Vedi RAVENNA dell'anno: 1965 - 1996
RAVENNA (Ravenna, ῾Ραβέννα, ῾Ραουέννα)
F. W. Deichmann
Capitale dell'Impero Romano d'Occidente dal 402-4 al 476; poi del regno di Odoacre e dal 494 del regno ostrogoto; [...] ). Forse a quest'ultima fase della costruzione servirono quei marmi che, come risulta da un editto del re, furono trasferiti dalla Domus Pinciana di Roma a R. (507-9, Cassiodor., Var., iii, 10). Durante tutto il Medioevo l'intero complesso si chiamò ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] di B. Brochard, Y.J Riou, Saint-Savin-sur-Gartempe 1993, pp. 78-79, 153; F. Tommasi, Fonti epigrafiche dalla Domus Templi di Barletta per la cronotassi degli ultimi maestri provinciali dell'ordine nel regno di Sicilia, in Militia Sacra. Gli ordini ...
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Vedi SICILIA dell'anno: 1966 - 1997
SICILIA
A. Gallina
G. C. Susini
D. Adamesteanu
L. Bernabò-Brea
G. V. Gentili
L. Rocchetti
V. Tusa
E. De Miro
V. Tusa
A. Di Vita
E. De Miro
A). - Personificazione. [...] più verisimilmente verso quest'ultima città, sorgono i resti cospicui di una villa romana, che ha strette analogie con le domus di Pompei e di Ercolano, del I sec. a. C., non ancora completamente scavate. La costruzione originaria, che fu condotta ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] valenza simbolica cristiana (Rodziewicz, 1984). L'ipotesi che l'edificio in questione possa essere stato una sorta di domus ecclesiae non ha trovato finora alcuna conferma.In linea generale il settore meglio conosciuto è quello delle necropoli, nelle ...
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GIOVANNI GIOCONDO da Verona (Fra Giocondo)
Pier Nicola Pagliara
Nacque a Verona o nei dintorni entro il 1434, stando a una lettera di Raffaello il quale nel luglio del 1514 gli attribuisce più di ottanta [...] molte delle sue esperienze e delle sue conoscenze sul trattato di Vitruvio, su diversi tipi di edifici antichi, come le domus e i teatri, sul modo di studiare l'antichità raffrontando le rovine con i testi letterari. Per quanto Raffaello avesse ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] simboliche di ambiente ebraico. Nell’architettura le comunità cristiane tendevano a non caratterizzare in alcun modo le domus ecclesiae – case di riunione – o, nel linguaggio romano, tituli, che erano considerati luoghi di assemblea. Una certa ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....
maggiordomo
maggiordòmo s. m. [dal lat. maior domus «(il servo) maggiore della casa»]. – 1. a. Chi in palazzi signorili sovrintende alla servitù e al buon andamento della casa. M. di Sua Santità, carica, ora abolita, di cui era investito il...