domestica anziana e ciarliera. È un uso antonomastico del nome della governante di don Abbondio nei Promessi Sposi del Manzoni, «serva...