Timpanaro, Sebastiano senior
Storico italiano della scienza (Tortrici, Messina, 1888 - Pisa 1949). Laureatosi a Bologna in fisica sperimentale con A. Righi, fu per breve tempo aiuto di fisica nell’univ. [...] di Parma, quindi prof. di liceo a Firenze (1929-42) e infine direttore della Domus Galilaeana di Pisa. Animato da vivi interessi filosofici, seguace non pedissequo del neoidealismo italiano, rivendicò, in polemica con Croce e Gentile, il valore ...
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HERMOLAOS (῾Ερμόλ[α]ος)
G. Cressedi
1°. - Scultore che operò in Roma circa la metà del I sec. d. C., o forse anche prima.
Secondo Plinio (Nat. hist., xxxvi, 38) insieme con Polideukes prese parte all'esecuzione [...] di signa di gran pregio che ornavano la domus Caesarum in Palatio, cioè le statue per il palazzo imperiale dei Flavi sul Palatino.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 2300; E. Pfuhl, in Pauly-Wissowa, VIII, 1913, c. 891, s. v., n. 3; Thieme-Becker ...
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Sardegna Regione dell’Italia insulare (24.100 km2 con 1.611.621 ab. nel 2020, ripartiti in 377 Comuni; densità 67 ab./km2), costituita dall’isola omonima (23.833 km2; la seconda, per superficie, del Mediterraneo) [...] ° millennio a.C. i villaggi e le necropoli documentano un’economia agricolo-pastorale, mentre si diffondono le tombe di tipo domus de ianas e i luoghi di culto; tra i motivi figurativi, incisi o dipinti, dominano protomi taurine, corna, occhi, stelle ...
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Storico (Friburgo in Brisgovia 1694 - Krozingen 1762), benedettino dell'abbazia di S. Blasien, allievo della scuola d'erudizione storica dei maurini di Saint-Germain-des-Prés (Parigi). Raccolse prezioso [...] materiale per la storia locale; pregevoli per metodo e contenuto la Genealogia diplomatica gentis Habsburgicae (1737) e i Monumenta domus Austriacae (voll. I-III, 1750-60; vol. IV, in collab. con R. Herr, post., 1772). ...
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NICOLA di Tuscolo
Pietro Silanos
NICOLA di Tuscolo. – Non sono conosciuti il luogo e l’anno di nascita di questo cardinale vescovo di Tuscolo vissuto fra il XII e il XIII secolo.
Il cognomen «de Romanis» [...] – utile per una possibile individuazione sia della domus d’appartenenza sia della provenienza geografica – in realtà non è mai indicato nelle fonti coeve, ma fu utilizzato per la prima volta nel XVII secolo da Augusto Ciaconio, il quale asserì, senza ...
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Vedi CASA dell'anno: 1959 - 1994
CASA (v. vol. Il, p. 379)
F. Ceci
Preistoria europea. - I numerosissimi ritrovamenti di c. preistoriche in Europa hanno favorito lo sviluppo di una serie di studi incentrati [...] piano superiore. A volte, se l’appartamento si articola sul piano terra, un corridoio sul retro disimpegna gli ambienti di servizio (Domus del Pozzo). Una menzione a parte merita l’insula dalle vòlte dipinte: la c., che sorge isolata su ogni lato, ha ...
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Vedi SARSINA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARSINA (v. vol. vii, pp. 57-58)
G. A. Mansuelli
Nella area della città e precisamente nel settore SO, scavi recenti (G. V. Gentili, dal 1966, in corso) hanno [...] messo in luce i resti di una grande domus con mosaici geometrici figurati, in parte policromi.
I mosaici di maggiore estensione ed impegno sono databili intorno al 200 d. C., ma l'edificio nel suo complesso è certamente più antico. Notevole il ...
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- Famiglia friulana, originaria di Pordenone - ad un ramo secondario della quale appartenne anche il pittore Pomponio Amalteo (v.) -, che per quasi due secoli offrì umanisti e letterati ragguardevoli, [...] in gran parte rientranti in quello che può chiamarsi "l'umanesimo controriformista". Prima favilla domus il frate C. Paolo Amalteo, nato a Pordenone nel 1460, morto di ferro a Vienna (1517), professore di umane lettere in quella città e poeta cesareo ...
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CERTOSINI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine religioso le cui origini risalgono a s. Bruno di Colonia, che, nel 1084, costituì nelle Alpi del Delfinato, in un luogo deserto chiamato Cartusia, poi Chartreuse, [...] s. Domenico da Foligno negli anni 983-986 e poi passato all'Ordine benedettino. Sui resti di questo nucleo si sviluppò la domus inferior della certosa, ancora oggi nota con il nome di S. Domenico o di S. Bartolomeo. Ne sopravvive solo un edificio, le ...
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Da Cizico prendevano nome, in età alessandrina e romana, alcune sale delle case patrizie e di lusso, adattate in guisa da godere di una vista sulla campagna, o su luoghi tenuti a verde, a fiori, con fontanine, [...] ecc. L'esempio più noto è quello della Domus Augustana o Palazzo dei Flavî sul Palatino, dove la sala da pranzo, in fondo al peristilio, guarda, da ciascun lato, sopra un ninfeo. ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....
maggiordomo
maggiordòmo s. m. [dal lat. maior domus «(il servo) maggiore della casa»]. – 1. a. Chi in palazzi signorili sovrintende alla servitù e al buon andamento della casa. M. di Sua Santità, carica, ora abolita, di cui era investito il...