Architetto e storico dell'architettura italiano (Torino 1924 - Firenze 1989). Laureatosi in architettura a Firenze (1950), ha poi insegnato nelle università di Venezia e di Firenze. Fondatore (insieme [...] ) di Firenze, direttore e collaboratore di diversi giornali e riviste (Casabella, Parametro, Bollettino degli ingegneri, Domus, Ingegneria ferroviaria, La Nazione, L'architettura, Modo, Ottagono), ha scritto numerosi saggi, fondamentali per le ...
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Medico, anatomista e botanico (Rostock 1603 - Copenaghen 1680). Professore a Rostock e medico di corte, compì i suoi studî a Rostock, Leida e Parigi, ove fu allievo di J. Riolan, laureandosi poi a Wittenberg [...] da Cristiano IV a insegnare anatomia, chirurgia e botanica a Copenaghen. Abile orgnizzatore, fece costruire un teatro anatomico (Domus Anatomica), che sarà reso famoso soprattutto dalle dissezioni tenutevi da Th. Bartholinus (1649-56) e da N. Stenone ...
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Comune della prov. di Sassari (21,8 km2 con 1082 ab. nel 2007).
Dà nome a una cultura dell’Età del Bronzo, diffusa tra il 1800 e il 1300 circa a.C. nel Sassarese, nel Logudoro e nel Cagliaritano. La Bonannaro [...] cultura di B. rientra nel periodo nuragico antico ed è dovuta a pastori guerrieri che praticarono il seppellimento in grotte, domus de ianas e ciste litiche. ...
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Villaggio della Sardegna, in provincia di Nuoro, con 5388 ab., posto all'altitudine di m. 387 sulle pendici occidentali del M. Bardia, che lo separa dal Mare Tirreno e dal piccolo porto di Cala Gonone. [...] Nel territorio comunale (kmq. 224,81 e 5432 ab.) sono molti avanzi preistorici: nuraghi, domus de gianas, i resti d'un villaggio nuragico intorno al nuraghe Alvu, e d'un altro sulla sommità di M. Tiscali. Numerose sono le nurre, profondi buchi nel ...
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PALATINO (Palatium)
Giuseppe Lugli
È il colle sacro di Roma, su cui Romolo tracciò il solco primigenio, e sul quale fondò la nuova città, recingendola con muro e fossato, a guisa delle più antiche città [...] si divideva in tre alture, più piccole e separate da vallette abbastanza profonde: il Palatium propriamente detto, dove è oggi la domus Augustana, il Germalus, dov'è la casa detta di Livia, e la Velia, dove sorge la chiesetta di S. Sebastiano. Le ...
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Secondogenito di Clodoveo II e di Batilde, divenne re dell'Austrasia nel 662. Morto suo fratello Clotario III, ereditò anche i regni di Borgogna e di Neustria, riunendo così nelle sue mani la monarchia [...] a sbarazzarsi del potente maestro di palazzo del morto Clotario III, Ebroino, che fu chiuso in un convento. La carica di maior domus fu allora conferita a turno. Ma Ch. non volle essere schiavo della nobiltà, e venuto a conflitto col vescovo d'Autun ...
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Gravina, castello di
NNicola Masini
Il territorio di Gravina, in età sveva, è legato alla presenza di un castello e di un parco per la caccia, considerati dal cronista Giovanni Villani tra le "cose [...] cent'anni dall'Esposizione Nazionale di Torino, Bari 1999, pp. 556-558.
E. Cuozzo-J.-M. Martin, Castelli, palazzi e "domus" di Federico II di Svevia, in Cultura artistica, città e architettura nell'età federiciana. Atti del Convegno di studi, Reggia ...
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Vedi PALAZZO dell'anno: 1963 - 1996
PALAZZO
A. Giuliano
A. Bisi
A. Bisi
A. Bisi
A. Giuliano
A. Giuliano
A. Tamburello
L. Lanciotti
Il nome Palatium indicava a Roma uno dei sette colli sui quali [...] regia e dagli annessi di quella, anche attraverso le sale di attesa verso il Germalo (e dal tablino con ali dalla domus augustana).
La parte posteriore del p. è caratterizzata da un grande triclinio che si apre sul peristilio con una facciata aperta ...
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MADAO (Madau), Matteo
Pietro Giovanni Sanna
Nacque a Ozieri, nella Sardegna settentrionale, da Pietro e Martina Sanna il 17 ott. 1733 (non il 9 genn. 1723, secondo una tradizione ottocentesca).
Studiò [...] del paese natale e, già quasi ventenne (18 apr. 1753), entrò nella Compagnia. Fu novizio a Cagliari nella domus probationis della provincia sarda, vivace comunità di giovani provenienti da ogni parte dell'isola, dove completò gli studi inferiori ...
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ARCHETTO
G. Matthiae
Il diminutivo da arco ne indica non solo le proporzioni limitate, ma, per convenzione, anche la funzione decorativa; venne infatti generalmente usato in serie con sostegni di varia [...]
Deriva da serie di piccoli archi aventi funzione portante rispetto ad un aggetto sovrastante, forse da ballatoi di case romane (Domus Gaiana e Horti Sallustiani, balconi e sporti di case ostiensi). Nella sua funzione decorativa l'uso dell'archetto è ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....
maggiordomo
maggiordòmo s. m. [dal lat. maior domus «(il servo) maggiore della casa»]. – 1. a. Chi in palazzi signorili sovrintende alla servitù e al buon andamento della casa. M. di Sua Santità, carica, ora abolita, di cui era investito il...