DOLABELLA, Tommaso (Tomasz)
Marius Karpowicz
Probabilmente figlio del pittore bellunese Nicola, nacque verso il 1570 a Belluno, dove apprese le prime nozioni di pittura. Verso il 1585 si trovava a Venezia, [...] di S. Pietro). I primi di questi dipinti vennero eseguiti a Venezia, gli altri a Perugia, dove l'Aliense e il D. giunsero tra le case di Maria e Marta, Gli angeli che nutrono s. Domenico e i suoi allievi, La cena di Melchisedech con Abramo, L' ...
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ANDREANI, Andrea
Alfredo Petrucci
Intagliatore in legno, era nato a Mantova intorno alla metà del sec. XVI. Nulla si sa della sua formazione, dei suoi studi e della attività da lui svolta da giovane. [...] dedica al Bonsignori la copia di un'altra xilografia tizianesca, il Passaggio del Mar Rosso, pubblicata da Domenico delle Greche, "depentor Veneziano", nel 1549. L'A. inverte la composizione e riduce a quattro grandi tavole le dodici dell'originale ...
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OTTINO, Pasquale, detto Pasqualotto
Sara dell'Antonio
OTTINO (Ottini), Pasquale, detto Pasqualotto. – Figlio di Francesco scutellarius (fabbricante di stoviglie) e di Polissena Orsini, di origini romane, [...] 67-80; A. Zamperini, «Un quadro auttentico di Domenico Brusasorci» e altre cose: note per la committenza . Piai, «Quanto si disegna, si dipinge ancora». Disegnatori tra Verona, Venezia e Roma nel primo Seicento, in Verona illustrata, XXIII (2010), pp ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] Arloto, un poema di dieci canti in dialetto veneziano (Venezia 1796), mentre nell'Ottocento videro la luce riviste , pp. 225-228; E. Mozzoni, Il Piovano A., in La Gazzetta della domenica, 13 giugno 1880, p. 2; Succhiellino [P. Fanfani] - G. Baccini, ...
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MAZZONI, Guido
Luca Bortolotti
– Nacque a Modena intorno al 1450. Figlio di Antonio, notaio residente a Modena a partire dal 1442, il M., dopo la morte del padre, fu allevato dallo zio paterno Paganino, [...] , collaborando agli arredi plastici insieme con lo scultore Domenico di Paris.
Ben presto egli si impose in quel 19 maggio 1485 sottoscritto dallo scultore e dal priore del monastero veneziano, nel quale il M. si impegnava a eseguire nel giro ...
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PITATI, Bonifacio, detto Bonifacio Veronese
Francesco Trentini
PITATI (de’ Pitati), Bonifacio, detto Bonifacio Veronese. – Nacque a Verona, nell’anno 1487 circa, da Marzio de’ Pitati figlio di Bonifacio [...] ai suoi collaboratori (Antonio Palma, Domenico Biondo, Giovanni Gallizzi) l’onere dell Unfinished business: Palma Vecchio, Lorenzo Lotto and the early career of B. de’ P., in Venezia Cinquecento, XIV (2004), 27, pp. 5-34; T.A. Herman, Out of the ...
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GHERARDI, Antonio
Ivana Corsetti
Nacque a Rieti il 20 sett. 1638 da Stefano Tatoti, calzolaio, e Giulia Poggi (Sacchetti Sassetti, p. 27 n. 13); ma dal 1660 adottò, per ragioni che restano sconosciute, [...] , detto il Veronese, nella chiesa di S. Sebastiano dei Gerolamini a Venezia.
Il 17 giugno 1674 il G. entrò nell'Accademia di S. le tele con la Vergine, Cristo e i ss. Francesco e Domenico nella chiesa di S. Lucia a Gubbio; l'Immacolata Concezione "dal ...
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CONTARINI, Domenico
Marco Pozza
Doge di Venezia, il primo di questa famiglia, succedette a Domenico Flabiano intorno alla primavera-estate del 1041 (il Dandolo, p. 209, e la tradizione posteriore pongono [...] aveva fondato diciotto anni prima con azione congiunta del patriarca Domenico Marango e del vescovo di Olivolo Domenico Contarini, omonimo e forse parente del doge.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Venezia, Mensa patriarcale, b. 5 A, n. 1; Ibid., S ...
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Venezia, mostra del cinema di
Ettore Zocaro
Primo tra i festival cinematografici di prestigio, la Mostra nacque nel 1932 nell'ambito della XVIII Biennale d'arte (diventata ente autonomo nel 1930) con [...] (Saturday night and Sunday morning, 1960, Sabato sera, domenica mattina, di Karel Reisz; A taste of honey, 1961 la mia vita, di Jean-Luc Godard), ed ebbe luogo l'esordio veneziano di Pier Paolo Pasolini con Mamma Roma (1962). La direzione passò quindi ...
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STRADIVARI, Antonio (Antonius Stradivarius). – Nacque probabilmente a Cremona tra il 1644 e il 1648/1649, figlio di Alessandro (non si conosce il nome della madre)
Fausto Cacciatori
Del cognome Stradivari [...] la contrada dei Coltellai e il piazzolo di S. Domenico. Lì il giovane Stradivari avrebbe appreso l’arte dell liutai in Cremona, 2000, pp. 220 s.). Nel 1682 un banchiere veneziano, Michele Monsi, ordinò un intero concerto di strumenti, per farne dono ...
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magata
s. f. Nel linguaggio giornalistico sportivo, colpo vincente imprevisto, che affascina come se fosse una magia | Per estensione, fuori dell’àmbito sportivo, trovata sorprendente e risolutiva. ♦ Come Del Piero, ovvio, che all'andata contro...
patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...