L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] Nerone, ma di quest'ultimo sappiamo che si impegnò nella costruzione di ben due palazzi; del primo di questi, la Domus Transitoria, si sa relativamente poco se non che si doveva estendere al di là della collina della Velia sino sull'Esquilino ...
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HERMOLAOS (῾Ερμόλ[α]ος)
G. Cressedi
1°. - Scultore che operò in Roma circa la metà del I sec. d. C., o forse anche prima.
Secondo Plinio (Nat. hist., xxxvi, 38) insieme con Polideukes prese parte all'esecuzione [...] di signa di gran pregio che ornavano la domus Caesarum in Palatio, cioè le statue per il palazzo imperiale dei Flavi sul Palatino.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 2300; E. Pfuhl, in Pauly-Wissowa, VIII, 1913, c. 891, s. v., n. 3; Thieme-Becker ...
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Vedi SARSINA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARSINA (v. vol. vii, pp. 57-58)
G. A. Mansuelli
Nella area della città e precisamente nel settore SO, scavi recenti (G. V. Gentili, dal 1966, in corso) hanno [...] messo in luce i resti di una grande domus con mosaici geometrici figurati, in parte policromi.
I mosaici di maggiore estensione ed impegno sono databili intorno al 200 d. C., ma l'edificio nel suo complesso è certamente più antico. Notevole il ...
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CERTOSINI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine religioso le cui origini risalgono a s. Bruno di Colonia, che, nel 1084, costituì nelle Alpi del Delfinato, in un luogo deserto chiamato Cartusia, poi Chartreuse, [...] s. Domenico da Foligno negli anni 983-986 e poi passato all'Ordine benedettino. Sui resti di questo nucleo si sviluppò la domus inferior della certosa, ancora oggi nota con il nome di S. Domenico o di S. Bartolomeo. Ne sopravvive solo un edificio, le ...
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Vedi VILLA dell'anno: 1966 - 1973
VILLA (villa; vella, in Varr., Re rust., i, 2, 14; connesso con vicus)
G. A. Mansuelli
Il termine latino indica l'edificio per abitazione e attività agricola, isolato [...] Serta Etremiana, Oslo 1952, p. 6; G. De Angelis d'Ossat, in Atti I Conv. naz. di Storia dell'architett., 1938, p. 12 (Domus aurea); G. Lugli, in Bull. Comm. Arch. Com., XLV, 1917, p. 29; XLVI, 1918, p. 3; id., Saggi di esplorazione... a mezzo della ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] da un solo vano. Ma, tra la fine del VII secolo e ancora nel IXX secolo, accanto a queste sono menzionate varie domus, dall'articolazione complessa, costruite anche in muratura, spesso su due piani, dotate di orto e corte antistante con pozzo. Per i ...
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La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] A. Ricci, M. de Vos, Filosofiana, cit., pp. 331-335; G.L. Grassigli, Belle come dee. L’immagine della donna nella domus tardoantica, in L’image antique et son interprétation, éd. par F.-H. Massa-Pairault, Rome 2006 (Collection de l’École française de ...
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NINFEI E FONTANE (νυμϕαῖον, nymphaeum; κρήνη, fons)
S. Meschini
Il termine n. indica, letteralmente, un luogo o santuario dedicato alle ninfe (v.). Solo per l'età ellenistica e romana è stato applicato [...] , Monaco 1922; per il confronto con il teatro di Sabratha: G. Caputo, Il teatro di Sabratha, Roma 1959; per i n. tardi delle domus ostiensi: G. Becatti, in Boll. d'Arte, XXIII, 1948, pp. 102 ss.; 157 ss.; n. della Ninfa Egeria: G. Lugli, in Bull. Com ...
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Scultore e pittore, morto nel maggio 1945 a Rio de Janeiro, dove si era stabilito dopo aver abbandonato la Germania all'avvento del nazismo.
Bibl.: E. Szittya, E. D. F., Milano 1927; Domus, febbraio 1938, [...] pp. 36-37; ibid., settembre 1939, p. 46; R. Franchi, in Il mondo, 6 ottobre 1945 ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] detto inoltre che non si conosce la pianta della maggior parte delle chiese romane dei secc. 3° e 4°, domus ecclesiae di designazione stabile alle quali furono connesse una serie di mansioni, da quelle catechetiche a quelle assistenziali, oltre all ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....
maggiordomo
maggiordòmo s. m. [dal lat. maior domus «(il servo) maggiore della casa»]. – 1. a. Chi in palazzi signorili sovrintende alla servitù e al buon andamento della casa. M. di Sua Santità, carica, ora abolita, di cui era investito il...