Vedi SARSINA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARSINA (v. vol. vii, pp. 57-58)
G. A. Mansuelli
Nella area della città e precisamente nel settore SO, scavi recenti (G. V. Gentili, dal 1966, in corso) hanno [...] messo in luce i resti di una grande domus con mosaici geometrici figurati, in parte policromi.
I mosaici di maggiore estensione ed impegno sono databili intorno al 200 d. C., ma l'edificio nel suo complesso è certamente più antico. Notevole il ...
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Vedi VILLA dell'anno: 1966 - 1973
VILLA (villa; vella, in Varr., Re rust., i, 2, 14; connesso con vicus)
G. A. Mansuelli
Il termine latino indica l'edificio per abitazione e attività agricola, isolato [...] Serta Etremiana, Oslo 1952, p. 6; G. De Angelis d'Ossat, in Atti I Conv. naz. di Storia dell'architett., 1938, p. 12 (Domus aurea); G. Lugli, in Bull. Comm. Arch. Com., XLV, 1917, p. 29; XLVI, 1918, p. 3; id., Saggi di esplorazione... a mezzo della ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] da un solo vano. Ma, tra la fine del VII secolo e ancora nel IXX secolo, accanto a queste sono menzionate varie domus, dall'articolazione complessa, costruite anche in muratura, spesso su due piani, dotate di orto e corte antistante con pozzo. Per i ...
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(lat. Fregellae) Antica città situata al confine tra il territorio dei Volsci e quello degli Aurunci. Appartenne ai Volsci, ai Sanniti, ai Romani, che nel 124 a.C. vi stabilirono la colonia di cittadini [...] romani di Fabrateria Nova.
Gli scavi hanno rivelato un impianto regolare, basato su un grande asse N-S, grandi domus con mosaici e fregi fittili e un santuario dedicato a Esculapio, tutti databili a prima del 125 a.C. In età imperiale vi fu costruita ...
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NINFEI E FONTANE (νυμϕαῖον, nymphaeum; κρήνη, fons)
S. Meschini
Il termine n. indica, letteralmente, un luogo o santuario dedicato alle ninfe (v.). Solo per l'età ellenistica e romana è stato applicato [...] , Monaco 1922; per il confronto con il teatro di Sabratha: G. Caputo, Il teatro di Sabratha, Roma 1959; per i n. tardi delle domus ostiensi: G. Becatti, in Boll. d'Arte, XXIII, 1948, pp. 102 ss.; 157 ss.; n. della Ninfa Egeria: G. Lugli, in Bull. Com ...
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CASTELFIORENTINO
JJean-Marie Martin
Chiamato anche Torre Fiorentina (ca. 10 km a sud di Torremaggiore, in provincia di Foggia), Castelfiorentino è il nome odierno di un sito, abbandonato, sul quale [...] rispetto all'altra. I muri, spessi 1,50 m, erano coperti da un rivestimento di belle pietre. Certo la pianta della domus di Castelfiorentino era molto meno sofisticata di quella dei palazzi di Castel del Monte, di Lucera e anche di Gravina.
Quattro ...
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Agglomerato urbano costituito dai due centri distinti, propriamente denominati O. Antica (10.185 ab. nel 2008) e Lido di O. (88.620 ab. nel 2008), nel Comune di Roma. Il primo include la zona archeologica [...] in vie urbane, mentre il centro si sviluppò notevolmente nel 1° sec. a.C., divenendo una città commerciale. Ricche domus, tabernae, edifici e magazzini si allineavano lungo le vie; sorse un primo Capitolium, mentre altri templi si erigevano nei vari ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] detto inoltre che non si conosce la pianta della maggior parte delle chiese romane dei secc. 3° e 4°, domus ecclesiae di designazione stabile alle quali furono connesse una serie di mansioni, da quelle catechetiche a quelle assistenziali, oltre all ...
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Comune della prov. di Sassari (21,8 km2 con 1082 ab. nel 2007).
Dà nome a una cultura dell’Età del Bronzo, diffusa tra il 1800 e il 1300 circa a.C. nel Sassarese, nel Logudoro e nel Cagliaritano. La Bonannaro [...] cultura di B. rientra nel periodo nuragico antico ed è dovuta a pastori guerrieri che praticarono il seppellimento in grotte, domus de ianas e ciste litiche. ...
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Vedi PALAZZO dell'anno: 1963 - 1996
PALAZZO
A. Giuliano
A. Bisi
A. Bisi
A. Bisi
A. Giuliano
A. Giuliano
A. Tamburello
L. Lanciotti
Il nome Palatium indicava a Roma uno dei sette colli sui quali [...] regia e dagli annessi di quella, anche attraverso le sale di attesa verso il Germalo (e dal tablino con ali dalla domus augustana).
La parte posteriore del p. è caratterizzata da un grande triclinio che si apre sul peristilio con una facciata aperta ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....
maggiordomo
maggiordòmo s. m. [dal lat. maior domus «(il servo) maggiore della casa»]. – 1. a. Chi in palazzi signorili sovrintende alla servitù e al buon andamento della casa. M. di Sua Santità, carica, ora abolita, di cui era investito il...