Auriga era chiamato chiunque guidasse, uomo o donna, casualmente, per professione, liberto, schiavo o proprietario. I cocchieri erano più spesso designati dal nome del veicolo: p. es., cisiarius da cisium [...] acquistarono grande importanza, ed ebbero autorevoli protezioni e suscitarono invidia negli stessi imperatori. Il padre di Nerone, DomizioEnobarbo, era stato celebre in gioventù aurigandi arte (Suet., Nero, 4). Vitellio, che da giovane strigliava i ...
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Gente patrizia romana, il cui gentilizio Claudius (variante ortografica Clodius) è fatto derivare dal sabino Clausus; vi era inoltre in Roma una gente Claudia plebea. Si dicevano oriundi dalla sabina Regillum [...] per mezzo di adozioni (Tacito, Annales, XII, 25; l'imperatore Claudio fu il primo ad adottare un DomizioEnobarbo che fu poi Nerone) e vantavano duodetiriginta consulatus, dictaturas quinque, censuras septem, triumphos sex, duas ovationes (Svetonio ...
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. Paese dell'Abruzzo (provincia di Aquila), situato a circa 340 m. di altezza all'ingresso settentrionale della conca di Sulmona, su un terrazzo lambito a E. dal Sagittario. Ha 2213 ab. comprese le poche [...] proprî; alcune con la dicitura Italia. Durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo, Cesare assediò Corfinio occupata da Lucio DomizioEnobarbo e se ne impadronì (49 a. C.). Dopo la guerra sociale fu municipium importante della tribù Sergia ed ebbe ...
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Città dell'Etruria marittima, su un diverticolo dell'Aurelia, nei pressi di Orbetello, su un colle a cono tronco nelle propaggini meridionali del Monte Argentaro. Virgilio (Aen., X, 167) la nomina tra [...] , 24). Ebbe la cittadinanza romana e divenne municipio al tempo della guerra sociale. Al tempo delle guerre civili Lucio DomizioEnobarbo, che possedeva su quella costa immensi latifondi, ne mosse ad occupare Marsiglia (Caes., Bell. Civ., I, 34). Al ...
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L. Licinius L. f. C. n. Crassus, nato nel 140 a. C., seguì prima la parte democratica e nel 118, contro il parere del senato, fece approvare la deduzione della colonia di Narbona; ma il suo tribunato del [...] Scevola una legge sugli alleati, che contribuì a far scoppiare la loro rivolta contro Roma. Censore nel 92 con Cn. DomizioEnobarbo, fece espellere da Roma i rhetores latini, pare per ragioni politiche. Morì nel 91. Fu il più grande oratore romano ...
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. Gente romana plebea, ascritta al patriziato da Augusto e molto importante verso la fine della repubblica. Le due famiglie più illustri della gente portavano i cognomi di Calvini e di Ahenobarbi. I primi [...] console nel 32 d. C., e ultimo della famiglia, e da Giulia Agrippina, pronipote di Augusto, nacque il L. DomizioEnobarbo, che adottato da Claudio divenne poi l'imperatore Nerone. Portavano solo i prenomi Gnaeus e Lucius. Il sepolcro della famiglia ...
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Uno degl'interlocutori del dialogo De oratoribus, dove sostiene che è preferibile dedicarsi alla poesia che all'eloquenza. Nel 74, l'anno in cui l'autore del dialogo immagina tenuta la conversazione, C. [...] Vatinio, favorito dell'imperatore, una Medea, e due tragedie d'argomento romano, Cato, l'Uticense, e Domitius, quel Cn. DomizioEnobarbo che ebbe una parte importante nella storia del II triumvirato e di cui lo Shakespeare ha fatto un personaggio ...
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Figlio (Antium 37 d. C. - presso Roma 68) di Gneo DomizioEnobarbo e di Agrippina Minore, si chiamò Lucio DomizioEnobarbo; poi (50), adottato dall'imperatore Claudio, che Agrippina aveva sposato in seconde [...] nozze, ebbe il nome di N. Claudio Cesare; nel 53 sposò Ottavia, figlia di Claudio. Quando questi morì, i pretoriani comandati dal prefetto Burro, devoto ad Agrippina, salutarono N. imperatore (54). Parve ...
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antropologia Spoglie degli animali e dei nemici uccisi, indossate o conservate non solo come segno del valore del proprietario, ma anche allo scopo di ‘impossessarsi’ dello spirito della vittima, propiziandosela [...] t. di Enea e Romolo, si ricordano i t. eretti da Marcello, vincitore dei Galli Insubri (222 a.C.); da DomizioEnobarbo e Fabio Massimo, vincitori degli Allobrogi (121); da Mario, vincitore di Giugurta e poi dei Cimbri e Teutoni; da Silla, dopo ...
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Scultore e architetto greco di Paro (n. 390 circa a. C. - m. 330 circa), forse figlio dello scultore Aristandro. Dovette prendere parte alla decorazione del Mausoleo di Alicarnasso, di cui eseguì le sculture [...] , una Estia, delle Canefore; un'Artemide Èukleia, un'Atena Prònaia in Tebe; un'Afrodite Pàndemos in Elide; la cosiddetta ara di DomizioEnobarbo ci serba un'eco lontana forse di un gruppo di Nettuno, Tetide ed esseri marini che era nel tempio del dio ...
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