ARCHETTO
G. Matthiae
Il diminutivo da arco ne indica non solo le proporzioni limitate, ma, per convenzione, anche la funzione decorativa; venne infatti generalmente usato in serie con sostegni di varia [...]
Deriva da serie di piccoli archi aventi funzione portante rispetto ad un aggetto sovrastante, forse da ballatoi di case romane (Domus Gaiana e Horti Sallustiani, balconi e sporti di case ostiensi). Nella sua funzione decorativa l'uso dell'archetto è ...
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Vedi LUCUS FERONIAE dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LUCUS FERONIAE (v. vol. iv, p. 725-726)
M. Torelli
Gli scavi, iniziati nel 1952, proseguono tuttora e vanno sempre meglio rivelando la struttura urbanistica [...] forse di schola con bel pavimento in opus sectile (I sec. d. C.) ed un'interessante base del 33 d. C. con dedica alla domus divina; nel settore NO della città infine sono state scavate e restaurate delle piccole terme (III-IV sec. d. C.) ed è stata ...
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ROMA - Storia, urbanistica, architettura (da Costantino a Gregorio VII)
F. Guidobaldi
ROMA Città capitale d'Italia e sede del papato, situata nel Lazio, sulle rive del Tevere, a km 23 ca. dal mar Tirreno.
Storia, [...] religiosi di Roma dal VI al IX secolo, RINASA, n.s., 23-24, 1976-1977, pp. 95-172; C. Pietri, Recherches sur les domus ecclesiae, REAug 24, 1978, pp. 3-21; B. Bavant, Le duché byzantin de Rome. Origine, durée et extension géographique, MEFR 91, 1979 ...
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FABULLUS
R. Bianchi Bandinelli
Pittore romano dell'età di Nerone. Il nome è incerto, trovandosi nei vari codici pliniani famulus, famulis; fabullus è congettura adottata dalla editio princeps; altra [...] poche ore al giorno e con grande solennità (id quoque cum gravitate) sempre vestito in toga, anche sulle impalcature (in machinis). La Domus Aurea fu come la prigione dell'arte sua: fuor di là non esiste gran che di lui." Queste sono le sole notizie ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Bolsena
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Bolsena
La città etrusca di Orvieto (lat. Volsinii), distrutta dai Romani nel 264 a.C., fu rifondata nel sito dell’attuale B. (lat. [...] di otium. Alla fine del II e agli inizi del III sec. d.C. notevoli affreschi a scansione lineare ornarono alcune stanze della Domus delle Pitture.
Ma già alla fine del III - inizi del IV sec. d.C. gli strati di distruzione e di incendio, documentati ...
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Vedi REGGIO EMILIA dell'anno: 1965 - 1996
REGGIO EMILIA (Forum Regium Lepidum)
N. Alfieri
M. Degani
Nata forse da un castrum consolare, si affermò verisimilmente come forum di Marco Emilio Lepido durante [...] periodo più fiorente sembra essere il I sec. dell'Impero, come indicano il gruppo notevole di pavimenti riferibili a domus, recentemente scoperti nel nucleo urbano e i monumenti funebri coevi di S. Maurizio.
La situazione urbanistica antica non si ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province galliche. Belgica: Bavay
Cinzia Vismara
Bavay
Centro di fondazione romana (lat. Bagacum) della Gallia Belgica presso la civitas dei Nervi, sorgeva [...] nel secolo successivo; essa rimase sempre di dimensioni modeste.
L’impianto stradale era ortogonale; si conoscono diverse domus, alcune delle quali piuttosto ricche, terme pubbliche nei pressi della chiesa e un quartiere artigianale con povere ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] si veda anche roma, b, 6, 7). È in questo tempo infatti che si sviluppa l'uso della cupola emisferica (Domus Transitoria, Domus Aurea, Ninfeo di Domiziano ad Albano, oggi chiesa di S. Maria); si sviluppa l'uso delle crociere (Colosseo) e si introduce ...
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L'Italia preromana. Sardegna
Fulvia Lo Schiavo
Sardegna
Le scoperte e, conseguentemente, gli studi e le ricerche sull’archeologia della Sardegna sono progrediti negli ultimi 15 anni in modo straordinario [...] che ogni ipogeo fosse destinato a un gruppo familiare resta un’ipotesi plausibile ma non provata. Di certo, davanti alla domus, nel dromos e anche nel suo interno dovevano svolgersi riti, come provano le molte cuppelle incavate nei pavimenti e sulle ...
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CENACOLO (cenacûlum)
G. Matthiae
Quando in Roma fu introdotto l'uso greco di cenare sdraiati, i Romani cominciarono a costruire nelle loro case degli ambienti (triclinia) che servivano come sale da pranzo. [...] e l'origine del vocabolo è spiegata da Varrone (Ling. Lat., v, 162): posteaquam in superiore parte cenitare coeperunt, superioris domus universa cenacula dicta. Per essere il c. un ammezzato del tablinum, la parola prese in seguito il senso di locale ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....
maggiordomo
maggiordòmo s. m. [dal lat. maior domus «(il servo) maggiore della casa»]. – 1. a. Chi in palazzi signorili sovrintende alla servitù e al buon andamento della casa. M. di Sua Santità, carica, ora abolita, di cui era investito il...