L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] Nerone, ma di quest'ultimo sappiamo che si impegnò nella costruzione di ben due palazzi; del primo di questi, la Domus Transitoria, si sa relativamente poco se non che si doveva estendere al di là della collina della Velia sino sull'Esquilino ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] da un solo vano. Ma, tra la fine del VII secolo e ancora nel IXX secolo, accanto a queste sono menzionate varie domus, dall'articolazione complessa, costruite anche in muratura, spesso su due piani, dotate di orto e corte antistante con pozzo. Per i ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] detto inoltre che non si conosce la pianta della maggior parte delle chiese romane dei secc. 3° e 4°, domus ecclesiae di designazione stabile alle quali furono connesse una serie di mansioni, da quelle catechetiche a quelle assistenziali, oltre all ...
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Gravina, castello di
NNicola Masini
Il territorio di Gravina, in età sveva, è legato alla presenza di un castello e di un parco per la caccia, considerati dal cronista Giovanni Villani tra le "cose [...] cent'anni dall'Esposizione Nazionale di Torino, Bari 1999, pp. 556-558.
E. Cuozzo-J.-M. Martin, Castelli, palazzi e "domus" di Federico II di Svevia, in Cultura artistica, città e architettura nell'età federiciana. Atti del Convegno di studi, Reggia ...
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ARCHETTO
G. Matthiae
Il diminutivo da arco ne indica non solo le proporzioni limitate, ma, per convenzione, anche la funzione decorativa; venne infatti generalmente usato in serie con sostegni di varia [...]
Deriva da serie di piccoli archi aventi funzione portante rispetto ad un aggetto sovrastante, forse da ballatoi di case romane (Domus Gaiana e Horti Sallustiani, balconi e sporti di case ostiensi). Nella sua funzione decorativa l'uso dell'archetto è ...
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PONTI, Giovanni, detto Giò
Stefania Benvenuto
(XXVII, p. 896)
Architetto e designer, nato a Milano il 18 novembre 1897, morto ivi il 16 dicembre 1979. Dopo la laurea in architettura al Politecnico di [...] Milano (1924-26) e la Villa Bouilhet a Garches (1927). Più avanti, con le ''case tipiche'' (Domus Julia, Fausta, Carola in via dei Togni, 1931-36; Domus di via privata Letizia, 1933-38, sempre a Milano), P. si accostò in modo personale alle tematiche ...
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REGGIO EMILIA
M. Mussini
(Reggio nell'Emilia; lat. Regium Lepidi)
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia.La città romana sorse intorno al 174 a.C. sull'asse della via Aemilia e sulla destra [...] e di Modena, in una zona popolata dall'età protostorica. La forma antica è parzialmente ricostruibile dai ritrovamenti archeologici, fra cui domus, resti di ponti e tratti viari. Non si hanno tracce di fortificazioni fino al sec. 4° d.C., quando l ...
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STATUTUM DE REPARATIONE CASTRORUM
HHubert Houben
Il cosiddetto 'Statuto sulla riparazione dei castelli', edito nel 1880 da Eduard Winkelmann negli Acta Imperii inedita e, in modo più completo, nel 1914 [...] "Aprucium" (nrr. 195-225). Si è osservato per la Puglia che l'ordine in cui sono elencati i castra (e le domus) "non rispecchia una gerarchia castellare, ma è modellato in linea di massima su percorsi e itinerari di viaggio dei funzionari incaricati ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. Il gruppo episcopale
Gisella Cantino Wataghin
Chiara Lambert
La cattedrale
di Gisella Cantino Wataghin
Ecclesia cathedrae [...] des salles de réception dans le groupe épiscopal de Genève, in RACr, 65, 1-2 (1989), pp. 87-104.
N. Duval, La domus ecclesiae. Les dépendances non cultuelles de l’ecclesia, in Naissance des arts chrétiens, Paris 1991, pp. 63-69.
E.J. Greipl, Das ...
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ALA
F. Grana
G. Matthiae
Si chiama genericamente a. di un edificio un corpo laterale che può avere o non il suo equivalente simmetrico rispetto al centro.
In particolare prende il nome di a. (πτερόν) [...] sui fianchi terminano su un prolungamento laterale del muro di fondo della cella con risvolto angolare assai sviluppato.
Nella domus italica prendono il nome di a. due corridoi che si aprono al fondo delle pareti lunghe dell'atrio con andamento ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....
maggiordomo
maggiordòmo s. m. [dal lat. maior domus «(il servo) maggiore della casa»]. – 1. a. Chi in palazzi signorili sovrintende alla servitù e al buon andamento della casa. M. di Sua Santità, carica, ora abolita, di cui era investito il...