Edifici religiosi
Stefania Mola
Quello dell'edilizia sacra in età federiciana è un capitolo che più di altri si presta a generare infinite e irrisolvibili discussioni, a causa dell'evidentemente scarsa [...] di proprietà della chiesa dei SS. Cosma e Damiano (se non la distruzione della chiesa stessa) per edificare la domus di Salpi, in Capitanata.
L'incidenza delle possibili committenze è comunque da considerarsi scarsa, vista l'assenza di specifiche ...
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Studio di Napoli
GGirolamo Arnaldi
"In regnum nostrum desideramus multos prudentes et providos fieri per scientiarum haustum et seminarium doctrinarum" ('mediante l'attingimento dei saperi e il semenzaio [...] "per aliena [...] pomeria". Di modo che il già deliberato trasferimento a Salerno, "civitas ipsa antiqua mater et domus studii", viene a configurarsi come la realizzazione del proposito di "antiquorum gratam renovare temperiem", riallacciando i fili ...
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Pelagio II
Claire Sotinel
Nato a Roma da una famiglia di origine germanica, forse gota, come suggerisce il nome del padre Vnigildus, P. succedette a Benedetto I, dopo una vacanza di quasi quattro mesi, [...] v., col. 250.
Catholicisme, X, Paris 1985, s.v., coll. 1090-91.
Lexicon Topographicum Urbis Romae, II, Roma 1995, s.v. Domus: Pelagius II, p. 154.
Dizionario storico del Papato, a cura di Ph. Levillain, II, Milano 1996, s.v., pp. 1296-97.
(traduzione ...
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COCCONATO, Guido (Guidetto, Vieto, Guidone, Ghione) di
Aldo A. Settia
Fu figlio di Alemanno, e quindi nipote ex fratre di Uberto, cardinale di S. Eustachio, e di Bonifacio che fu vescovo eletto di Asti. [...] un consortile che inglobò sia i San Sebastiano sia i Cocconato, il titolo servì a designare il consortile medesimo, ossia la domus o hospicium Radicate, di cui sono rimaste tracce documentarie a decorrere dalla metà del sec. XIII. Tale predicato, da ...
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CAMPOSAMPIERO, Guglielmo da
EE. Barux
Primo di questo nome, nacque probabilmente a Padova attorno al 1275 da Giacomo, figlio di Tiso (VI), e da Maria da Vo. Nel 1228 fu preso prigioniero da Ezzelino [...] Vaticano, in Atti dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, XCII (1933), 2, pp. 1040-1042; G. Camposampiero, Domus de Campo Sancti Petri. Storia genealogica dei Camposampiero, in Bollettino del Museo civico di Padova, LVIII (1969), pp. 345-71 ...
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Storia
Presso gli antichi Romani, ciascuno dei membri del collegio a carattere giuridico-sacerdotale presieduto da un p. massimo. Il termine pontifex (da pons «ponte» e tema di facere «fare») inizialmente [...] (art. 8 dei Patti Lateranensi del 1929). Casa pontificia è la denominazione assunta, secondo il motuproprio Pontificalis domus di Paolo VI (1968), dalla corte pontificia, costituita della cappella e della famiglia pontificie. La cappella pontificia ...
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(arabo Bairūt) Città capitale del Libano (2.385.271 ab. nel 2017), capoluogo dell’omonima provincia (18 km2). Giace sulla costa levantina, su un promontorio con il quale termina un contrafforte del monte [...] onoraria con iscrizione di Adriano (131 d.C.), sono note la basilica dedicata da Giulia Domna Augusta e una ricca domus con mosaici policromi. Sono emerse anche ampie tracce della fase bizantina (area di culto cristiano presso il Petit Sérail, con ...
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Palermo
Vincenzo D'Alessandro
La Palermo conosciuta da Federico nella sua infanzia era la città descritta, alla fine dell'età normanna, dall'ignoto cronista antisvevo indicato come il cosiddetto Falcando. [...] , a volte fornite di un "ricettacolo" per la paglia, a volte dotate di un soppalco interno (domus solerata); ma non erano rare le case con annessa bottega (domus cum apotheca), o la taverna. Frequenti e presenti in ogni parte della città erano i ...
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LUDOVICO III Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Figlio primogenito di Gianfrancesco, marchese di Mantova, e di Paola Malatesta, nacque nel 1412; le fonti danno indicazioni incerte sul giorno [...] rivolse contemporaneamente anche alla residenza, a quest'età costituita dai due blocchi contigui del palazzo del Capitano e della Magna Domus, cui alla fine del Trecento si era aggiunto verso il lago il castello di S. Giorgio, eretto da Bartolino da ...
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FIESCHI, Tedisio
Giovanni Nuti
Nacque alla fine del sec. XII da Ugo dei conti di Lavagna e da una figlia di Amico Grillo, influente uomo d'affari genovese.
Ugo, il primo ad essere citato nei documenti [...] maggio 1155 si offrì come mallevadore di Tedisio di Lavagna e di Rubaldo "cardinalis" e che qui probabilmente possedeva una domus nella "Ripa", il quartiere del porto.
I documenti però non fanno cenno ad un suo coinvolgimento nella vita commerciale e ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....
maggiordomo
maggiordòmo s. m. [dal lat. maior domus «(il servo) maggiore della casa»]. – 1. a. Chi in palazzi signorili sovrintende alla servitù e al buon andamento della casa. M. di Sua Santità, carica, ora abolita, di cui era investito il...