MARCHIONNI
Alberto Manzi
. Famiglia di comici, che s'inizia da Angelo, nato a Firenze verso la metà del Settecento, morto nel 1802. Cominciò con gli Accademici fiorentini e passò poi per varie compagnie [...] la Francesca da Rimini del Pellico, che Carlotta accettava, recitandola con lieto successo il i8 agosto 1815, coadiuvata da Domeniconi, Meraviglia e Canova (il futuro carbonaro): Carlotta è ormai considerata come la migliore, la più completa attrice ...
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TAFANI INTERNARI, Carolina
Francesca Romana Rietti
– Nacque a Livorno il 23 maggio 1793 da Giovanni, nobile veronese, e da Anna Baldesi, entrambi attori. Fu cugina di primo grado della celebre attrice [...] detto dagli occhi passava al cuore» (Rossi, 1885, pp. 48 s.).
Nell’inverno del 1840, con lo scioglimento della compagnia di Domeniconi, Carolina e il figlio Giovanni diedero vita a una loro formazione che restò attiva fino al 1846 e sulla quale si ...
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CARRANI, Luigi
Sisto Sallusti
Nacque a Pisa nel 1790 da famiglia borghese. Entrato in arte a venti anni, compì l'apprendistato in formazioni di modesto livello, finché nel 1814 entrò come secondo amoroso [...] il patrocinio di Maria Luisa d'Austria gli attori, tra i quali spiccavano, oltre al C. e alla Pelzet, Luigi Domeniconi e Antonio Colomberti, si obbligarono a recitare a Parma in determinate stagioni (autunno 1827, novembre e dicembre 1828 e 1829 per ...
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CAMOLETTI, Luigi
Aida Danella
Nacque a Novara nel 1804 da Giovanni e da Elena Baldini. Morto il padre l'anno stesso della sua nascita, egli trascorse l'infanzia presso il nonno; morto anche questi, [...] in Italia e all'estero. Fu in relazione coi più illustri artisti drammatici del suo tempo, come la Ristori, il Modena, il Domeniconi e molti altri, tra i quali il Mercadante, che lo amava come un fratello. Nel 1833 pubblicò a Vigevano le sue Opere ...
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CALLOUD, Giovanni Paolo
Sisto Sallusti
Nacque a Parma l'11 novembre del 1811 da Giuseppe, francese, cappellaio di corte, e da Teresa Barbieri, e ricevette i rudimenti letterari nel collegio Lalatta [...] di bocca" ai comici di altre compagnie erranti).
Dal 1851 al 1860 il C. rimase con la compagnia romana di L. Domeniconi ed ebbe agio di affinare le proprie capacità studiando trucco, portamento e voce di una ricca galleria di personaggi minori. Nel ...
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TADDEI, Luigi
Francesca Romana Rietti
– Nacque a Forlì il 22 agosto del 1802, figlio degli attori Francesco e Marianna Nardi e fratello minore di Rosa, anche lei attrice e celebre poetessa all’improvviso [...] di tornare in Italia e restò con Internari e Paladini fino al 1832.
Dal 1833 al 1834 passò nella società di Luigi Domeniconi e Ferdinando Pelzet in onore della quale, a Pistoia, fu pubblicato un opuscolo di versi contenente anche un sonetto Al merito ...
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MARTINI, Vincenzo
Valentina Ughetto
– Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 26 maggio 1803 da Ferdinando e da Anna Barbolani da Montauto.
In famiglia il nonno paterno, Vincenzo, aveva ricoperto negli [...] confronti de Il marito e l’amante.
La carriera del M. si chiuse con La strategica di un marito (1858: scritta per la compagnia Domeniconi e rappresentata con buon esito al Valle di Roma, ma con un fiasco a Firenze) e con La morale d’un uomo d’onore ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] concerto (forse inconsapevole) con Gino Capponi, si volse al teatro greco e dettò un Edipo re, "dalla Compagnia Domeniconi ... recitato ... nel teatro Goldoni con successo non infelice, e pubblicato nel 1828". Non isfuggì all'attenzione del Tommaseo ...
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NUTI, Matteo
Gianni Volpe
NUTI (Nuzi), Matteo. – Figlio di Nuccio di Vagnolo Nuti (o Nuzi) nacque, probabilmente a Colfiorito, piccolo centro appenninico non lontano da Nocera Umbra e Foligno (spesso [...] - A. Mezzaroba, La biblioteca Malatestiana di Cesena, in L’architettura, 1959, n. 10, pp. 704-709; A. Domeniconi, La biblioteca Malatestiana di Cesena, Udine 1960; P.G. Pasini, Sigismondo Pandolfo Malatesta, Rimini 1968; Sigismondo Pandolfo Malatesta ...
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teatro
Giovanni Antonucci
La fortuna dell'opera dantesca e dello stesso personaggio di D. in teatro è fenomeno tipicamente ottocentesco, generato dalla più ampia riscoperta dei valori morali e civili [...] Pellico. Quest'ultima, rappresentata al Teatro Re di Milano il 18 agosto 1815, interpreti principali Carlotta Marchionni e Luigi Domeniconi, fu accolta con tale successo che, da allora, rappresentò per diversi anni il modello da seguire per una vasta ...
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