LORENZO di Credi (Lorenzo d'Andrea d'Oderigo)
Michele Di Monte
Nacque a Firenze tra il 1456 e il 1460 dall'orafo Andrea d'Oderigo e da una non meglio identificabile monna Lisa.
Non è possibile definire [...] 19-34; G. Passavant, Verrocchio. Sculture, pitture e disegni, Venezia 1969, pp. 15 s., 49 s., 59, 61-63, 224-227; U. Baldini, Contributi all'Angelico: il trittico di S. Domenico di Fiesole e qualche altra aggiunta, in Scritti di storia dell'arte in ...
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GUARIENTO di Arpo
Marco Bussagli
Sono assai scarse le notizie sulla vita di questo pittore, originario di Padova, la cui attività è documentata a partire dal quarto decennio del XIV secolo.
Il primo [...] stesura del distrutto ciclo di affreschi della chiesa di S. Domenico a Bolzano (Flores d'Arcais, 1965, p. 23).
Per Atti… Padova 1990, Treviso 1994, pp. 83-96; E. Concina, Le chiese di Venezia. L'arte e la storia, Udine 1995, pp. 168-189; F. Flores d' ...
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CAMBIO (Cambi)
Grahm Pollard
Famiglia di orafi e scultori attivi nel sec. XV, dei quali spesso non conosciamo i rapporti di parentela e che comunque hanno in comune l'origine cremonese e il soprannome [...] 240), fu attivo come scultore in marmo e stuccatore, a Cremona e a Venezia, tra il 1550 e il 1577 circa. Morì nel 1582 (Cavitelli, f. ragioni stilistiche, anche il monumento Picenardi in S. Domenico a Cremona: l'attribuzione non è confermata né dalle ...
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FONTEBASSO, Francesco
Patrizia Scafella
Nacque a Venezia il 4 ott. 1707 da Domenico "biaccarol" e da una Cattarina, quarto di sette fratelli. Il ritrovamento dell'atto di battesimo (Magrini, 1988, p. [...] una certa rigidezza e stanchezza compositiva dovute forse all'intervento di aiuti, tra i quali il figlio Domenico nominato accademico a Venezia nel 1768.
La pittura del F. presenta nell'ultima fase un evidente ripiegamento in senso accademico non ...
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INDIA, Francesco (Francesco Torbido, detto anche il Moro)
Alessandro Serafini
Nacque a Venezia dal veronese Marco tra il 1482 e il 1485 (Repetto Contaldo, 1984, p. 53). In questa città, secondo le parole [...] vedova, questi beni passarono in eredità al convento di S. Domenico, al quale l'I. pagò l'affitto fino alla sua Matteo Giberti e il duomo di Verona, I, Il programma, il contesto, in Venezia Cinquecento, VI (1996), 11, pp. 75-97, 119-134; II, Gli ...
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GIMIGNANI, Ludovico
Letizia Lanzetta
Figlio di Giacinto, pittore, e di Cecilia Turchi, nacque a Roma il 19 maggio 1643 e fu tenuto a battesimo da Caterina Tezi, moglie di Gian Lorenzo Bernini, e da [...] Domenico Cortese (p. 257), che data al 1670 Lo svenimento di Ester davanti ad Assuero della collezione Rospigliosi, anticipato a ridosso del viaggio veneziano 1962, p. 319 tav. X, 1; G. Di Domenico Cortese, Profilo di L. G., in Commentari, XIV (1963 ...
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FEDELI, Domenico, detto il Maggiotto (Magiotto, Majotto)
Ettore Merkel
Nato a Venezia nel 1712 dal barcaiolo Sebastiano, è registrato nei documenti contemporanei con il soprannome (poi cognomizzato) [...] Künstlerlexikon, XXIII, Leipzig 1929, p. 557 (sub voce Maggiotto, Domenico); A. Morassi, La Raccolta Treccani, in Dedalo, IV (1930- in Arte veneta, I (1947), p. 112; N. von Holst, La pittura venez. tra il Reno e la Neva, ibid., V (1951), p. 137; C ...
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GABBIANI, Anton Domenico
Alessandro Serafini
Figlio di Giovanni e Maria Simi, nacque a Firenze il 13 febbr. 1652. Secondo il racconto delle fonti (la biografia di F.S. Baldinucci [1725-30] e quella [...] 357 s.; M. Chiarini, Inediti del Settecento fiorentino: A.D. G., Ignazio Hugford, Gian Domenico Ferretti, in Scritti di storia dell'arte in onore di U. Procacci, Venezia 1977, pp. 586-591; Id., Postilla al G., in Mitteil. des Kunsthist. Institutes in ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] espressivi e di emozioni visibili, imitazione dello stile aulico veneziano (in particolare del Veronese) sono i segni del e continua. Fra i suoi allievi diretti figurano Giovanni Domenico Piastrini e Antonio Grecolini; ma ruotarono intorno alla sua ...
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GIAROLA, Antonio, detto il Cavalier Coppa
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Figlio di Giacomo, nacque a Verona intorno al 1597.
I tentativi, peraltro suggeriti con cautela (Guzzo, p. 99), di identificare il padre con un Giacomo Giarola [...] con richiami degni di particolare attenzione ai modi di Domenico Fetti, in città già dal 1614 con l .; F.S. Bartoli, Le pitture, sculture ed architetture della città di Rovigo, Venezia 1793, pp. 227, 280; D. Zannandreis, Le vite dei pittori, scultori ...
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magata
s. f. Nel linguaggio giornalistico sportivo, colpo vincente imprevisto, che affascina come se fosse una magia | Per estensione, fuori dell’àmbito sportivo, trovata sorprendente e risolutiva. ♦ Come Del Piero, ovvio, che all'andata contro...
patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...